Primo PianoArt of Balance - Recensione

Art of Balance – Recensione

Publisher: Shin’en Multimedia Developer: Shin’en Multimedia
Piattaforma: PS4 Genere: Puzzle-Game Giocatori: 1-4 PEGI: 3 Prezzo: 8,99€

“L’equilibrio in sé è il bene.” – Murakami

Uscito ben 6 anni fa su Nintendo Wii, e approdato successivamente in versione ampliata su Wii U e 3DS, Art of Balance non teme il peso degli anni e si presenta agli utenti PlayStation 4 nella sua forma definitiva, ricca come non mai di contenuti e modalità. Scopriamo insieme cosa ha decretato il successo del titolo sviluppato dai ragazzi di Shin’en Multimedia!

art-of-balance-5

Equilibrio Statico

Art Of Balance è il classico Puzzle Game che, partendo da un’idea semplice e non troppo originale, riesce a diventare un prodotto di ottima qualità grazie al talento degli sviluppatori, capaci di elaborare in mille e uno ingegnosi modi le meccaniche di base.

Scopo del gioco è quello di impilare alcune sagome, di diversa forma e dimensione, al fine di creare una struttura capace di restare in equilibrio per almeno tre secondi sopra una determinata superficie all’interno di una bacinella d’acqua.

Se inizialmente il titolo accompagna per mano il giocatore, consentendogli di superare i diversi stage senza arrovellarsi più di tanto, è con l’avanzare degli schemi (ben 200 nell’Arcade Mode) che Art of Balance mostra il meglio di sé, proponendo sfide sempre diverse e in grado di tenere incollati allo schermo per ore ed ore.

Avremo infatti a che fare sia con blocchetti dalle caratteristiche più svariate – come pezzi dalla durata limitata o sagome fragili con una soglia di sovraccarico – che con stage dagli obbiettivi più diversi, come costruire torri di una certa altezza, far poggiare tutta la struttura su una piattaforma galleggiante pericolosamente instabile o impilare tutte le sagome entro un tempo limite.

Tutte queste variabili in campo costringono a riflettere con attenzione sull’ordine in cui disporre i pezzi e, nonostante il gioco aiuti in questo senso il giocatore mettendo a disposizione i blocchetti un po’ alla volta, il livello di sfida si mantiene sempre discretamente elevato.

Strettamente collegato a questo punto vi è anche il gran pregio, a nostro avviso, di non prevedere mai (o quasi) un’unica soluzione per livello, ma di concedere un certo grado di libertà e fantasia agli ingegneri edili seduti davanti allo schermo per venire a capo delle situazioni più intricate.

art-of-balance-4

Equilibrio dinamico

L’offerta proposta da Art of Balance in occasione del debutto su PlayStation 4 è estremamente ricca e variegata: al fianco della già menzionata modalità arcade che raggruppa i suoi 200 schemi in 8 mondi diversi, troviamo “Endurance”, modalità in cui avremo a disposizione 3 tentativi per superare il maggior numero di livelli possibili, da soli o in compagnia di un massimo di 3 amici, “Infinity”, in cui dovremo creare una torre infinita, per l’appunto, con i pezzi che ci verranno dati uno alla volta, ed infine due modalità esclusivamente multigiocatore chiamate “Tower Tumble” e “Swift Stacker”, rispettivamente cooperativa da 1 a 4 giocatori e competitiva 1vs1 o 2vs2.

Sfortunatamente, a causa della totale assenza di giocatori non ho potuto testare queste due modalità online, ma ciascuna di esse è giocabile tranquillamente anche in locale con gli amici spaparanzati sullo stesso divano.

In aggiunta a tutto questo, sappiate che è possibile giocare ad Art of Balance anche sfruttando il Touch Pad del DualShock 4. Giusto per inciso, non l’ho trovata la soluzione più comoda e pratica, soprattutto nelle sfide a tempo, ma insomma, per chi venisse dalle console Nintento e soffrisse la mancanza di “”controlli alternativi”, per lui c’è anche questa possibilità.

Equilibrio Zen 

La grafica di Art of Balance è semplice, ma non per questo poco curata o sgradevole. I blocchi e le piattaforme sono minimali, caratterizzati da colori molto accesi e luminosi, mentre gli ambienti Zen che fanno da sfondo ai vari stage sono abbastanza vari e ben realizzati e contribuiscono fortemente al senso di rilassamento generale e pace interiore che si prova disponendo i pezzetti uno sopra l’altro. Le tracce audio, dal canto loro, non brillano per varietà, ma sono comunque piacevoli e rasserenanti quanto basta.

art-of-balance-1

Trofeisticamente parlando: Equilibrio instabile

Sul versante trofei Art of Balance propone un totale di 13 coppe: 1 oro, 3 argenti e 9 bronzi. Arrivare al 100% del titolo non sarà impresa facile e obbligherà i più arditi cacciatori a spulciare a fondo le 3 modalità per giocatore singolo – arcade, infinity ed endurance – e padroneggiare pienamente l’arte del blocchetto.
Buone costruzioni a tutti!

art-of-balance-recensione-002

Articoli correlati

Giacomo Bornino
Sonaro dalla nascita. Muove i primi passi nel mondo videoludico all'età di 5 anni quando gli viene regalata la PS1; scoprendo Crash CTR e Rayman 2: The great escape nasce quella che diventerà la sua più grande passione: i videogiochi. Lo svezzamento passa per l'era PS2 dove il "Trittico" Jak&Daxter/Ratchet&Clank/KingdomHearts, come una freccia di Cupido, rende indissolubile il suo amore per la materia. Al fianco di queste Pietre Miliari è d'obbligo citare anche l'impareggiabile Dragonball Z: Budokai Tenkaichi 3, compagno di mille e uno battaglie con gli amici, nonché responsabile principale della sua miopia. La piena maturità viene raggiunta con il lancio di PS3, la quale gli permetterà di scoprire e apprezzare più o meno tutti i generi esistenti, da Mirror's Edge a Bayonetta, passando per Uncharted, Heavy Rain e molti altri. Tra le altre cose adora Batman e i supereroi (sì, Batman fa categoria a sé) in tutte le salse, la saga di Matrix e i libri di Chuck Palahniuk.