Eventi30 ore per creare un videogioco, la sfida di Modena Nerd

30 ore per creare un videogioco, la sfida di Modena Nerd

Nella mattinata di oggi ha preso il via Modena Nerd, manifestazione dedicata agli appassionati di videogiochi e non solo che ci permetterà di provare tantissime novità, immergerci nel retrogaming e molto altro ancora.

Gli organizzatori dell’evento hanno però scelto di rendere ancora più interessante l’esperienza creando una sfida dedicata a tutti coloro che stanno dietro i videogiochi, ossia i programmatori: produrre un gioco in sole 30 ore.

Trenta ore per creare un videogame. E’ la mission impossible lanciata dagli ideatori di Modena Nerd ai creatori di videogiochi che non si spaventano davanti a nulla e che con disinvoltura sono disposti a passare una notte insonne davanti a un computer pur di trovare la soluzione giusta.

L’arena in cui si svolgerà questa inconsueta sfida sarà Modena Nerd 2017, manifestazione dedicata a fumetti, videogiochi e youtuber che il prossimo fine settimana riempirà i padiglioni di ModenaFiere di giovani di tutte le età. Nerd Jam – questo il nome della prima maratona di sviluppo di videogiochi – è uno degli eventi più originali della prima giornata di Modena Nerd. Il conto alla rovescia inizierà alle ore 10:00 di sabato 16 settembre, mentre il fatidico gong che comunicherà lo scadere del tempo a disposizione arriverà alle ore 16:00 di domenica 17.

E per chi si troverà in difficoltà, ci sarà la possibilità di chiedere anche un aiutino. Per tutta la durata dell’evento, infatti, professionisti del settore seguiranno gli aspiranti creatori e li aiuteranno in tutte le fasi di realizzazione. Ogni dettaglio è stato messo a punto affinché i concorrenti possono dare il meglio. Ad esempio, per evitare distrazioni, gli organizzatori rifocilleranno i presenti a pranzo e a cena di sabato, e a colazione domenica mattina.

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Stefano Bongiorno
Nato e cresciuto in cattività, il giovane Stefano è stato svezzato a latte in polvere e Nintendo, cosa che lo ha portato con gli anni a dover frequentare svariati osteopati a causa delle deformazioni alle mani causati dall'uso di pad rettangolari. Oggi ha una certa età e scrive per il Bit, non perché abbia una scelta, ma perché altrimenti il boss Dario lo fustiga con le copie invendute di Digimon All-Star Rumble. Nel tempo libero si dedica occasionalmente al suo lavoro di commesso di telefonia e soprattutto alla caccia al Platino, con scarsi risultati.