Assault Gunners HD Edition – Recensione

Sviluppatore: Shade Inc. Publisher: Marvelous Europe Piattaforma: PS4 Genere: Sparatutto Giocatori: 1 PEGI: 7 Prezzo: 9,99 € Italiano:

Ormai da troppo tempo tutti gli appassionati di robot e mech si stanno accontentando nella speranza di vedere, nel più breve tempo possibile, quel tanto agognato nuovo capitolo di Armored Core che i ragazzi di From Software sembrano però ben lontani dal voler sviluppare. Proprio per questa conseguente aridità, il parco titoli che vedeva come protagonisti questi robottoni customizzabili e pilotabili è andato via via sparendo, a esclusione di alcuni titoli che però non sono riusciti per nulla a colmare questa importante lacuna.

Questo Assault Gunners HD Edition non rappresenta nulla di nuovo, ma si limita a essere una semplice conversione migliorata dell’omonimo titolo uscito ormai diversi anni fa per PlayStation Vita. Nonostante la presenza di un publisher d’importanza internazionale alle spalle come Marvelous, il lavoro svolto dai ragazzi di SHADE Inc. è bel lontano dall’essere sufficiente, non solo per colpa di un comparto narrativo praticamente inesistente, ma anche a causa di un gameplay fin troppo minimale e semplicistico. Nonostante queste non positivissime premesse, il titolo sarà in grado di soddisfare una categoria di giocatori che per troppo tempo è stata orfana di questo genere?

Nulla di buono all’orizzonte…

Il primo aspetto che ci teniamo ad analizzare riguarda la modalità campagna, molto importante per questo genere di titoli perché funge da vero e proprio tutorial utile per imparare tutti i meccanismi di gioco. La campagna è, in maniera fin troppo schematica, divisa in singole missioni che sono legate tra loro da alcune semplici righe di testo che introducono il giocatore al background narrativo di ogni scontro.

Questa eccessiva semplicità è però forse da attribuire a una scarsa originalità della trama di fondo. Il protagonista che dovremo interpretare e che rimarrà anonimo per tutta la durata dell’avventura ha l’ingrato compito di riportare l’ordine sulle colonie di Marte, dove i robot automatizzati, che dovevano terraformare il pianeta rosso, hanno invece iniziato a mettere a ferro e fuoco gli stessi impianti che dovevano costruire per rendere abitabile il pianeta. Questo è in sostanza l’incipit che giustificherà ogni singola missione.

Durante le ore necessarie per il completamento di ogni incarico, non sarà difficile avere la percezione di una scarsa originalità anche negli obiettivi che, accompagnati anche da un’eccessiva semplicità, ridurrà le missioni al solo spara-spara, conquista l’obiettivo e di nuovo spara-spara. Delle sporadiche boss battle tenteranno infine di risollevare una situazione da encefalogramma piatto ma, anche in questo caso, con scarsi risultati. Al di là dell’aspetto simulativo, che analizzeremo tra qualche riga, da questo genere di titoli ci si è sempre aspettato un tale livello di sfida che poteva essere domato solo con l’allenamento e il potenziamento dell’equipaggiamento; in questo caso, invece, ci si limiterà a vagare e sparare per mappe desertiche e scarsamente caratterizzate.

La prima cosa che ci sentiamo di dire sull’equipaggiamento è che esso sarà l’unica cosa che vi permetterà di avere la meglio sui nemici. La differenza tra vittoria e sconfitta non dipenderà infatti dalla vostra tattica e abilità, ma dal livello del vostro equipaggiamento. Differentemente da quanto accadeva nell’amata serie targata From Software, questo Assault Gunners vede ridotte al minimo le statistiche che possono essere elaborate, abbandonando così quell’aspetto simulativo al fine di abbracciare un gameplay più semplice e immediato. Ogni mech può infatti essere potenziato grazie alle componenti che potremo ottenere dai nemici abbattuti e che potranno essere potenziate grazie ai crediti ottenuti.

Se consideriamo questa tipologia di gioco, le poche componenti equipaggiabili e modificabili sono il perfetto segnale di un titolo che non riesce pienamente a calare il videogiocatore nel ruolo di pilota di mech. Anche la personalizzazione si limiterà al cambio del nome e del colore (pochi quelli disponibili), andando così ad aumentare il divario tra questo e il gioco ideale che tutti gli amanti del genere attendono ancora. Un gameplay più veloce e una customizzazione maggiore potevano senza dubbio migliorare una situazione ben lontana dal poter essere giudicata positiva.

HD Edition? Ma che…

Leggendo già solo il titolo di questo gioco, l’inserimento del termine HD ci poteva in qualche modo far sperare che gli sviluppatori avessero, almeno graficamente, messo mano al titolo. Purtroppo la realtà è ben lontana da quella che ci si poteva auspicare in quanto, a eccezione del semplice aumento di risoluzione, il titolo presenta esattamente le stesse texture e gli stessi modelli presenti nella versione uscita per la portatile di casa Sony. Le aree di gioco continuano a essere semi-desertiche e riempite con pochissimi elementi dalla scarsa qualità.

Se valutiamo oggettivamente il comparto grafico, il giudizio che si può trarre è quello di un gioco quasi imbarazzante, soprattutto se consideriamo il fatto che si propone, nel 2018, su una console domestica come PlayStation 4. Le animazioni sono anch’esse praticamente inesistenti e lo stesso design dei mech non riesce a spiccare per originalità. Il risultato finale, molto simile in sostanza a quello “ammirato” nel lontano 2012, difficilmente riesce a giustificare anche il modico prezzo a cui viene proposto.

Dal punto di vista degli effetti sonori e delle tracce audio, il livello si conferma essere il medesimo di quanto analizzato in precedenza. Il feedback sonoro delle armi è talmente pessimo che in molti casi non riusciremo a capire se l’arma sta ricaricando oppure sta sparando. Le varie tipologie di munizioni non sono caratterizzate da un ritorno sonoro caratteristico e ciò contribuisce, nonostante le modifiche, a rendere tutto sempre ugualmente piatto. L’unico aspetto che merita un qualche elogio è la possibilità di selezionare, tra diverse voci disponibili, il nostro navigatore personale che ci guiderà all’interno delle varie missioni che affronteremo.

Trofeisticamente parlando: il Gundam Versus dei poveri

Dando un’occhiata all’elenco trofei disponibile sul nostro forum, noterete immediatamente che anche il Platino di questo Assault Gunners HD Edition manca di originalità. Oltre la metà degli obiettivi, infatti, richiederà semplicemente di completare le varie missioni della storia; i restanti trofei invece si potranno ottenere soddisfando alcune particolari ma semplici richieste. Il tempo necessario per la conquista del trofeo più ambito non sarà eccessivo ma, se ne consideriamo la qualità, questa sarà probabilmente l’unica vera sfida che si dovrà affrontare.

VERDETTO

Assault Gunners HD Edition rappresenta un maldestro tentativo di colmare il vuoto dovuto all'assenza prolungata di un nuovo capitolo della serie Armored Core. Tra un background storico tanto anonimo quanto semplice e un gameplay dalla piattezza disarmante, trovare un solo punto di forza per questo titolo rappresenta probabilmente la sfida più ardua. Con qualche accortezza, l’offerta proposta poteva essere senza dubbio più godibile, ma purtroppo gli sviluppatori si sono limitati a svolgere il compitino (nemmeno troppo bene).

Guida ai Voti

Ivan Presutto
Ivan, tra studio e basket, riesce a ritagliarsi il suo angolo della giornata per immergersi nel magico mondo dei videogiochi. Gioca un po' di tutto ma i generi preferiti sono: gli shooter (TPS e FPS) e gli action (in particolar modo quelli con una forte componente stealth). Se gli date un controller... sogna!