Bit Focus – Fortnite Battle Royale è ciò che tutti aspettavamo su console?

Sono più bravo io!

Quello che però va certamente sottolineato è che la Battle Royale, nella stragrande maggioranza dei casi, cerca di far breccia nei cuori degli amanti dei videogiochi prettamente competitivi e, discostandosi da questo stile di gioco, il titolo di Epic Games potrebbe molto probabilmente non piacere a tutti.

Sia chiaro, Fortnite Battle Royale è gratuito e lungi da noi criticare questo aspetto del gioco che, non essendo affatto pay-to-win, deve essere elogiato ma se la vostra domanda è: “Fortnite Battle Royale può essere una valida alternativa su console a Playerunkwnown’s Battlegrounds?”, la risposta, ci dispiace dirlo, è assolutamente no.

Il motivo di tale affermazione risiede essenzialmente in alcune di scelte di gameplay che allontanano fortemente il titolo dagli standard hardcore competitivi. Il primo elemento che ci ha fatto storcere il naso è sicuramente l’indicatore di danno che, quando saremo colpiti, proprio come nella maggior parte degli FPS, indicherà la direzione di provenienza degli spari andando così a eliminare il fattore sorpresa e la costante tensione che invece gli altri titoli del genere offrono.


Il gameplay inoltre risulta estremamente semplificato a causa di un sistema di loot che non prevede l’apertura dell’inventario (quest’ultimo sarà presente con il solo scopo di ordinare le armi sui tasti di scelta rapida da noi preferiti). Cosa significa ciò? Essenzialmente che tutto il sistema di attachment, armature, zaini ed elmetti sono totalmente eliminati a favore di armi con preset predefiniti e alcune pozioni utilizzabili per caricare una barra della difesa.

Si può fare di più!

Sarebbe però scorretto d’altro canto penalizzare al 100% il lavoro svolto dai ragazzi di Epic Games poiché qualcosa di buono c’è, e necessità solamente un buon lavoro di rifinitura.

In primis la grafica stile cartoon risulta molto simpatica e accattivante e, grazie al sistema di crafting e distruzione totale degli ambienti, le scelte di gameplay diventano più variegate e personali. Avrete infatti la possibilità di costruire scale, muri e ulteriori strutture che vi permetteranno di raggiungere luoghi con loot nascosto nelle casse e diviso per rarità, come comune, raro, epico e leggendario. Con tali strutture potrete inoltre creare piccoli ripari per proteggervi, ma attenzione, quest’ultimi saranno ovviamente distruttibili e non offriranno una protezione sicura.

Le armi sono varie e con uno stile unico (anche se il bazooka è una scelta di produzione opinabile per una Battle Royale), peccato però che il sistema di mira sia esclusivamente basato su uno zoom del mirino piuttosto che su uno switch in prima persona (fatta eccezione ovviamente per il fucile di precisione). Infine la possibilità di montare specifiche trappole in alcune zone della mappa rende la fase di pianificazione piuttosto intrigante.

Conclusione

Concludendo possiamo dire che Fortnite Battle Royale è un titolo ancora acerbo (manca infatti ancora di un sistema di personalizzazione personaggio e di classifiche) che va provato e presuppone un giudizio davvero molto personale da parte del singolo videgiocatore. Gli amanti delle Battle Royale Hardcore non troveranno di certo pane per i loro denti, complici anche una mappa molto più piccola degli standard e un audio tutt’altro che immersivo, mentre invece tutti coloro che si avvicinano per la prima volta a giochi sparatutto in terza persona con elementi di sopravvivenza (specialmente gli utenti console) potranno trascorrere delle simpatiche ore in compagnia di amici preparandosi eventualmente per titoli molto più importanti che, si spera vivamente, Sony avrà il piacere di portare sulle nostre console casalinghe!

Andrea Ciervo
Appassionato di videogames, musica di tutti i generi, film e serie TV. Specializzato nel settore informatico riguardante sistemi operativi, modding, iOS e assemblaggio PC. Vivo seguendo il motto tanto semplice e mai banale "Ad Maiora!"

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