Dynasty Warriors 9 – Recensione

Sviluppatore: Omega Force Publisher: Koei Tecmo Piattaforma: PS4 Genere: Musou Giocatori: 1 PEGI: 16 Prezzo: 69,99 € Italiano:

Da Dynasty Warriors, che è il capostipite dei musou, i fan si aspettano sempre molto e, purtroppo, tanta attesa rischia di portare altrettanta delusione. Omega Force, comunque, negli ultimi anni si è dimostrata uno studio di sviluppo solido, capace di alternare titoli discreti (come il recente Warriors All-Stars) a produzioni veramente pregevoli (una su tutte, la serie di Dragon Quest Heroes). Con Dynasty Warriors 9 era palese la volontà di dare uno scossone ai propri hack ‘n’ slash, diventati negli anni tutti un po’ troppo simili, in modo da coinvolgere anche altri giocatori oltre al fedelissimo pubblico orientale. Con diverse novità, tra cui l’introduzione dell’open world, questo titolo era atteso come una vera e propria svolta per il genere. La verità, purtroppo, è un’altra e ve la raccontiamo nella nostra recensione.

Il romanzo dei Tre Regni

Come ormai da tradizione, Dynasty Warriors tratta le vicende della nota opera cinese Il romanzo dei Tre Regni. Stiamo parlando di uno scritto composto da 120 capitoli, in cui Wei, Shu e Wu si contendono il controllo della Cina dopo la dinastia degli Han. All’interno del gioco interpreteremo quindi grandi generali e guerrieri che hanno in qualche modo contribuito a rendere leggendaria questa storia. In tal senso, un po’ come succedeva in Romance of the Three Kingdom XIII, serie dalla quale Dynasty Warriors è nato come spin-off, la trama è uno dei punti di forza della produzione, grazie all’enorme cura nel riportare con precisione e dettaglio ogni passo del romanzo cinese.

Se siete familiari a questo genere di giochi, saprete sicuramente di cosa stiamo parlando; in caso contrario vi basti sapere che ci si trova di fronte a un’enorme storia, ricca di colpi di scena, politica, tradimenti, grandi battaglie e chi più ne ha più ne metta. Più che concentrarci sui fatti, quindi, è interessante parlare del come questa storia sia stata narrata. Dopo un breve filmato introduttivo, comune a tutti i personaggi e fondamentale per inquadrare il periodo storico e gli eventi principali della trama, passeremo a controllare uno dei tanti personaggi appartenenti ai diversi schieramenti disponibili nel gioco. A questo punto cominciano i problemi con Dynasty Warriors 9.

La prima cosa che si para davanti al giocatore è una grafica mediocre, con cali di frame rate e tutta una serie di problemi di cui però parleremo successivamente. Un pessimo biglietto da visita che è solo l’inizio di una produzione delle meno riuscite di Omega Force degli ultimi anni. Non siamo dei conservatori e abbiamo apprezzato la voglia di proporre una nuova formula di gioco, quantomeno per lo sforzo fatto dagli sviluppatori dopo decine di titoli sempre uguali (e anche dal discreto successo, soprattutto in terre orientali). Purtroppo, però, ci è sembrato che Omega Force abbia messo da parte molte certezze a cui eravamo ormai abituati per fare un salto in avanti a livello qualitativo, ottenendo un risultato non troppo soddisfacente.

Chiusa questa breve parentesi, torniamo all’inizio della campagna, peraltro unica modalità presente nel gioco (ancora una volta ingiustificabile l’assenza di un comparto multiplayer e di una modalità libera). Cominceremo parlando con i nostri alleati che ci illustreranno gli obiettivi da raggiungere, in cutscene realizzate con grafica di gioco dal discutibile gusto, sia per i contenuti dei dialoghi che per la recitazione da parte dei doppiatori e, per concludere in bellezza, anche a causa di animazioni a dir poco arretrate. Da qui in poi potremo addentrarci nell’open world di Dynasty Warriors 9, scegliendo se continuare con il nostro obiettivo primario oppure se dedicarci alle tantissime missioni e attività secondarie disponibili.

Più quantità e meno qualità

Come avrete capito dalla prima parte della recensione, Dynasty Warriors 9 non è esattamente il miglior musou di sempre. La verità però è che questo gioco qualcosa, in termini di divertimento, riesce a offrirlo. Gli sviluppatori hanno infatti deciso di abbandonare totalmente la classica struttura a missioni della saga, proponendo una mappa completamente esplorabile fin dall’inizio. Oltre alle missioni secondarie, che potranno essere collegate o meno all’obiettivo principale (ad esempio, conquistando degli avamposti in quest facoltative, potrete facilitare la missione primaria), sarete portati a compiere diverse attività: non solo combattimenti e battaglie, ma anche caccia, pesca, raccolta di materiali, crafting di armi, oggetti e tanto altro.

Sotto l’aspetto dei contenuti e della varietà, Dynasty Warriors 9 non è neanche poi così tanto male e, tutto sommato, riesce a intrattenere per diverse ore, eliminando quasi completamente la ripetitività che da anni affliggeva il genere. Il problema è che l’enorme mole di contenuti è stata realizzata in maniera superficiale, spesso anche molto al di sotto della sufficienza. Perché inserire la pesca, se poi le suddette fasi si limitano alla pressione di un solo tasto? E lo stesso si può dire per la caccia, che vi porterà semplicemente a dover eliminare animali con l’utilizzo dell’arco, della raccolta dei materiali, del crafting e della crescita del personaggio, fasi poco approfondite e non appaganti.

Anche il sistema di combattimento, che necessitava di una profonda rivisitazione, non introduce alcuna novità alla formula già nota. La struttura del combattimento sembra essere stata ripresa in parte dall’ottimo Dragon Quest Heroes, ma purtroppo i risultati non sono gli stessi soprattutto a causa di un comparto tecnico traballante. Le battaglie contro centinaia di soldati sono afflitte da pesanti ed evidenti cali di frame rate, oltre a imbarazzanti fenomeni di pop-up di nemici ed elementi dello scenario. Chiudiamo infine con la difficoltà che è rimasta fedele ai precedenti capitoli della saga, quindi senza reali sfide anche a causa di un’intelligenza artificiale che di intelligenza ha ben poco.

Si stava meglio quando si stava peggio

Ve l’avevamo anticipato, il comparto tecnico di Dynasty Warriors 9 è pessimo, realizzato in maniera pedestre. Complice forse il cel-shading delle ultime produzioni (Warriors All-Stars, Attack on Titan, One Piece: Pirate Warriors 3 e Dragon Quest Heroes II), che seppure ottimamente realizzato ha spesso mascherato qualche magagna tecnica, gli sviluppatori ci sono sembrati in netta difficoltà con il passaggio a uno stile grafico più realistico.

Non ce la prendiamo con la ripetitività dei nemici e con il basso livello di dettaglio delle ambientazioni, che da sempre hanno caratterizzato la serie e che comunque non ci hanno mai impedito di apprezzare altri titoli musou, ma con la scarsissima qualità di modelli di animali e personaggi (anche dei protagonisti) e, più in generale, con la poca cura riposta nella realizzazione del comparto tecnico.

La lista dei bug incontrati fin dalle primissime ore di gioco è praticamente infinita e se cominciassimo ad elencare e a parlare nel dettaglio di tutti i problemi tecnici, a partire da un frame rate che a stento riesce a mantenersi sui 30fps, passando per il fastidiosissimo stuttering, concludendo con degli hit point a dir poco imbarazzanti, probabilmente questa recensione non finirebbe più. Quello che possiamo dirvi è che su PlayStation 4 raramente avevamo visto qualcosa di così brutto da uno studio non indipendente.

La situazione è leggermente migliorata con la patch 1.04 che corregge bug, migliora la stabilità del gioco e stabilizza la difficoltà, ma la frittata è stata ormai fatta e per quanto si possa migliorare Dynasty Warriors 9 è stato costruito su delle fondamenta poco solide. Per chi decidesse di avvicinarsi al gioco (che tra l’altro è proposto a un prezzo secondo noi esagerato) è bene modificare subito la modalità grafica da Movie ad Action, che peggiora, se possibile, la qualità, ma migliora sensibilmente la stabilità del gioco.

Trofeisticamente parlando: vero guerriero dei Tre Regni

Dynasty Warriors 9 porta con sé 44 trofei, Platino compreso. Per ottenere il massimo riconoscimento avrete bisogno di molte ore a disposizione, visto che dovrete completare le storie di tutti i regni, sbloccare tutti gli ufficiali, completare tutte le voci dell’enciclopedia e scoprire gran parte dei luoghi di gioco. Inoltre sono presenti trofei legati al raggiungimento di un certo numero di obiettivi, come uccisioni totali, con arco e da cavallo, oppure all’ottenimento di un certo numero di armi e oggetti. In ogni caso, per maggiori informazioni, potete consultare l’elenco trofei del gioco già disponibile sul nostro forum.

VERDETTO

Da Dynasty Warriors 9 ci si aspettava una vera e propria svolta per il genere, grazie all'abbandono della struttura di gioco classica in favore di meccaniche open world. La verità, purtroppo, è che questo esperimento è riuscito solo in parte; la ripetitività che affliggeva ormai da anni la serie è stata infatti in parte eliminata, ma allo stesso tempo le tante attività inedite sono state realizzate in maniera piuttosto mediocre. Ciliegina sulla torta un comparto tecnico improponibile e l'assenza di modalità multiplayer, sia online che offline. Se siete già fan della serie, con qualche compromesso potreste anche divertirvi con questo Dynasty Warriors (aspettando un sensibile calo di prezzo); se invece avete deciso di avvicinarvi al genere o ne siete neofiti, vi consigliamo di recuperare produzioni più solide e meno sperimentali di questa.

Guida ai Voti

Gennaro Favatà
Detto anche Giovanni, dagli amici di Ubisoft. Newser, inviato, grafico e se sei fortunato lo trovi anche sul forum di PlayStationBit. Ama alla follia fumetti, cartoni animati, videogiochi e quanto di più colorato e nonsense ci sia, non disdegnando però generi più dark come l'horror e il noir. Inoltre, come ogni eroe che si rispetti, sa trattenere il fiato per dieci minuti.