8DAYS – Recensione

Sviluppatore: Santa Clara Games Publisher: BadLand Publishing Piattaforma: PS4 Genere: Sparatutto Giocatori: 1-2 PEGI: 16 Prezzo: 9,99 € Italiano:

8DAYS è una delle tante produzioni indipendenti arrivate su PlayStation 4, creata da un piccolo ma ambizioso team di sviluppo. In questo mare di videogiochi, in cui anche il più piccolo dettaglio può decretare la fortuna o il fallimento di un titolo, i ragazzi di Santa Clara Games hanno provato a portare la loro interpretazione moderna di un arcade shoot ‘em up in 8 bit. Il risultato? Scopritelo nella nostra recensione.

G.O.D.

In 8DAYS vestiremo i panni di Lola “Wasp” e Mike “Ghost”, due mercenari al soldo della G.O.D. (Gold, Oil, and Diamonds, Inc), una spregevole compagnia con l’obiettivo di controllare le situazioni mondiali più controverse attraverso le forze militari, iniziando o mettendo fine alle guerre per proteggere i propri interessi. 8DAYS, invece, è il nome della rivista attraverso la quale l’opinione pubblica viene tenuta a bada e manipolata. A controllare questi due potenti strumenti ci sono delle forze oscure, esistenti fin dall’inizio dell’umanità, sulle quali però non si sa praticamente nulla.

Ci ritroveremo dapprima in missioni classiche in giro per il mondo, contro terroristi o eserciti locali, per poi venire coinvolti in qualcosa di più grande. Senza addentrarci ulteriormente nella trama, possiamo dirci molto soddisfatti, e anche un po’ sorpresi, dall’elemento narrativo inserito dagli sviluppatori. La trama, infatti, pur essendo un elemento secondario rispetto al gameplay, riesce a stimolare l’interesse del giocatore, risultando nel complesso un valore aggiunto per la produzione. Non aspettatevi quindi nulla di troppo profondo o articolato, ma piuttosto qualcosa di originale e sicuramente più interessante rispetto agli standard del genere. Un piacevole contorno della portata principale, ecco, grazie al quale non abbiamo abbandonato il gioco nei momenti più frustranti che, purtroppo, non sono pochi.

Arcade, ma non troppo

Tecnicamente ci troviamo di fronte a un classico dual-stick shooter, realizzato in maniera convincente, con un buon feedback in termini di risposta e precisione, sia delle armi che dei movimenti. 8DAYS si presenta quindi con un gameplay solido, come arcade frenetico ma non troppo. La grafica retrò e il genere, all’apparenza, potrebbero far pensare a un titolo in cui riflessi e abilità del giocatore sono tutto, ma non è così, almeno in parte. Oltre alla vostra bravura sarà infatti fondamentale scegliere al meglio l’approccio: quali nemici eliminare per primi, se attirarli o gettarsi nella mischia (tattica consigliata solo ai più esperti, soprattutto nei livelli più avanzati), se utilizzare armi a distanza ravvicinata per conservare le munizioni (non sempre abbondanti) oppure dare sfogo a tutta la nostra potenza di fuoco.

La grandezza delle mappe permette di muoversi liberamente in cerca di ripari e di coperture, favorendo la componente tattica. Le ambientazioni, poi, hanno il grande pregio di essere ricche di elementi e largamente esplorabili, con tanti segreti da scoprire, aree secondarie e armi nascoste da scovare. Insomma, l’ennesima conferma che 8DAYS prova ad andare oltre il semplice sparatutto, aumentando la varietà del gameplay con tante piccole aggiunte. Parlando di longevità, sempre tenendo in considerazione il genere di appartenenza, il giudizio è positivo, con una durata variabile a seconda dell’abilità del giocatore, ma che comunque si attesta su livelli più che accettabili sia per i più esperti che per chi non è troppo avvezzo al genere.

Meglio soli che male accompagnati

Può quindi 8DAYS ambire a entrare nell’olimpo del suo genere? Non proprio. Nel paragrafo relativo alla trama abbiamo accennato a momenti frustranti, vero problema, per quanto ci riguarda, dello sparatutto di Santa Clara Games. Questo è da attribuire a una curva di apprendimento a dir poco sballata; tralasciando i tre diversi livelli di difficoltà, che tutto sommato non modificano troppo l’esperienza di gioco, fino a metà avventura le sfide proposte risultano impegnative ma comunque divertenti, che siate novizi o veterani del genere. Negli ultimi due livelli, invece, abbiamo percepito un repentino aumento di difficoltà, spesso con troppi nemici da gestire, visto che continueranno ad arrivare finché non distruggeremo i loro punti di respawn. Senza parlare delle boss fight, con nemici troppo più forti e veloci di noi e con resistenze sovrumane.

Quest’improvvisa e immotivata crescita della difficoltà, che per buona parte dell’avventura risulta impegnativa, sì, ma mai frustrante, ci ha fatto storcere il naso ed è sicuramente un grosso neo della produzione. L’altra nota negativa è la cooperativa locale; ottima idea, ma poco funzionale all’interno del gameplay. L’aggiunta di un amico complicherà incredibilmente le cose, riducendo la visuale a nostra disposizione e quindi impedendoci di avvistare i nemici in tempo. Un caso in cui l’unione non fa la forza.

Nostalgia 8 bit

Graficamente ci sentiamo di promuovere pienamente 8DAYS; nonostante lo stile a 8 bit, le ambientazioni sono dettagliatissime e realizzate in maniera splendida, così come sono ottimi gli effetti e le cutscene animate. Gli sviluppatori hanno dimostrato di avere ottime doti in questo senso, fornendo un titolo molto gradevole e mai noioso a livello di design.

Non abbiamo apprezzato troppo la colonna sonora, ripetitiva, ma soprattutto il continuo cambio di motivo ogni qual volta si ingaggia una battaglia. Considerando che gli scontri sono sempre molto veloci, vi ritroverete ad alternare la musica del livello e quella dei combattimenti più e più volte nel giro di pochi minuti, dando vita a situazioni di confusione e frustrazione (soprattutto quando vi ritroverete ad affrontare le sezioni più difficili, in cui capita di morire più di una volta e quindi di dover partire dall’inizio).

Trofeisticamente parlando: la diplomazia vince

8DAYS possiede trenta trofei, Platino incluso. Ottenere il massimo riconoscimento non sarà troppo difficile perché, a parte le coppe legate alla trama, gli ostacoli sono pochi e neanche troppo ostici. Vi verrà infatti chiesto di interagire con determinati personaggi e/o oggetti nei luoghi nascosti nelle ambientazioni secondarie, come la chiesa nel quarto livello e la tomba nel terzo. Il trofeo più ostico è forse quello che richiede di completare il gioco senza uccidere civili, visto che spesso la gente affolla le ambientazioni e si metterà involontariamente tra noi e i nostri nemici. Per ulteriori informazioni, vi rimandiamo all’elenco trofei disponibile sul nostro forum.

VERDETTO

8DAYS ci ha sorpreso sotto molti punti di vista: dalla trama al comparto grafico, passando per la buona varietà del gameplay, capace di combinare sparatutto ed esplorazione. Purtroppo abbiamo riscontrato problemi non trascurabili per quanto riguarda la curva di difficoltà e la modalità cooperativa, due elementi che rischiano seriamente di compromettere tutta l'esperienza, soprattutto se non siete veterani del genere. In generale, comunque, siamo di fronte a un titolo da tenere sott'occhio se cercate uno shoot ‘em up ispirato dalla tradizione, ma con tratti moderni e originali.

Guida ai Voti

Gennaro Favatà
Detto anche Giovanni, dagli amici di Ubisoft. Newser, inviato, grafico e se sei fortunato lo trovi anche sul forum di PlayStationBit. Ama alla follia fumetti, cartoni animati, videogiochi e quanto di più colorato e nonsense ci sia, non disdegnando però generi più dark come l'horror e il noir. Inoltre, come ogni eroe che si rispetti, sa trattenere il fiato per dieci minuti.