Primo PianoCrimsonland - Recensione

Crimsonland – Recensione

Publisher: Sony Developer: 10tons
Piattaforma: PS4 Genere: Sparatutto Giocatori: 1-4 PEGI: 16

Crimsonland è un titolo passato un po’ in secondo piano, per la sua natura di gioco scaricabile e fatto, diciamocelo, “per passare il tempo”. Tuttavia, un gamer ha anche bisogno di questo tipo di giochi, e realizzare un top-down shooter come si deve non è certo cosa semplice. Come è stato, dunque, il lavoro dei ragazzi di 10tons?

crimsonland

Un massacro

Nessun modo migliore per descrivere Crimsonland. L’unico scopo del gioco sarà vestire i panni di un soldato, scendere in un vasto campo di battaglia e uccidere zombie, alieni, ragni, insetti, lucertole giganti o qualsiasi altra cosa si muova a parte voi. Sostanzialmente il gioco si divide in due modalità: le quest, una sorta di campagna divisa per missioni, che vi permetteranno di sbloccare tutte le armi e i perk del gioco, e le modalità di sopravvivenza, tra cui la classica e riuscitissima ‘Survival’, dove potrete sfoggiare quanto ottenuto con le quest. Ogni modalità può essere giocata in singolo o in compagnia, fino a un massimo di quattro giocatori: se si è con amici, il divertimento è assicurato, anche se si rischia di creare confusione e sacrificare gli aspetti RPG del gioco. Il consiglio è quello di completare le quest da soli per capire bene ogni meccanica e far unire altri soldati soltanto per sfidare la morte nelle modalità di sopravvivenza. Crimsonland è un titolo intuitivo e dai comandi basilari, che tuttavia nasconde una complessità che non dispiacerà ai gamer abituati a giochi di più alto calibro.

All'inizio della partita non c'era una goccia di sangue... lo giuro.
All’inizio della partita non c’era una goccia di sangue… Lo giuro.

L’arte della guerra non è semplice

Come già accennato, i comandi di Crimsonland sono estremamente basilari: con i grilletti si spara, con l’analogico sinistro ci si muove, col destro si direziona la mira e con i dorsali si ricarica. La mira può essere presa anche col touchpad, che permette di gestire meglio il campo di battaglia e le distanze, e si rivela ottimo con armi di precisione, tuttavia diventa scomodo e poco pratico nelle situazioni troppo concitate o negli scontri ravvicinati contro orde di nemici. Questo si traduce in qualcosa di molto buono: si impara in fretta ad alternare la mira tramite analogico destro e touchpad a seconda delle situazioni e delle armi di cui si è in possesso.
Ciò che rende davvero complicato Crimsonland sono tuttavia gli elementi RPG, come i bonus che spawnano talvolta all’uccisione dei nemici. Questi spaziano dai “classici” come medikit, rallentamento del tempo, congelamento dei nemici, scudo a power-up, a quelli più particolari, come sfere ioniche che rimbalzano danneggiando i nemici, esplosioni nucleari, rose di proiettili e via dicendo. Allo stesso modo, i nemici lasceranno cadere armi. Tutti i mitra, fucili, cannoni, lanciarazzi e minigun sono ben caratterizzati per potenza, precisione, dimensioni del caricatore ed effetti speciali, tanto che rendono la scelta dell’arma da raccogliere un fattore essenziale per la sopravvivenza. L’elevatissimo numero di armi gioca anche a svantaggio del bilanciamento del gioco: sono così tante che la probabilità di ricevere l’arma più adatta a una certa situazione è spesso bassissima, e basta, per esempio, riprovare una quest fino a ottenerla per sbloccarsi dalla situazione.

Giocando da soli si ha spesso una migliore gestione della mappa
Giocando da soli si ha spesso una migliore gestione della mappa

Fino alla morte

Ciò di cui ancora non abbiamo parlato sono i perk. Non disponibili nelle quest, sono forse la migliore chicca di Crimsonland, e non solo per le descrizioni simpatiche e originali che hanno.

I perks sono una delle feature più interessanti del gioco.
I perk sono una delle feature più interessanti del gioco.

In Survival sarà possibile ottenere esperienza uccidendo i nemici, fino a riempire la barra in alto e salire di livello. Ad ogni level-up il gioco si ferma e offre al giocatore una scelta tra quattro perk casuali (dei tantissimi disponibili). Ancor più dei bonus, i perk spaziano davvero dall’utile all’assurdo, fino all’esilarante, ma senza inficiare la componente tattica del gioco. Una buona build di perk può permettere al giocatore di sopravvivere molto più di quanto avrebbe fatto altrimenti, ma bisogna anche riuscire a combinarli con le armi giuste. Trattandosi di un survival, comunque, entra sempre in gioco, almeno un minimo, il fattore fortuna. Crimsonland offre quindi un gameplay veloce e appagante, facile da capire ma difficile da padroneggiare, ma scarseggia tuttavia in varietà e a volte anche in carattere, per quanto riguarda i nemici ma soprattutto per le mappe, sempre spoglie e anonime. La musica e la grafica del gioco svolgono il loro lavoro, ma non danno niente di più a un titolo che verrà probabilmente messo in secondo piano all’arrivo di un gioco più “grande”.

httpvh://youtu.be/rxcD00DeSdc

Commento finale

Crimsonland è un gioco di tutto rispetto, che offre tante ore di gioco a chiunque abbia sete di sangue e distruzione, soprattutto se ha quattro pad e tre amici abbastanza folli da unirsi alla sua carneficina. Si tratta di un titolo complesso al punto giusto che richiederebbe innumerevoli tentativi per raggiungere i punteggi più alti, ma che purtroppo non riesce sempre a mantenere viva l’adrenalina del giocatore, rischiando di farlo annoiare per un’eccessiva ripetitività. C’è comunque molto di buono in Crimsonland, e se si è disposti a passar sopra alle carenze se ne consiglia l’acquisto.

7/10

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