Hand of Fate 2 – Recensione

Sviluppatore: Defiant Development Publisher: Defiant Development Piattaforma: PS4 Genere: Gioco di Ruolo Giocatori: 1 PEGI: 16 Prezzo: 24,99 € Italiano:

Se in quest’ultimo periodo, complici anche produzioni televisive (Stranger Things prima tra tutte) e non, avete provato un certo senso di nostalgia per i giochi da tavolo vecchio stile, abbiamo buone notizie. Hand of Fate 2, sviluppato dai ragazzi di Defiant Development, è tutto ciò che fa per voi!

Tocca a te!

Il fenomeno dei boardgame come Descent, Talisman e il celebre Dungeons & Dragons è andato, inevitabilmente, scemando nel tempo a causa di una componente multimediale sempre più aggressiva e preponderante nella vita di ogni giorno. Tavolate tra amici sono state sostituite da tornei di FIFA o da lunghe sessioni di adventure game cooperativi tanto che gli amanti dei cari vecchi dadi e plance diminuiscono sempre di più rendendo così prodotti di conoscenza e uso comune anni fa delle vere e proprie passioni molto più di nicchia.
Questo è proprio il punto di partenza degli sviluppatori che, con il primo capitolo della serie, furono in grado di offrire un titolo valido che riusciva a unire al contempo old gen e current gen. Cavalcando l’onda del successo e i numerosi riscontri positivi ricevuti dall’utenza, Defiant Development decide di riprovarci offrendo, con Hand of Fate 2, un videogioco migliorato sotto molti punti di vista.

Mischia le carte

Le basi di Hand of Fate 2 sono le medesime del predecessore. Accompagnati dal misterioso e ben caratterizzato narratore dovremo districarci tra le numerose (22 per la precisione) avventure che attendono il nostro alter ego attraverso caverne, città, piccoli borghi e tanto altro ancora. Dopo aver completato le prime missioni di introduzione vi sarà infatti possibile scegliere, attraverso un grande tabellone di gioco raffigurante una mappa, la missione da voi più gradita e più adatta al vostro equipaggiamento. In Hand of Fate 2 riceverete infatti numerose carte al termine di una missione e saranno proprio queste ultime a decidere le sorti delle vostre successive avventure. Divise per equipaggiamento, incontri e seguace, le carte dovranno essere scelte con saggezza e furbizia in modo da poter sfruttare al meglio le migliori combinazioni possibili per affrontare senza problemi i vari ostacoli che si interporranno fra voi e il vostro obiettivo.

Come prima… meglio di prima

Il gameplay del titolo è rimasto, rispetto al precedente, pressoché invariato presentando però numerose rifiniture su tutti i fronti. Il giocatore dovrà infatti scegliere, turno per turno, una fra le carte disposte sul tavolo dal mazziere e, una volta scoperta, attivarne l’effetto. Ovviamente la maggior parte delle carte presenti sul tavolo, tranne le specifiche relative alla missione, saranno inserite nel mazzo dal giocatore a inizio partita e, proprio per questo motivo, un’attenta e precisa preparazione sarà più che necessaria. La narrativa è davvero eccellente e le diverse sfumature che le carte offriranno, a seconda della missione in corso, sono davvero un’ottima trovata in grado di rendere le partite molto varie tra loro, aumentando così la rigiocabilità generale che, nel primo capitolo, si attestava su livelli piuttosto bassi.

Novità assoluta risulta essere il seguace, ovvero un compagno che vi supporterà per l’intero corso della missione offrendovi supporto durante combattimenti (come cure, danni, scudi e tanto altro) e permettendovi di accedere a specifiche aree bonus. Le carte area saranno sbloccate nel corso delle varie missioni e saranno legate ai seguaci che incontrerete durante il corso della campagna; pertanto imparare a conoscere i pregi e difetti di ogni alleato (affezionandovi inevitabilmente ad alcuni di essi) potrà fare la differenza in ogni singola occasione.

Armi alla mano

Elemento che più esprime l’aspetto current gen dell’offerta è senza dubbio il combat system, utile ai fini delle fasi di combattimento ed esplorazione che il giocatore si ritroverà a dover affrontare in specifici momenti e, ovviamente, a seconda di specifiche carte evento. Nel primo capitolo i giocatori lamentavano un’eccessiva legnosità delle animazioni e un sistema di hitbox non sempre ottimale ma, fortunatamente, con Hand of Fate 2 i ragazzi di Defiant Development sono riusciti ad ascoltare le critiche del pubblico e a offrire un gameplay davvero divertente, solido, molto fisico e, a tratti, strategico (grazie ai poteri del seguace da voi scelto).

Il numero della varietà dei nemici è davvero alto così come quella di armamentario disponibile (ognuno con un proprio potere e caratteristiche peculiari). Scegliere le armi con cura durante la fase di preparazione alla battaglia vi aiuterà dunque ad affrontare nel migliore dei modi i vostri avversari.

Che bel panorama

Da un punto di vista tecnico, l’opera degli sviluppatori è discreta. Gli effetti di luce e la varietà degli ambienti non sono affatto male e lo stile grafico risulta davvero azzeccatissimo per il genere. Il problema della versione PlayStation 4 risiede però nel frame rate davvero troppo instabile in alcune situazioni. I 30 fps stabili, con più di cinque personaggi a schermo, sembrano davvero un’utopia e sporadici lag spike sono capaci di rovinare l’esperienza complessiva. Per quanto concerne il comparto audio possiamo affermare senza dubbio che la colonna sonora e, in primis, il magnifico doppiatore del mazziere fanno il loro dovere e riescono a offrire un’immersione, complice anche l’ottima narrativa, davvero non indifferente!

Trofeisticamente Parlando: loot epico!

Hand of Fate 2 presenta ben 49 trofei (Platino incluso) di cui 2 oro, 12 argento e 34 di bronzo. Il tempo richiesto per platinarlo stimiamo corrisponda circa a 15 ore di gioco: buona caccia!

VERDETTO

Hand of Fate 2 è senza dubbio un ottimo titolo, un gioco in grado di regalare momenti unici ai fan di lunga data del genere oppure ai novizi che potrebbero essere tentati dal rispolverare le vecchie scatole del papà in soffitta. Un'ottima narrativa, un gameplay solido e vario riescono a divertire a lungo. Peccato però per un comparto tecnico decisamente non ottimizzato a dovere che, purtroppo, non ci permette di ritenere l'opera dei ragazzi di Defiant Development soddisfacente sotto tutti i punti di vista.

Guida ai Voti

Andrea Ciervo
Appassionato di videogames, musica di tutti i generi, film e serie TV. Specializzato nel settore informatico riguardante sistemi operativi, modding, iOS e assemblaggio PC. Vivo seguendo il motto tanto semplice e mai banale "Ad Maiora!"