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Binaries – Recensione

Publisher: Ant Workshop Developer: Ant Workshop
Piattaforma: PS4 Genere: Puzzle/Action Giocatori: 1 PEGI: Prezzo: 10,99€

Se credevate che i giochi di coordinazione fossero semplicemente un simpatico passatempo per ragazzini o uno stile di vita per giocolieri e circensi possiamo subito smentirvi dicendo che i ragazzi di Ant Workshop sembrano aver preso a cuore la questione proponendoci un titolo difficile, dinamico, ironico al punto giusto e soprattutto molto, davvero molto snervante. Armati di pazienza e di qualche joystick in più (ammettiamo di averne distrutto qualcuno per la rabbia scaturita da alcuni livelli) abbiamo deciso di provare Binaries e questa è la nostra recensione!

Guarda mamma! Con due mani!

Il concept su cui si basa l’intera opera di Ant Workshop è tanto semplice quanto ben sviluppato: riuscire a testare fino in fondo la coordinazione occhio-mano dei videogiocatori. Possiamo assicurarvi che, se i primi livelli potranno sembrarvi semplici, man mano che andrete avanti inizierete a perdere la cognizione della “destra” e della “sinistra”, trovandovi così più volte costretti a morire (con tanto di contatore morti in bella vista nel menù di gioco) o in casi ancor peggiori a dover spegnere la vostra console per il nervosismo!

Binaries Recensione (3)

Non scherziamo, per quanto la parola “ostico” sia in grado di stuzzicare le menti dei giocatori amanti delle sfide, possiamo assicurarvi che la difficoltà di Binaries non sfigura dinanzi a titoli ben più noti per il loro tasso di sfida.

Un piccolo tasto per il giocatore, un grande esaurimento per il sistema nervoso!

A livello di gameplay, Binaries si presenta in modo molto essenziale al giocatore: grazie alla pressione di un solo tasto che vi permetterà di saltare e all’uso dell’analogico sinistro per spostare le vostre “sfere” sarete in grado di muovervi nei 101 livelli proposti dagli sviluppatori. I problemi arrivano però quando ci si rende conto, dopo i primi minuti, che lo stesso analogico è in grado di muovere entrambe le sfere, una arancione e una blu, all’interno dei livelli platform che, se in principio saranno semplici da affrontare perché speculari, dopo poco tempo inizieranno già a  constringervi a tenere d’occhio contemporaneamente due elementi che però, istintivamente, sareste spinti a muovere in direzioni diametralmente opposte.

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Tuttavia, non essendo possibile ciò, se da un lato dovrete avanzare superando ostacoli, proiettili, portali e ulteriori chicche che vi lasciamo il piacere di scoprire, dall’altro dovrete essere in grado di immaginare un percorso che vi permetta di invertire le direzioni delle sfere, utilizzando elementi ambientali, per poter finalmente raggiungere il traguardo!

Credete che le problematiche finiscano qui?

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Ci dispiace deludervi ma un ulteriore tasso di sfida per i giocatori più esigenti sarà offerto dal fattore tempo. In Binaries infatti ognuno dei livelli proposti disporrà di specifici “target time” che,  a seconda del tempo da voi impiegato (secondi o minuti), vi permetteranno di essere premiati con una classificazione “S”, se completerete il livello nel minor tempo possibile, successivamente seguita da classificazioni “A” e “B”. Come se tutto ciò non bastasse, sarà inoltre di fondamentale importanza tener d’occhio i colori poiché la sfera arancione sarà incolume agli strumenti di morte del colore blu e la sfera blu non subirà danni dagli elementi di colore arancione, spingendovi così ad elaborare una strategia per far si che le due sfere vengano il meno possibile a contatto con elementi del loro colore!

Blue and Orange

Da un punto di vista tecnico, il lavoro dei ragazzi di Ant Worskhop risulta molto schietto, senza pretese ma al contempo molto piacevole. Lo stile grafico gioca molto sui colori delle due sfere e tutte le sfumature che questi ultimi sono in grado di offrire. I livelli di Binaries sono inoltre accompagnati da una piacevole colonna sonora che, pur essendo minimale, non scade mai nella banalità o nella ridondanza (a patto che non siate costretti a ripetere, e vi capiterà sicuramente, lo stesso livello almeno una centinaia di volte). Un enorme punto a favore va invece allo stile irriverente ed ironico delle frasi che vi appariranno a schermo durante l’intera durata della vostra esperienza. Più volte verrà sottolineato quanto il gioco sia lì giusto per farvi impazzire, per ricordarvi che è inutile ripetere il livello tanto non farete altro che morire ancora. Alcune frasi riusciranno a strapparvi più di un sorriso (Gioco vincitore del premio “Mia Madre” è stata una trovata fantastica) che renderanno l’esperienza più o meno frustrante a seconda del vostro senso dell’umorismo.

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L’unico dettaglio che ci ha leggermente infastiditi, è stato il lock a 30Fps che per un gioco del genere non troviamo giustificabile soprattutto se si considera che con una maggiore fluidità molte situazioni in cui ci siamo ritrovati sarebbero state molto più semplici da gestire.

Trofeisticamente parlando: due sfere per domarli tutti!

Binaries presenta ben 22 trofei di cui 8 Oro, 6 Argento e 7 Bronzo che, pur essendo pochi, richiederanno molto tempo per essere ottenuti (vi basti pensare che un trofeo oro necessità 1500 morti), tempo che dipenderà essenzialmente dalla dimestichezza che avrete acquisito nei riguardi del gioco (stimiamo circa un 25 ore di gioco).

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Andrea Ciervo
Appassionato di videogames, musica di tutti i generi, film e serie TV. Specializzato nel settore informatico riguardante sistemi operativi, modding, iOS e assemblaggio PC. Vivo seguendo il motto tanto semplice e mai banale "Ad Maiora!"