Primo PianoThe Sly Trilogy - Recensione

The Sly Trilogy – Recensione

Publisher: Sony Computer Entertainment Developer: Sanzaru Games
Piattaforma: PS Vita Genere: Platform Giocatori: 1 PEGI: 7

“È proprio qui che ti sbagli, Clockwerk: non è il Thievius Raccoonus a fare i grandi ladri, sono i grandi ladri a fare il Thievius Raccoonus.”

Sly Cooper

Più di 11 anni or sono, fece la sua comparsa su PlayStation 2 la prima avventura di Sly Cooper, un procione ultimo discendente di una gloriosa dinastia di ladri, desideroso di vendicare la propria famiglia, sterminata da cinque misteriosi assassini. Da allora la saga di Sly, con i due capitoli successivi che risultarono ancora migliori di quello d’esordio, segnò per sempre un’intera generazione per diversi motivi. Primo fra tutti, essa segnò l’affermazione sulla scena mondiale di una talentuosa ma giovane ed inesperta software house, l’ormai celebre Sucker Punch, che i più ricorderanno come i creatori della saga di InFamous. In secundis, la serie in questione spopolò sulla console Sony, contribuendo al successo che tutti conosciamo. Infine, Sly rappresentò una vera e propria innovazione per tutta la scena videoludica del tempo, costituendo quel mix perfetto tra platform e stealth game che tanto voleva avvicinarsi alla già celebre saga di Metal Gear Solid.
Oggi le tre avventure del simpatico procione e dei suoi inseparabili amici Bentley e Murray ritornano più in forma che mai su PlayStation Vita in una collection, denominata per l’occasione Sly Trilogy, già vista più di tre anni fa su PlayStation 3. Come saranno invecchiate queste tre fantastiche avventure?

The Sly Trilogy

In questo mondo di ladri…

Come accennato nell’introduzione a questa recensione, Sly è l’ultimo rimasto di una dinastia di ladri, i Cooper, misteriosamente sterminati da un certo Clockwerk e i suoi più fidati scagnozzi. Pieno di sete di vendetta, Sly si mette alla ricerca degli assassini della sua famiglia anche per recuperare il Thievius Raccoonus, il libro scritto dai suoi antenati in cui si celano tutti i segreti del vero ladro. Spalleggiato dai suoi fedeli amici, l’intelligentissima tartaruga Bentley e il forte ippopotamo Murray, Sly vivrà incredibili avventure in ogni parte del mondo, caratterizzate anche da qualche colpo di scena nei successivi capitoli della saga.
Come all’epoca, ovviamente, anche oggi il primo capitolo è molto lineare e il tutto è portato avanti soprattutto grazie alla simpatia dei personaggi. I due capitoli successivi, invece, lasciandosi alle spalle questo peccato di gioventù del team di sviluppo, erano caratterizzati da una struttura più aperta, costituita da una vasta gamma di missioni e di colpi da preparare e portare a termine, accuratamente scelti in una sorta di hub centrale. Dipanandosi per oltre 40 ore, le tre avventure sono ancora oggi godibilissime da giocare e molto divertenti, soprattutto, come vedremo, grazie alla qualità della rimasterizzazione.

Fatta eccezione per il primo capitolo, si potrà scegliere se giocare nei panni di Sly o dei suoi inseparabili amici!
Fatta eccezione per il primo capitolo, si potrà scegliere se giocare nei panni di Sly o dei suoi inseparabili amici!

La duttilità del procione…

Ciò che caratterizzava le avventure di Sly e ne decretò il successo fu sicuramente il gameplay vero e proprio. Il gioco è un platform fantastico che potrebbe far scuola a molti titoli odierni. Ciò che stupisce ancor di più, però, è come esso si mescoli perfettamente con generi che, all’apparenza, sembrerebbero molto distanti: i tre giochi sono permeati, chiaramente, da fortissime tinte stealth e da action/adventure. Per la maggior parte dell’avventura, infatti agire nell’ombra sarà l’unico modo per portare la pelle a casa. Quasi per magia, poi, il gioco diventa addirittura un racing game, durante le folli corse di Murray contro gli scimmioni di turno, per trasformarsi, infine, anche in un tower defense (vi ricordate la missione subacquea nel primo capitolo in cui difendere i forzieri prima che vengano distrutti dai granchi?). Quest’alternanza di situazioni e di generi diversi che potrebbero contrastare tra loro, sono inseriti al momento così opportuno che rendono lo scorrere di tutte e tre le avventure piacevole, divertente e, soprattutto, molto vario.
Impossibile non notare con un sorriso sulle labbra alcune di quelle caratteristiche che fonderanno il gameplay degli InFamous, vera e propria punta di diamante dei Sucker Punch: Sly, ad esempio, ha la possibilità di muoversi sui fili elettrici proprio come faceva Cole ed, in più, quasi con la stessa animazione (con le dovute proporzioni) scivola furtivamente al di sopra delle teste dei nemici ignari di tutto.

Cole, sei tu?
Cole, sei tu?

Sly più bello che mai!

Come sempre da queste parti quando si tratta di recensire riedizioni in HD di vecchie glorie del passato viste sempre maggiormente sul mercato negli ultimi anni, ciò che più ci interessa esaminare è proprio come questi giochi siano invecchiati e se il lavoro di riadattamento all’alta definizione è meritevole. Non sono stati rari i casi, infatti, in cui un gioco mal si adattava alla nuova definizione, non rendendo onore al titolo originale. Per fortuna, non è sicuramente il caso di questa Sly Trilogy. Il lavoro svolto ad opera dei ragazzi di Sanzaru Games è, infatti, davvero superlativo. Come già visto in altre occasioni, il cel shading sembra invecchiare davvero bene grazie, soprattutto, alla non spigolosità delle diverse texture. Basti pensare, a tal proposito, che il primo capitolo della serie che fa, ovviamente, sentire gli anni in più che ha sul groppone rispetto ai suoi sequel diretti, risulta comunque godibilissimo e riadattato alla grande. Passando ai due titoli più recenti, la situazione migliora ulteriormente raggiungendo vette di eccellenza nell’ultimo capitolo, sicuramente agevolato dal fatto di essere uscito in chiusura di era PlayStation 2. In particolare, fa piacere notare come lo splendido schermo OLED di PlayStation Vita ravvivi ed esalti ancora di più i colori (per lo più scuri) del gioco.

Muoversi nell'ombra sarà spesso l'unica via di salvezza per il ladro procione!
Muoversi nell’ombra sarà spesso l’unica via di salvezza per il ladro procione!

È proprio di fronte a così tanto splendore che stona gravemente vedere come (non) siano state riadattate in alcun modo le cut-scenes, che si rivelano essere l’unico, grande neo dell’intera raccolta. Sgranate, senza alcun ritocco ai colori che permettono addirittura di scorgere i diversi pixel che compongono l’immagine e, come se tutto ciò non bastasse, bloccate inspiegabilmente ad un formato di 4:3 e non a schermo intero, risultando davvero terribili. L’impressione è che, senza alcun motivo apparente, gli sviluppatori abbiano preso di peso la versione originale di questi video e li abbiano inseriti direttamente nella collection senza rimaneggiarli minimamente. Un vero peccato se si considera che, fatta eccezione per lievissimi rallentamenti, l’azione in-game procede tranquillamente a 60 fps fissi senza alcun tipo di problema. Quasi come se i Sucker Punch, all’epoca, avessero previsto le riedizioni in HD della saga di Sly, per fortuna le sequenze video inserite nei titoli originali sono complessivamente una manciata e appaiono solo per staccare i diversi capitoli l’uno dall’altro. Per questo motivo, il grave difetto sopra descritto, se non passa totalmente inosservato, quanto meno cerca di non farsi notare… Ciò non toglie, però, che il riadattamento delle sezioni video dei tre giochi resti comunque di infima qualità.
Ora come all’epoca, la caratterizzazione dei personaggi risulta davvero sopraffina. Simpatici e carismatici, sia quelli principali che quelli secondari godono di un doppiaggio sopra le righe anche per gli standard odierni. Le voci, riprese dai titoli originali, sorprendono ancora oggi e, per questo motivo, meritano sicuramente una menzione d’onore. Per quanto riguarda musiche ed effetti, invece, il tutto si mantiene nella media, accompagnando gradevolmente tutte e tre le avventure senza particolari meriti o demeriti.

httpvh://youtu.be/u8_OksdDQkA

Commento finale

The Sly Trilogy è una di quelle rimasterizzazioni in HD curate e che rendono onore ai titoli originali. I ragazzi di Sanzaru Games hanno svolto un lavoro superbo nell’adattare le avventure del ladro procione ad una veste totalmente rinnovata caratterizzata da una grafica in alta risoluzione, nuovi comandi (in minima parte) che sfruttano le caratteristiche della console e l’aggiunta dei trofei, dando contemporaneamente la possibilità, a chi l’aveva già fatto, di rivivere momenti di puro divertimento in compagnia di Sly, e alle nuove generazioni di avvicinarsi ad una saga che, all’epoca, rivoluzionò la scena videoludica internazionale. Peccato per un’unico, grande difetto, le cut-scenes, che risultano davvero inguardabili a confronto, soprattutto, della magnificenza generale dell’opera. In conclusione, forti di un gameplay unico, di una longevità invidiabile, di personaggi carismatici e, ora, anche di una grafica rinnovata, le tre avventure di Sly meritano di essere giocate e rigiocate e, vi assicuriamo, risulteranno sempre divertenti, ora come allora!

8/10

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