Fenix Furia – Recensione

Sviluppatore: Publisher: Piattaforma: Genere: Giocatori: PEGI: Prezzo: Italiano:

Publisher: Reverb Triple XP Developer: Green Lava Studios
Piattaforma: PS4 Genere: Platform Giocatori: 1-2 PEGI: 7 Prezzo: 14,99 €

Sempre più spesso nel mondo dei videogames ci capita di trovare titoli in cui l’elevazione di trama e comparto grafico coincidono con una drastica diminuzione della difficoltà, come se il gioco stesso fosse solo un contorno ad una bella storia rappresentata in maniera eccellente, quasi un esercizio di retorica per dimostrare tutto ciò che un team è in grado di fare con i mezzi giusti. Ebbene, non aspettatevi niente di tutto ciò in Fenix Furia.

Rabbia imperitura

All’interno di Fenix Furia, così rinominato durante il passaggio da PC (il titolo originale infatti è Fenix Rage) a console, interpreteremo un giovane individuo, Fenix appunto, il cui villaggio viene improvvisamente distrutto da un’esplosione, lasciando in vita solo il nostro eroe ed un misterioso figuro coperto di stracci denominato Oktarus. Ecco quindi che il nostro Fenix deciderà di lanciarsi all’inseguimento di questo sfuggente individuo, per scoprire la sua natura, le sue intenzioni e soprattutto per avere risposte a tutte le sue domande. Come si può intuire la semplicissima trama è solo un mero pretesto per calare il giocatore all’interno di 9 diversi mondi di gioco, composti ognuno da 20 livelli, in cui dovremo sfruttare a fondo tutte le nostre abilità per raggiungere l’uscita ed acchiappare infine Oktarus.

Fenix-Furia

Affrontando gli schemi scopriremo ben presto che le nostre possibilità saranno limitate, non essendo Fenix dotato di armi né di alcun tipo di attacco, ma solo della possibilità di saltare e di eseguire dei brevi scatti che gli permetteranno di evitare i pericoli disseminati nelle aree di gioco che ci porteranno verso un inevitabile game over qualora dovessimo farci colpire. Ad accompagnarci nel nostro percorso una splendida colonna sonora, che pomperà la nostra adrenalina al massimo e ci manterrà concentrati su un titolo che definire “senza pietà” è dire poco. Vediamo però più nel dettaglio le semplici meccaniche a disposizione del nostro Fenix per portare a termine la sua avventura.

fenix furia

Omini di carne e non solo

Gli appassionati di titoli che si potrebbero definire “da rage-quit” non potranno non conoscere Super Meat Boy, gioco ideato da Edmund Mc Millen in cui prenderemo il controllo di un omino di carne che si muoverà all’interno di livelli bidimensionali cercando di evitare trappole e mostri per salvare la sua amata. A questo preciso genere, con molte similitudini a dirla tutta, appartiene anche Fenix Rage, un platform in 2D con una curva di difficoltà elevatissima che metterà a dura prova i nostri nervi sin dalle prime battute. Non vogliamo però, ovviamente, ridurre il tutto ad un mero clone del già citato Super Meat Boy, in quanto non sarebbe giusto nei confronti dei ragazzi del piccolo team di Green Lava Games. Dalla loro sede in Costa Rica infatti questo gruppo non si è limitato a sfruttare le idee vincenti del titolo di Mc Millen, ma è riuscito a dare alla suo creatura uno stile tutto particolare che lo differenzia da tutto ciò che avete provato.

fenix furia 1

Nei livelli bidimensionali di Fenix Rage al nostro eroe, come già accennato, verrà richiesto di andare dal punto A al punto B dello schema, raggiungendo l’uscita evitando però gli ostacoli ed i mostri che punteranno a farci la pelle usando le due abilità in nostro possesso, ovvero il salto e lo scatto.
A differenza di molti titoli simili, il salto assume in Fenix Rage una connotazione molto particolare, dato che non avremo una singola elevazione e nemmeno il classico doppio-salto, bensì potremo eseguire una serie infinita di movimenti verso l’alto che renderanno il tutto decisamente più simile ad una fluttuazione e che ci daranno un enorme senso di libertà, limitato in parte dal fatto che se usciremo dai bordi della mappa, orizzontali o verticali che siano, verremo considerati morti e ripartiremo dal punto iniziale. Ad unirsi a questa abilità lo scatto, ossia un rapido movimento laterale che ci aiuterà ad evitare mostri mobili e ci permetterà di raggiungere (forse) l’uscita incolumi, dato che anche un solo colpo, a meno che non staremo giocando in modalità facile, significherà morte e ci obbligherà ricominciare da capo la nostra traversata.

fenix furia 2

La pratica rende perfetti

Abbiamo quindi visto le abilità del nostro eroe, ma potrà mai un gioco dotato di due sole meccaniche, ossia il salto e lo scatto, essere così dannatamente difficile? La risposta non può essere che sì, Fenix Rage è un gioco sadico e crudele, la cui difficoltà si nasconde durante primi livelli per poi uscire prepotentemente alla prima occasione buona. Essere psicologicamente preparati a morire 50-100 volte di fila per riuscire a portare a termine un singolo schema è condizione necessaria e sufficiente per sedersi al tavolo e giocare a carte scoperte con Fenix e Oktarus, dato che la pazienza e la pianificazione saranno le vostre armi migliori. La genialità del lavoro di Green Lava Games risiede tutta nel fatto che quella creata non sia una difficoltà fine a sé stessa, bensì un qualcosa di costruttivo che vi permetterà di imparare dai vostri errori e proseguire sempre di più in ogni livello, fino a completarlo. La presenza di due soli comandi inoltre, senza contare la visuale panoramica che ci permetterà di studiare la mappa, rende il tutto frenetico ed immediato mentre la colonna sonora pensa al resto e ci cala in un’azione che non lascia aperto alcun margine d’errore.

fenix furia 3

Ovviamente la difficoltà va a nozze con la frustrazione, che potrebbe salire rapidamente qualora una mossa vada a compromettere il completamento di un intero livello, cosa che accadrà decisamente spesso, soprattutto se cercherete di raccogliere anche i collezionabili del gioco, ossia i biscotti sparsi nei livelli che potranno essere ottenuti in due varianti, ossia semplici e dorati, e che una volta raccolti in ogni schema di un mondo daranno accesso ad un simpatico bonus.
I momenti di soddisfazione che avrete dopo essere riusciti a portare a termine un particolare schema, magari al 100%, oppure un mondo saranno comunque fortunatamente maggiori rispetto agli attimi di rabbia (o furia, per stare in tema) che si scateneranno, quindi a conti fatti possiamo dire che l’esperienza con il nostro amico Fenix si rivela più che positiva.

fenix furia 4

“Io ci riuscirei ad occhi chiusi”

La versione PC di Fenix Rage era provvista del solo gioco base, che includeva quindi tutti i 9 mondi ma null’altro. I fan del titolo però volevano di più, ed ecco perché il team ha colto al volo l’occasione della rivisitazione su PlayStation 4 per aggiungere una marea di nuovi contenuti, primo tra tutti la modalità cooperativa. Se siete stufi di avere di fianco quell’amico che, vedendovi morire svariate volte, si vanterà di poter completare lo schema in quattro e quattr’otto, grazie a questa nuova funzione potrete sfidarlo a fare meglio di voi usando un personaggio secondario introdotto per l’occasione, ossia Undead Fenix. Lo schermo passerà in split-screen, e potrete dare il via ad una sorta di gara contro il tempo per vedere chi dei due riuscirà per primo ad arrivare al traguardo, cercando ovviamente di morire meno volte possibile.

fenix furia boss cattivo

Come se non bastasse, sfruttando le stelle che otterremo completando i livelli a varie difficoltà ed entro un certo tempo limite potremo acquistare degli speciali giochi arcade, in cui andremo a completare missioni come ad esempio fluttuare per raccogliere biscotti evitando mostri e molto altro ancora. Questo e molto altro attente tutti coloro che volessero cimentarsi nella difficile sfida di Fenix Furia, una sfida che alternerà momenti di frustrazione a momenti di incredibile gioia, senza ovviamente lasciare in disparte il divertimento, a patto che siate abbastanza pazienti da padroneggiare al meglio le meccaniche di gioco.

Trofeisticamente parlando: vita, morte e miracoli

Nel lungo elenco trofei di Fenix Furia troverà spazio, tra le altre, una scintillante coppa di Platino, premio doverosamente elargito a tutti coloro che decidessero di cimentarsi nella titanica impresa di raggiungere il 100% del gioco. Oltre ai classici trofei legati al completamento dei vari mondi ed una manciata che ci richiederanno di raggiungere un determinato numero di morti, i ragazzi di Green Lava Games hanno inserito trofei legati al superamento dei livelli ad ogni difficoltà, al raggiungimento del 100% in ogni schema (con tanto di tempi da battere e biscotti d’oro da raccogliere) e molto altro ancora. Un Platino difficile come del resto lo è il gioco in sé, che richiederà almeno 100 ore e tanta, tanta pazienza.

VERDETTO

Fenix Furia è un platform decisamente non adatto a tutti, con una curva di difficoltà che si impenna fin dalle prime battute ed un gameplay che non lascia margini d'errore. Chi avrà pazienza sufficiente per padroneggiare le meccaniche di gioco, a metà tra Flappy Bird e Super Meat Boy, si troverà tra le mani un titolo "duro ma giusto" che ci punirà se saremo avventati e premierà la nostra dedizione, regalando immense soddisfazioni. I ragazzi di Green Lava Games sono riusciti a creare e valorizzare un titolo che merita di essere giocato, ma solo se siete pronti ad affrontare una sfida degna di questo nome.

Guida ai Voti

Stefano Bongiorno
Nato e cresciuto in cattività, il giovane Stefano è stato svezzato a latte in polvere e Nintendo, cosa che lo ha portato con gli anni a dover frequentare svariati osteopati a causa delle deformazioni alle mani causati dall'uso di pad rettangolari. Oggi ha una certa età e scrive per il Bit, non perché abbia una scelta, ma perché altrimenti il boss Dario lo fustiga con le copie invendute di Digimon All-Star Rumble. Nel tempo libero si dedica occasionalmente al suo lavoro di commesso di telefonia e soprattutto alla caccia al Platino, con scarsi risultati.