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Adventures of Pip – Recensione

Publisher: TicToc Games Developer: TicToc Games
Piattaforma: PS4 Genere: Platform pixelcratico Giocatori: 1 PEGI: 7 Prezzo: 13,99 €

Di sicuro, ultimamente, non sono mancati i giochi che hanno voluto fare dello stile “retrò” un proprio punto di forza. Che poi questo più che a una stretta scelta artistica vada attributo ad una più pragmatica assenza di grosso budget, beh, questo è un altro discorso. Rimane il fatto che Adventures of Pip con questo richiamo al passato ci gioca, lo prende in giro, ne fa una feature del gameplay, riuscendo a ritagliarsi un proprio spazio nel vastissimo mondo dei platform bidimensionali.

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Sei povero, sei un pixel

Pip, il nostro eroe, come nel più classico dei casi, è un “signor nessuno”, che verrà presto chiamato a compiere un’impresa eroica. Più che un un signor nessuno, in realtà, il protagonista di cui vestiremo i panni è solamente un pixel, poiché nel mondo in cui vive una maggiore risoluzione corrisponde ad un migliore status sociale, cosicché re, regine, principesse, principi e altra cianfrusaglia del genere vantino dei bellissimi sprite. A chi invece è stata destinata una sorte “comune”, nel migliore dei casi avrà una bassa qualità grafica, mentre nel peggiore sarà solamente un pixel – come è il caso di Pip. Fatto sta che un bel giorno, la malvagia Queen De Rezzia rapisce la principessa del nostro regno, e toccherà (logicamente) a noi salvarla. Come evidente la trama non si discosta più di tanto dalla banalità in cui è quasi sempre costretto il genere, così come la struttura di gioco.

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Avremo infatti una grossa mappa contenente diverse decine di livelli, piuttosto brevi e nemmeno numerosissimi, a dire la verità, suddivisi tra loro in mondi che a loro volta presentano il classico boss finale, fino a giungere a quello definitivo (in onestà nessuno dei nostri antagonisti ci è sembrato poi così memorabile, ma i diversi scontri si diversificano bene e risultano appassionanti da affrontare). Nemici da sconfiggere saltandoci sulla testa, piattaforme, ostacoli da evitare e interruttori da premere sono ciò che ci attende. Niente fin qui citato, ne converrete, appare degno di nota; se non fosse per una precisa caratteristica del gameplay che impreziosisce non poco il tutto, e di cui già si è parlato brevemente. Ci riferiamo alla possibilità di Pip di aumentare la propria risoluzione sconfiggendo specifici nemici, per un totale di tre forme diverse, così come a quella di abbassarla, procedimento questo effettuabile in totale autonomia, senza l’aiuto di terzi, con la pressione del tasto L2. Ma, attenzione, non sempre avere una maggiore qualità vorrà dire essere maggiormente preparati a ciò che ci aspetta.

Infatti mano a mano che ci evolveremo aumenteremo la nostra forza fisica, ma saremo penalizzati, in maniera direttamente proporzionale, in termini di agilità. Tanto per parlare chiaro: quando saremo un pixel ci ritroveremo in una forma di fatto semi-inoffensiva, a patto di non saltare sopra il proprio nemico, per contro potremo effettuare salti decisamente più lunghi del normale tramite la pressione prolungata del tasto “X”; nella forma intermedia potremo tirare calci e pugni, invece, ma verrà meno la capacità di rimanere per un breve lasso di tempo sospesi per aria, sostituita dal potere rimanere fissati ad una parete e rimbalzare tra due nel caso fossero vicine e perpendicolari; infine la forma definitiva ci regala l’utilizzo della spada, capace di abbattere muri e scagliare anche palle di fuoco con uno specifico potenziamento, ma ci penalizza molto in termini di rapidità, dato che saremo più lenti e i salti saranno più corti. Aggrapparsi alle pareti, beh, quello nemmeno a parlarne.

Cuore e mente

Tutto quanto detto finora perderebbe molto interesse se non fosse accompagnato da un game design sapiente, ragionato, intelligente. Ed è questo il caso di Adventures of Pip. La conformazione dei livelli stuzzicherà infatti la vostra materia grigia senza produrre praticamente mai frustrazione, pur non venendo meno una forte componente action (stiamo insomma parlando di una specie di ibrido tra il capolavoro Shovel Knight e il gradevolissimo A Boy and His Blob). A dispetto di quanto si possa pensare infatti il gioco firmato TicToc Games non ha un tasso di difficoltà particolarmente elevato, tolte alcune brevi sezioni, anche grazie alla presenza di checkpoint, che oltretutto ripristineranno interamente la vostra barra vitale, sotto forma di cuori pixellosi.

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Arricchiscono il quadro generale dei potenziamenti, a cui si è già brevemente accennato, per quanto riguarda la vita di Pip o il suo equipaggiamento – mano a mano verrete infatti in possesso di oggetti utili ad aumentare ad esempio il vostro “bottino”, da spendere a sua volta, o che daranno la possibilità a Pip di distruggere muri anche nella sua seconda forma. Non mancano nemmeno passaggi segreti, alcuni facili da scovare altri meno, in cui sono nascosti tesori e cittadini del nostro villaggio dispersi, da scovare al fine di vedere l’assuefacente scritta “Perfect” una volta terminato il livello.

Applausi a scena aperta vanno ai comparti audio e video realizzati dagli sviluppatori. Manca un doppiaggio, è vero, e i personaggi interagiscono tra loro oralmente tramite dei “baloon” contenenti il testo (non localizzato in italiano, ma la trama si segue senza troppi problemi comunque e, dopotutto, non è nemmeno così fondamentale, per quanto piacevole da seguire), ma la colonna sonora è certamente degna di essere canticchiata anche alcune settimane dopo avere terminato il gioco. A partire dal brano che accompagna il menù principale fino a quelli che ci accompagnano per i diversi livelli, ambientati tra vulcani, foreste, caverne e castelli. Per quanto riguarda l’aspetto visivo ci troviamo davanti ad un prodotto molto colorato e che presenta la sua maggior particolarità nell’offrire un insieme di oggetti che presentano una qualità grafica differente; il risultato è estremamente riuscito, per la cronaca.

Trofeisticamente parlando: perfezione cercasi

Ottenere il 100% di Adventures of Pip non sarà nulla di complicato e nemmeno lungo. Completare il gioco, potenziare al massimo Pip e trovare tutti i cittadini per i livelli sarà quanto richiesto; le strade per i diversi obiettivi per fortuna procedono tutte insieme o quasi verso il rispettivo completamento, dunque semplicemente giocando vi avvicinerete alla massima percentuale trofeistica possibile.

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Dario Caprai
Non capisce niente di videogiochi ma, dal momento che non lo sa, continua a parlarne, imperterrito. Tanto è vero che il tempo preferisce passarlo a scrivere, a leggere, a vedere un film, a seguire e praticare sport, a inveire per il fantacalcio, a tenersi informato su tecnologia e comunicazione piuttosto che con un DualShock in mano. In tutto questo è, però, uno degli admin di PlayStationBit da tempo ormai immemorabile.