Afro Samurai 2: La Vendetta di Kuma Vol. 1 – Recensione

Sviluppatore: Publisher: Piattaforma: Genere: Giocatori: PEGI: Prezzo: Italiano:

Publisher: Versus Evil Developer: Redacted Studios
Piattaforma: PS4 Genere: Action Giocatori: 1 PEGI: 18 Prezzo: 14,99 €

Dopo un primo capitolo non proprio esaltante, Afro Samurai torna su console con “la Vendetta di Kuma”. Il manga di Takashi Okazaki viene di nuovo trasformato in un videogame, questa volta però con una storia inedita e uno studio di sviluppo indipendente alle spalle: il risultato è un action con un’abbondante dose di splatter, realizzato in maniera non proprio impeccabile. Tra le altre cose, in occasione della GamesCom 2014, avemmo l’occasione di parlare con il team di sviluppo, che in maniera molto onesta e lucida mise in evidenza i difetti del primo gioco, sottolineando gli sforzi fatti per risolvere quei problemi e portandoci a sperare davvero in grande per Afro Samurai 2. La produzione “finita” ha poi purtroppo sconfessato le buone premesse, scopriamo insieme perché.

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In cerca di vendetta

Il comparto narrativo era stato uno dei punti di forza del primo videogioco, che nonostante tutti i difetti riusciva ad offrire una trama interessante e drammatica al punto giusto. Afro Samurai 2: La Vendetta di Kuma, prova addirittura a migliorare rispetto al passato, offrendo una storia inedita supervisionata dal maestro Okazaki, creatore dell’opera originale. Il cyborg Kuma, sconfitto dall’Afro Samurai, cerca di ricomporsi per continuare il viaggio alla ricerca della sua vendetta personale: Afro Samurai infatti sarebbe colpevole della scomparsa di sua sorella, del suo maestro e di tutti gli abitanti del suo villaggio. Nonostante delle buone basi di partenza però, Afro Samurai 2 delude e non riesce assolutamente a convincere. Più della metà del Vol. 1 è incentrato sulla narrazione, purtroppo: tanta confusione, flashback messi un po’ a casaccio, salti in luoghi e tempi diversi spiegati in maniera approssimativa o nulla e dialoghi, anzi monologhi, al limite della sopportabilità, vi faranno ben presto perdere interesse in un trama che invece nasceva con le migliori premesse. In caso foste estranei agli eventi del primo episodio, faticherete ancor di più a trovare il bandolo della matassa, vista una presentazione quasi nulla dei personaggi. In tutto ciò salviamo le splendide cutscenes realizzate in stile manga e il cliffhanger finale, che per quanto sia anch’esso discutibile e messo un po’ a caso, offre una scusa per continuare a seguire l’ingarbugliata rivalità tra Kuma e Afro Samurai.

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Tante idee, poche certezze

Giocando ad Afro Samurai 2 si ha la netta impressione di uno sviluppo caratterizzato da un eccesso di idee, alcune buone altre meno, applicate al gioco in maniera quasi sempre approssimativa. Partendo dalle sezioni di “contorno” con un platform implementato in maniera mediocre, quick time event che mettono alla prova la pazienza più che i riflessi e un’esplorazione ridotta all’osso rispetto al passato. Il vero fulcro del gioco comunque, oltre alla narrazione, è il combattimento. In tal senso gli sviluppatori avevano dichiarato di essersi ispirati al “free flow combat system” della serie Batman: Arkham: in pratica, Afro Samurai 2 riesce ad offrire il peggior Batman-clone disponibile sul mercato. Sistema di puntamento dei nemici scomodissimo, hitbox a dir poco imprecisa, ma soprattutto inesistenza di combo: controllerete i combattimenti con soli due tasti, uno per l’attacco e uno per la contromossa, il resto è dedicato al salto e alla mossa speciale. Nonostante i tre diversi stili di combattimento intercambiabili durante la lotta, l’azione non è mai troppo appagante visti gli evidenti limiti tecnici della produzione.

Quantità e qualità, queste sconosciute

Ci sarebbe poi anche un sistema di sviluppo degli stili di combattimento, ma un’assegnazione totalmente casuale degli skill points vi permetterà di potenziare al massimo Kuma ancor prima di completare tutti i livelli del Vol.1 . Da dimenticare anche la difficoltà e l’intelligenza artificiale avversaria, che non crea mai difficoltà per tutta la durata del gioco. Tra i punti deboli della produzione non manca nemmeno la longevità: d’accordo siamo solo al Vol. 1 e ne arriveranno altri due, ma al prezzo di 15 € circa non ci si può assolutamente accontentare di due ore scarse di gioco, tra l’altro di una qualità tutt’altro che indimenticabile e di linearità estrema. Insomma, la ripetitività del primo Afro Samurai è stata senz’altro spezzata, ma in favore di un’alta dose di mediocrità.

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Una bug dentro una texture, più o meno

Da buon manga a videogioco di successo, la strada è lunga

Un’altra grande delusione di Afro Samurai 2 è legata senz’altro al comparto tecnico. Di positivo, oltre alle cutscenes fumettose di cui abbiamo già parlato, non c’è praticamente nulla: texture imbarazzanti, modelli dei personaggi realizzati con sufficienza, frequenti cali di frame, animazioni datate e bug legati a vari trapassamenti poligonali, rendono l’esperienza di gioco a tratti sgradevole. Neanche il design in stile anime riesce a coprire tutte le magagne di una realizzazione tecnica inaccettabile su PlayStation 4, anche per una produzione indipendente. Altro grosso problema è legato al comparto audio: in particolare il doppiaggio, neanche tanto per l’interpretazione discutibile, quanto per il campionamento a dir poco approssimativo del suono. Per fortuna, la colonna sonora è rimasta una delle poche certezze del brand, curata da RZA in persona: il componente del Wu Tang Clan infatti, non ha sbagliato neanche stavolta, selezionando brani di ottima fattura. In ogni caso gli sviluppatori sono riusciti a “macchiare” anche questo aspetto positivo: spesso e volentieri, il sottofondo musicale non è completamente coerente con quello che sta accadendo su schermo, creando un fastidioso contrasto che non passa di certo inosservato. Ricordiamo infine che il gioco è completamente in lingua inglese e non offre nemmeno la possibilità di utilizzare sottotitoli.

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Trofeisticamente parlando… The Hunt Begins

Afro Samurai Vol. 1 possiede 12 trofei, di cui 9 di bronzo, 2 d’argento e uno d’oro. La difficoltà degli obbiettivi è davvero abbordabile, dato che la maggior parte dei trofei sono legati alla trama. Solo i due argenti fanno eccezione, ma non preoccupatevi: dovrete uccidere 100 nemici rispettivamente con lo stile di Kuma e del Maestro, lavoro facile scegliendo il livello giusto. Quale? Scopritelo nella guida ai trofei, già presente negli archivi del nostro forum.

httpvh://www.youtube.com/watch?v=VgbH-tmf-Ps

VERDETTO

Con Afro Samurai 2 gli sviluppatori si erano ripromessi di cambiare in meglio quanto offerto dal primo capitolo della saga. Il risultato però, almeno per questo Vol. 1, ha deluso e non poco. Un comparto tecnico inconcepibile su PlayStation 4, il gameplay incerto e un prezzo esoso per una produzione indipendente rendono Afro Samurai 2 assolutamente inappetibile, anche a chi apprezzò il manga o il primo gioco. Purtroppo neanche la trama riesce a salvarsi, a causa di una narrazione troppo confusa e frammentaria. Aspettiamo il rilascio dei prossimi due capitoli, ma per ora Afro Samurai 2 può tranquillamente definirsi un flop sotto tutti gli aspetti.

Guida ai Voti

Gennaro Favatà
Detto anche Giovanni, dagli amici di Ubisoft. Newser, inviato, grafico e se sei fortunato lo trovi anche sul forum di PlayStationBit. Ama alla follia fumetti, cartoni animati, videogiochi e quanto di più colorato e nonsense ci sia, non disdegnando però generi più dark come l'horror e il noir. Inoltre, come ogni eroe che si rispetti, sa trattenere il fiato per dieci minuti.

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