Non solo videogiochi

Come già avrete potuto vedere negli ultimi mesi, Final Fantasy XV non è pensato per essere solo un videogioco, ma un vero e proprio mondo raccontato da più punti di vista e più media. Il lungometraggio Kingsglaive e l’anime Brotherhood ci hanno infatti introdotto al gioco, con storie legate in maniera piuttosto importanti alla trama principale. Tabata ha parlato di questa inedita (ma neanche troppo) trasversalità di Final Fantasy, pensata per far avvicinare al franchise un maggior numero di utenti (quindi non per forza videogiocatori) e allo stesso tempo rendere più variegata l’esperienza di Final Fantasy XV.

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Un titolo pensato per console

Nel mondo videoludico moderno uno dei temi più scottanti è sicuramente legato alla guerra tra console e PC. Proprio su questo punto è stato interrogato Tabata, che ha spiegato perché Final Fantasy XV arriverà solo su console e non su PC. Le questioni sono diverse, si va dai problemi tecnici nell’adattamento del gioco su più piattaforme, all’impossibilità di lanciare il gioco in contemporanea mondiale nel caso dell’introduzione di una versione PC, ma soprattutto perché secondo gli sviluppatori il tipo di esperienza che vuole restituire Final Fantasy XV è più adatta ad una TV in salotto piuttosto che ad una scrivania da PC.

L’attesa è finita

L’ultima importante novità svelata da Tabata è lo stato di produzione del gioco: Final Fantasy XV è entrato in fase gold, tant’è che lo stesso game director ha mostrato con orgoglio i dischi delle versioni PlayStation 4 e Xbox One del gioco. La data di uscita è fissata al 29 novembre in contemporanea mondiale, giorno che ogni appassionato di Final Fantasy aspetta ormai da anni visti gli enormi tempi di sviluppo di Square Enix. Tabata ha concluso la conferenza promettendoci la migliore storia mai vista su console; per averne conferma non dovremo attendere ancora molto.

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