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Lo Hobbit: La Desolazione di Smaug – Speciale

Casa di produzione: New Line Cinema, MGM, Warner Bros. Distribuzione: Warner Bros.
Durata: 161 minuti Genere: Fantasy/Avventura Regia: Peter Jackson

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Gli amici di Warner Bros. ci hanno invitato ad una speciale proiezione 3D di “Lo Hobbit: La Desolazione di Smaug”, uscito il 12 dicembre in Italia, con un giorno di anticipo rispetto agli Stati Uniti d’America, e che sta già dominando le classifiche di incasso di tutto il mondo. Va bene, questo è un sito che parla di videogiochi, su questo non ci piove, ma complice il fatto che con il passare del tempo un “medium” si sta avvicinando sempre più all’altro, e viceversa, vale la pena spendere due parole sull’ultima avventura nella Terra di Mezzo, non credete?

L’ardore del drago

“Lo Hobbit: La Desolazione di Smaug” è il seguito di “Lo Hobbit: Un Viaggio Inaspettato”, film uscito nelle sale cinematografiche l’anno scorso, sempre nel periodo natalizio. Il filo narrativo viene ripreso esattamente da dove era stato lasciato, con Thorin Scudodiquercia, i compagni nani, Bilbo Baggins e Gandalf il Grigio uniti per liberare il regno di Erebor dal terribile drago Smaug, mentre sono braccati da Azog il Profanatore e dai suoi orchi. Anche questa volta, i nostri dovranno vedersela con personaggi e creature di tutti i tipi, come il muta-pelle Beorn, i ragni, il contrabbandiere Bard (interpretato da un inedito Fabio Quagliarella senza barba e con i capelli lunghi NdR), Sauron e ovviamente il potentissimo Smaug, che riveste un ruolo di primissimo piano anche solo a livello di tempo occupato nella pellicola, tutto sommato giustamente, visto che è parte del sottotitolo del film. Il tutto passando per “location” contrassegnate da un’atmosfera ben nitida, come le Terre Selvagge, Bosco Atro, la Montagna Solitaria, il regno di Thranduil e la caratteristica città di Esgaroth, un po’ la Venezia della situazione a livello di struttura.

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Tanto terribile Smaug, tanto bello l’artwork

Ve lo diciamo subito: Peter Jackson “ha corretto il tiro” rispetto al primo capitolo, che soffriva della presenza di un po’ troppi tempi morti, pur regalando ai fan dell’Anello alcuni momenti intensissimi, uno su tutti la scena con Gollum protagonista. “La Desolazione di Smaug” usa e abusa ancora una volta di effetti speciali e di scene spettacolari, da puro blockbuster hollywoodiano, ma sembra farlo con maggiore consapevolezza rispetto al predecessore. Questo secondo capitolo non annoia praticamente mai malgrado la durata elevata (160 minuti circa) grazie ad una struttura solida e ad una maggiore varietà sia a livello di “setting” che di personaggi in azione. Non sono ancora stati raggiunti i livelli di eccellenza della trilogia de “Il Signore Degli Anelli”, ma Jackson ha certamente la grossa attenuante legata al materiale su cui ha dovuto lavorare. Per “Il Signore Degli Anelli” il regista ha tratto tre film da tre libri, mentre per “Lo Hobbit” ne trarrà altri tre da un solo testo, nemmeno particolarmente lungo, una differenza non da poco.

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Evangeline Lilly interpreta Tauriel: in versione elfica non sembra nemmeno lei, vedere il trailer per credere!

Un’operazione di questo tipo è stata possibile anche grazie a numerose aggiunte, alcune macroscopiche. Senza incorrere in alcun tipo di spoiler, vi basti sapere che personaggi tutt’altro di secondo piano presenti nel film, quali Legolas e Tauriel, erano del tutto assenti nel testo lasciatoci in eredità da J. R. R. Tolkien: il primo è stato riproposto per dare continuità con la trilogia precedente, mentre la seconda è stata concepita esclusivamente in funzione cinematografica ed è interpretata dalla bella Evangeline Lilly, la nota attrice di “Lost”.

httpvh://www.youtube.com/watch?v=nCcbzQbe-CU

Conclusione

Questo ennesimo viaggio nella Terra di Mezzo risulta dunque piacevolissimo per i neofiti e praticamente obbligatorio per chi si era addentrato in queste lande desolate già con il primo capitolo della trilogia di “Lo Hobbit”, grazie ad una regia consapevole, ad un impatto visivo eccelso, a una colonna sonora sempre coinvolgente e pulsante, come da tradizione per la serie, e ad una sceneggiatura che fa un bel passo in avanti rispetto al passato, merito di tutta una serie di elementi che senza ombra di dubbio saranno capaci di allietare uno dei pomeriggi o delle serate che ci separano da un non più lontanissimo 25 dicembre.

A questo proposito, come ogni anno, colgo l’occasione sia per ringraziarvi dell’affetto con cui ci seguite sempre, sia per farvi i più sentiti auguri di buon Natale e di buon anno, da parte mia come da parte dello staff di PlayStation Bit, rivolgendomi in particolar modo, anche questo come ogni anno, a chi soffre e a chi si sente più solo. Come diceva Oliver nello splendido Ni No Kuni, ci sono e ci saranno sempre una marea di difficoltà, ma ognuno di noi deve sempre, ad ogni costo, tentare di superarle. E’ la vita, no?

Ci sentiamo sul forum, belli e bellissime. 😉

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Dario Caprai
Non capisce niente di videogiochi ma, dal momento che non lo sa, continua a parlarne, imperterrito. Tanto è vero che il tempo preferisce passarlo a scrivere, a leggere, a vedere un film, a seguire e praticare sport, a inveire per il fantacalcio, a tenersi informato su tecnologia e comunicazione piuttosto che con un DualShock in mano. In tutto questo è, però, uno degli admin di PlayStationBit da tempo ormai immemorabile.

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