Destiny 2 – La Mente Bellica – Recensione

Sviluppatore: Bungie Publisher: Activision Piattaforma: PS4 Genere: Sparatutto Giocatori: 1 PEGI: 16 Prezzo: 19,99 € Italiano:

Il lancio del primo DLC di Destiny 2, avvenuto lo scorso dicembre, è stato accompagnato da un’intensa campagna marketing; La Mente Bellica, secondo pacchetto di espansione, arriva invece un po’ in sordina, anche a causa dell’arrivo della Stagione 3. Date le grandi novità portate dagli update gratuiti e direttamente legate a questa espansione, la nostra disamina andrà a sviscerare anche i contenuti della Stagione 3 stessa.

Guardiani della galassia

Dopo un intenso primo DLC in cui però è mancato mordente nella caratterizzazione dei protagonisti, Bungie ha chiesto l’aiuto di Vicarious Vision per dare vita a Marte, nuova location della seconda espansione, e ai suoi abitanti. L’impatto grafico, come sempre devastante, ci presenta un pianeta rosso molto vasto, specie in profondità. Quello che ci interessa maggiormente è però la trama di gioco, che ci presenta una richiesta di aiuto a cui non potremo fare orecchie da mercante e che ci porterà a scoprire i bistrattati Rasputin e Ana Bray. Senza svelarvi nulla a proposito delle due ore circa di durata della main quest, vi diciamo che, purtroppo, non ci sarà nulla per cui gridare al miracolo.

Nonostante le premesse fatte da Bungie, anche nella Mente Bellica ritroviamo un certo pressapochismo nella realizzazione di una storia che sembra essere raccontata a 100 km/h solo per portare il più in fretta possibile il giocatore lontano dal gioco in singolo.

Party hard

Accettando l’implicito consiglio di Bungie ci lanciamo quindi nelle novità legate al mutiplayer; con un level cap fissato ora a 385 (solo per i possessori dei DLC) ci lanciamo in tutte le nuove attività che La Mente Bellica ha da offrirci. Partiamo quindi dagli Assalti, già provati in lungo e in largo grazie alle avventure di Osiride e non molto diversi da quanto visto proprio nel primo DLC, eccezion fatta (fortunatamente) per Insight Terminus, disponibile in esclusiva per i possessori di PlayStation 4.

Questo Assalto si svolge nelle grotte di Nessus e risulta essere il più divertente di quelli disponibili, complice anche il fattore novità e la presenza di un nemico inedito decisamente tosto da battere e pronto a farci la pelle al minimo errore. Accanto agli Assalti troviamo poi due altri eventi: il Pinnacolo Siderale sarà un nuovo covo dell’incursione che proseguirà la trama del Leviatano iniziata con il gioco base, mentre il Protocollo d’Intensificazione ci permetterà di affrontare ondate di nemici.

Proprio questa seconda modalità, vera novità di questo DLC, è quella che ha destato maggiormente l’attenzione degli utenti, soprattutto di quelli abituati a fare gruppo per completare gli eventi. Stiamo parlando di una sfida in cui dovremo affrontare una serie di ondate di nemici di potenza crescente, inframezzate da potenti boss. La scelta di poter avviare l’evento in qualsiasi momento gioca sicuramente a favore dei giocatori, meno invece la presenza nelle ultime fasi del protocollo di nemici che raggiungono valori di potenza di 400, rendendo quindi per un singolo gruppo difficilissimo il completamento della sfida.

Ci vorrebbe un update

Come accennato nelle prime righe di questa recensione, parlare del secondo DLC di Destiny 2 senza dare visibilità all’aggiornamento che ha introdotto l’attesa Stagione 3 non permetterebbe di avere il quadro completo dell’attuale situazione del titolo Bungie. Le modifiche più sostanziali apportate sono sostanzialmente legate al Crogiolo, che ora mostra una suddivisione delle classifiche per partire rapide e competitive e l’introduzione, proprio legata ai due tipi di match, dei parametri di valore e gloria.

Il primo ci premierà per le partite veloci completate e non ci darà penalità in caso di sconfitta, ma solo bonus in caso di vittorie consecutive, mentre il secondo premierà i migliori giocatori competitivi e punirà le sconfitte, scelta che di fatto permette a ogni tipo di giocatore di trovare la sua strada. Immancabili le novità sulle ricompense e da sottolineare la scelta di Bungie di trovare vie alternative alle microtransazioni, per venire incontro agli utenti desiderosi di migliorare il proprio livello senza per forza investire denaro.

Nonostante tutte queste migliorie e la volontà del team di portare il gioco a livelli sempre più alti (in attesa magari dell’importantissimo DLC di settembre), alcuni problemi storici di questo secondo capitolo di Destiny tormentano ancora gli utenti, primo su tutti un matchmaking spesso non all’altezza e incapace di creare gruppi omogenei di giocatori.

Perché sì, perché no

La vera domanda legata alla Mente Bellica è una soltanto: vale la pena investire una cifra importante per questo contenuto aggiuntivo? Questo tipo di domanda trova solo parzialmente risposta nella nostra recensione; la scelta di Bungie di puntare maggiormente sulla trama si traduce, purtroppo, in una questline principale scarna e priva di contenuti, dalla longevità di un paio d’ore circa, mentre problemi già evidenziati in precedenza come quello degli Assalti trovano una soluzione solo parziale.

L’introduzione di un nuovo level cap e soprattutto di un paio di modalità, come ad esempio il Protocollo d’Intensificazione, sono sicuramente uno stimolo a prendere nuovamente in mano le nostre armi – magari esotiche – e tornare a fare i Guardiani, ma la verità è che i miglioramenti introdotti sono perlopiù legati all’update gratuito.

I giocatori non interessati a raggiungere livelli più alti e che si trovano semplicemente per fare qualche battaglia in compagnia dei propri amici non troveranno nulla di davvero innovativo o di eclatante che possa farli propendere per un acquisto a cuor leggero, consapevoli che il mese di settembre potrà portare novità più corpose. Ovviamente se avete consumato il gioco base e La Maledizione di Osiride, ancora una volta non possiamo che consigliarvi anche questa seconda espansione in quanto troverete esattamente quello che vi aspettate: più Destiny 2.

Trofeisticamente parlando: ci ho fatto il callo

Se avete letto la nostra recensione della Maledizione di Osiride, avrete capito che i DLC di Bungie non aggiungono nulla a livello di trofei. Ecco perché non ci siamo stupiti nell’apprendere che i cacciatori di coppe rimarranno delusi anche dalla Mente Bellica. Unica consolazione, la presenza sul nostro forum della miglior guida trofei italiana del gioco, che vi permetterà di ottenere il Platino in men che non si dica.

VERDETTO

Dopo la qualità buona e il voto fiduciosamente assegnato alla Maledizione di Osiride, ci si aspettava un ulteriore salto di qualità con il secondo DLC dedicato a Destiny 2, complice anche l'aiuto offerto da Vicarious Visions. La Mente Bellica, però, non riesce, nonostante una buona varietà e qualità di contenuti, a cambiare l'inerzia di un gioco che dice di voler puntare sulla storia ma sbriga la questione in quattro e quattr'otto. Le modifiche apportate dall'update mitigano la situazione, ma questa espansione non riesce a completare la rivoluzione iniziata da Osiride, offrendo pochi contenuti e soprattutto poche motivazioni agli utenti delusi da quanto visto finora per dare una seconda chance al titolo. Se non riuscite a staccarvi da Destiny 2 fate vostra questa espansione, altrimenti prendetela con le pinze perché potreste rimanerne scottati.

Guida ai Voti

Stefano Bongiorno
Nato e cresciuto in cattività, il giovane Stefano è stato svezzato a latte in polvere e Nintendo, cosa che lo ha portato con gli anni a dover frequentare svariati osteopati a causa delle deformazioni alle mani causati dall'uso di pad rettangolari. Oggi ha una certa età e scrive per il Bit, non perché abbia una scelta, ma perché altrimenti il boss Dario lo fustiga con le copie invendute di Digimon All-Star Rumble. Nel tempo libero si dedica occasionalmente al suo lavoro di commesso di telefonia e soprattutto alla caccia al Platino, con scarsi risultati.