EventiPremio Drago d'Oro Italiano: ecco le nomination

Premio Drago d’Oro Italiano: ecco le nomination

La Giuria del Premio Drago d’Oro ha annunciato le nomination per le quattro categorie del Premio Drago d’Oro Italiano, la sezione volta a far risplendere l’eccellenza videoludica Made in Italy: Miglior Videogioco Italiano, Miglior Game Design, Miglior Realizzazione Artistica e Miglior Realizzazione Tecnica.

Cinque sono le produzioni nostrane, pubblicate nel corso del 2016, che competono per il premio Miglior Videogioco Italiano, il più ambito del Premio Drago d’Oro Italiano: Little Briar Rose, Redout, The Town of Light, Valentino Rossi The Game e Zheros. Il vincitore del Miglior Videogioco Italiano verrà annunciato nel corso della cerimonia di premiazione del Drago d’Oro, in programma a Roma il 16 marzo, alle ore 18.30, presso il Guido Reni District, nell’ambito di Let’s Play – Festival del Videogioco.

I videogiochi in nomination per la categoria Miglior Game Design sono: Active Soccer 2 DX di The Fox Software, Little Briar Rose di Elf Games Works, Memoir En Code: Reissue di Alex Camilleri, Red Rope: Don’t Fall Behind di Yonder e The Way of Life Free Edition di Cybercoconut.

I finalisti della categoria Miglior Realizzazione Artistica sono: Lantern di Storm in a Teacup, Little Briar Rose di Elf Games Works, The Town of Light di LKA, Zheros di Rimlight Studios e Woodle Tree 2: Worlds di Chubby Pixel.

I titoli che competono per la categoria Miglior Realizzazione Tecnica sono: Lantern di Storm in a Teacup, Little Briar Rose di Elf Games Works, Redout di 34BigThings, Valentino Rossi The Game di Milestone e Zheros di Rimlight Studios.

Sì, avete letto bene: anche il nostro founder Alex Camilleri quest’anno sarà in lizza per una “statuetta”. Gli facciamo il più grosso in bocca al lupo!

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Dario Caprai
Non capisce niente di videogiochi ma, dal momento che non lo sa, continua a parlarne, imperterrito. Tanto è vero che il tempo preferisce passarlo a scrivere, a leggere, a vedere un film, a seguire e praticare sport, a inveire per il fantacalcio, a tenersi informato su tecnologia e comunicazione piuttosto che con un DualShock in mano. In tutto questo è, però, uno degli admin di PlayStationBit da tempo ormai immemorabile.