Anima: Gate of Memories – Recensione

Sviluppatore: Publisher: Piattaforma: Genere: Giocatori: PEGI: Prezzo: Italiano:

Publisher: Badland Games Developer: Anima Project Sudio
Piattaforma: PS4 Genere: Action RPG Giocatori: 1 PEGI: 12 Prezzo: 19,99€

Anima Project Sudio, i creatori di libri, giochi da tavolo, trading cards e miniature, abbandonano questo terreno entrando così nel mondo dei videogames, portando alla luce l’indie game Anima: Gate of Memories, un Action RPG fantasy sviluppato da sole tre persone e con un budget davvero infimo. Prima finanziato su Kickstarter, poi approvato su Steam Greenlight, arriva ora anche in versione PS4 ed è un prodotto che vale davvero la pena acquistare, soprattutto se appassionati di generi come Devil May Cry.

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Salviamo il mondo!

La trama si sviluppa attorno a The Bearer of Calamities – letteralmente “La portatrice di calamità” -, una ragazza che non ha ricordi del suo passato e Ergo un’entità demoniaca costretta a vivere sotto forma di libro. I due sono chiamati a recuperare Byblos, un artefatto rubato da un adepto dei Nathaniel, un’organizzazione che ha passato secoli a combattere contro l’oscurità, che può causare la fine del mondo. Oltre a recuperare Byblos, The Bearer dovrà recuperare anche i suoi ricordi e scoprire in che modo sia legata al suo compagno di avventure Ergo e la torre di Arcane sarà il posto giusto per scoprire tutti i segreti dei due protagonisti. Scopriremo subito che sia Ergo che The Bearer sono entrambi agenti dei Nathaniel, ma starà al giocatore poi scoprire tutti gli intrighi che porteranno alla fine della trama.

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My name is Ergo… You reading Ergooo!

Per quanto la trama sia il punto focale del gioco però, questa viene spesso spezzata da lunghi intermezzi dove il nostro scopo sarà quasi unicamente scoprire una via per avanzare nel gioco. Anima infatti è una sorta di Open World e proprio come avviene nella serie di Dark Souls, sarà il giocatore a capire come avanzare, perché non ci verrà assolutamente detto nulla. Una volta entrati nella torre di Arcane non ci verrà nemmeno indicato il letto per salvare, ma esplorando la zona e tenendo sott’occhio le istruzioni durante i caricamenti, una volta trovata la brandina spunterà il tasto X che ci permetterà di salvare la partita. Se siete abituati a giochi che vi guidano per tutta l’avventura, Anima non è per niente quel genere di gioco, anzi capiterà spesso di dover riesplorare zone già setacciate per scoprire infine che vi è una leva o un minimo particolare che magari non abbiamo notato nel nostro primo passaggio o perché no, anche un nuovo posto prima inaccessibile e, precisiamo, non esiste un viaggio rapido.

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Anima: Gate of Memories non è solo esplorazione, i combattimenti ricordano tantissimo il già accennato Devil May Cry e anche lo stile di gioco per avanzare in alcuni casi è molto simile, capiterà di trovare una porta sbarrata da un sigillo magico e tramite la distruzione di alcuni globi riusciremo ad aprirla, il salto è molto simile a quello di Dante e anche i combattimenti seppur non tecnici come il titolo Capcom e le fasi platform, sono veramente molto somiglianti.
Abbiamo inoltre anche un albero delle abilità che ci permette di potenziare i nostri due protagonisti. Ogni personaggio avrà le sue abilità e andranno sviluppate in contemporanea dato che il livello giocatore è in comune su entrambi i personaggi.

Prova e riprova!

Anima è un gioco difficile anche nelle più basse difficoltà, non solo perchè sarà possibile entrare in aree dove il nostro livello sarà nettamente inferiore rispetto ai nemici presenti in zona, ma anche con mostri del nostro stesso livello non sarà certo un’impresa semplice affrontarli. Dovremo sfruttare combo, schivate, proiettili e usare molta abilità per superare le varie aree, ma fortunatamente in nostro aiuto arrivano pozioni, armi, artefatti o elisir che ci aiuteranno aumentando la nostra forza, difesa, rigenerazione energia e quant’altro.

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Graficamente il gioco si mostra vecchio, quasi al livello di un gioco di fine PS2, per quanto atmosfera, ambienti e personaggi siano molto ispirati, questi purtroppo hanno un livello di dettaglio molto basso e anche i nemici non godono di un dettaglio grafico da ricordare anzi tutt’altro, sono molto scarni e sembra di trovarsi di fronte ad un prodotto di circa 10 anni fa. Per molti l’arretratezza grafica non è un difetto, ma ci troviamo in un periodo dove c’è una lotta serrata sul frame rate, sulla risoluzione e sul dettaglio grafico quindi potrebbe far storcere il naso a molte più persone. Bisogna comunque tenere a mente che l’intero gioco è stato sviluppato da sole 3 persone e con un budget ridotto all’osso e nella versione finale su PS4 sono riusciti nonostante tutto a mantenere un frame rate stabilissimo sui 60fps.
Infine segnaliamo una piccola pecca nelle fasi platform, dove a causa della mancanza dell’ombra durante i salti ci troviamo di fronte a sezioni di trial and error difficili da superare a causa di piccoli difetti come anche una scarsa sensazione di profondità che, purtroppo, durante i salti da una piattaforma all’altra ci farà cadere di continuo.

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Trofeicamente parlando… Calamità di Platino

Anima: Gate of Memories porta con sè 26 trofei Platino compreso e raggiugnere la coppa più alta sarà un’impresa relativamente semplice, per quanto nelle varie leaderboard il Platino risulti un trofeo Ultra Raro.
Si tratta infatti di completare tutte le quest che il gioco offre, riuscendo a battere tutti i boss presenti e trovare tutti i finali del gioco (uno prevede di trovare tutti i ricordi del mondo di Gaia per ottenerlo), niente di particolarmente difficile a patto però che riusciate a trovare la strada per avanzare nel gioco.

VERDETTO

Se non vi soffermerete troppo davanti all'aspetto grafico, Anima: Gate of Memories è davvero un ottimo gioco che può dare molte soddisfazioni sia avanzando nella storia, sia nella risoluzione degli enigmi. Grazie ad un ottimo gameplay, un'ottima trama e una fantastica realizzazione tecnica Anima è un acquisto consigliatissimo per tutti gli amanti degli Action RPG a tema fantasy. Inoltre se avete apprezzato la serie di Dark Souls per la sua difficoltà, anche Gate of Memories può offrire una degna sfida, anche se certamente non equivalente alla saga del non-morto. Segnaliamo inoltre la totale assenza della lingua italiana, il gioco infatti sarà totalmente in inglese, anche se facilmente comprensibile da tutti.

Guida ai Voti

Nicola Raiola
All'interno del mondo del Bit fin dal suo stato embrionale di UPSBlogit. Ha iniziato a giocare alla tenera età di quattro anni. Appassionato a ogni genere videoludico segue con passione, oltre ai videogame, anche film, anime e manga. Questo, purtroppo, è causa della sua instabilità mentale.