Handheld & SmartphoneIl fatturato dell'Entertainment cresce in Italia. Sempre più diffusi i videogiochi digitali

Il fatturato dell’Entertainment cresce in Italia. Sempre più diffusi i videogiochi digitali

Il 23 giugno a Milano, AESVI, FIMI e UNIVIDEO hanno organizzato nella splendida cornice di Villa Necchi Campiglio un evento dedicato al mondo dell’Entertainment in Italia a cui hanno partecipato i top manager del settore.

L’incontro è stato l’occasione per industria e distribuzione di confrontarsi sulla dimensione dei mercati Entertainment, sul rapporto tra supporto fisico e supporto digitale e sulle caratteristiche dei consumatori.

Partendo dall’analisi delle attuali dimensioni dei mercati in esame, Barbara Riatti ha posto l’attenzione sulla crescita del comparto dell’intrattenimento nel 2015 che ha segnato un +5,3% per un fatturato complessivo di 2.897 MILIONI di Euro. Lo scorso anno sono stati venduti 148 milioni di prodotti fisici dall’intero comparto che comprende libri, musica, videogiochi, home video.

Si è posta quindi l’attenzione sul futuro della distribuzione partendo dall’analisi dell’acquisto fisico e digitale. Quest’ultimo, come evidenzia Antonio Besana non sostituisce, ma si sovrappone al punto vendita tradizionale. La convergenza digitale e la crisi economica hanno dato un potente scossone al processo di acquisto e i consumatori di conseguenza stanno cambiando il modo di acquistare.

Secondo le indagini di GfK, un quinto degli shopper globali acquista nel negozio fisico perché può fare acquisti multipli contemporaneamente e soddisfare la necessità di vedere e fare esperienza del prodotto prima di acquistarlo. Tra i web shopper, il 51% compra on-line per risparmiare.

“Il settore dei videogiochi è in continua evoluzione non soltanto dal punto di vista della tecnologia, ma anche dei contenuti, dell’esperienza di gioco e dei modelli di business. Il digitale sta crescendo, ma il fisico continua e continuerà ad avere un ruolo importante anche nel futuro” ha dichiarato Paolo Chisari, Presidente AESVI. “Per questo è fondamentale che industria e distribuzione lavorino insieme per cogliere le opportunità che il mercato dell’intrattenimento offre, in uno scenario sempre più fluido dove il consumatore di videogiochi è anche consumatore di musica e home video e viceversa”.

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Dario Caprai
Non capisce niente di videogiochi ma, dal momento che non lo sa, continua a parlarne, imperterrito. Tanto è vero che il tempo preferisce passarlo a scrivere, a leggere, a vedere un film, a seguire e praticare sport, a inveire per il fantacalcio, a tenersi informato su tecnologia e comunicazione piuttosto che con un DualShock in mano. In tutto questo è, però, uno degli admin di PlayStationBit da tempo ormai immemorabile.