Horizon Zero Dawn: The Frozen Wilds – Recensione

Sviluppatore: Guerrilla Games Publisher: Sony Interactive Entertainment Europe Piattaforma: PS4 Genere: Azione/Avventura Giocatori: 1 PEGI: 16 Prezzo: 19,99 € Italiano:

Sin dalla sua uscita agli inizi di questo 2017, Horizon Zero Dawn ha riscosso pareri positivi in tutto il mondo portando lo studio Guerrilla alla ribalta dopo un mediocre Killzone: Shadow Fall, riuscendo a portare, almeno su console, un nuovo standard grafico, alzando di molto l’asticella. Il primo passo dello studio nel mondo degli open world risulta più che riuscito, anche se c’è sicuramente da migliorarsi sotto vari aspetti, ma è innegabile l’enorme lavoro svolto dai ragazzi di Guerrilla e la cura maniacale adoperata per creare un mondo di gioco così vivo.

Una landa ghiacciata

A poco meno di un anno di distanza dalla sua uscita ufficiale, ecco arrivare il primo, e presumibilmente ultimo, DLC di Horizon Zero Dawn che porta la giovane Aloy ad affrontare nuove minacce in una terra a lei sconosciuta, combattere nuove macchine ed entrare al cospetto di nuove tribù. L’espansione ha inizio parlando con alcuni NPC collocati in vari luoghi della mappa e tutti vi accenneranno di alcuni problemi che la tribù dei Banuk sta affrontando nello Squarcio; così Aloy, intrepida come sempre, parte alla volta del Tumulo e scalando la montagna attraversa il passaggio che porta alla nuova area di gioco.

Non avendo più un salvataggio precedente, la copia review arrivataci ci ha permesso di iniziare l’espansione partendo già dal livello 45 a Torre Giorno con tutte le abilità sbloccate, ma per accedere normalmente al DLC sarà necessario aver completato la missione Una cercatrice alle porte e aver raggiunto il livello 30.

Fin dal primo avvio del DLC noteremo subito alcune aggiunte, ancora prima di entrare nella nuova area noteremo infatti un nuovo albero abilità totalmente dedicato alle cavalcature; a questo proposito anche il level cap è stato aumentato portando il livello massimo al 60. Le nuove abilità si concentrano sulla raccolta di materiali durante la cavalcata, la possibilità di attaccare in groppa a una macchina ma, soprattutto, da ora in avanti sarà possibile riparare le macchine danneggiate sotto l’influsso dell’Override.

Non appena entrati nello Squarcio noteremo subito, oltre a una nuova, feroce macchina, un totale cambiamento climatico; il nome dato al DLC è più che azzeccato, la nuova terra è totalmente ghiacciata e ricoperta di neve e la stessa Aloy farà presente più volte di come il respiro stesso si ghiacci subito fuori dalla bocca. A causa della neve anche le cavalcature troveranno non pochi problemi, dato che seguire i piccoli varchi creati nella neve alta non è certo semplice e sprofondare è questione di attimi. E la mappa è forse proprio il punto più debole dell’intero contenuto, questa è infatti molto minuta rispetto alla grandezza di quella principale e per viaggiare da un estremo all’altro impiegherete poco meno di un minuto; non siamo quindi al cospetto di un’espansione pari a quella di The Witcher 3, dove con Blood and Wine si è creato davvero qualcosa fuori dal comune, ma nonostante tutto i livelli restano comunque altissimi.

Sotto il profilo della trama, Aloy seguirà sostanzialmente una sola missione principale della durata di qualche oretta, non impiegherete infatti più di cinque ore per portare a termine il filone di missioni principale del DLC, ma fortunatamente non tutto si ferma a quest’ultima; avremo a disposizione una moltitudine di missioni secondarie e compiti da portare a termine, dato che la forza e la determinazione di Aloy faranno breccia anche tra i Banuk, tribù molto distaccata e menefreghista nei confronti degli estranei. La minaccia che Aloy e i suoi nuovi compagni si ritroveranno ad affrontare è qualcosa di molto più pericoloso di quanto visto nella trama principale. Un demone sta iniziando a controllare le macchine rendendole molto più aggressive e potenti di quanto non faccia la corruzione conosciuta in precedenza e solo la nostra protagonista può fermare tutto. Dato che il DLC è direttamente collegato alla trama principale di Horizon Zero Dawn, nonostante sia possibile avviare il contenuto prima di aver completato il gioco, è estremamente consigliato portarlo al termine per capire appieno tutti gli avvenimento dell’espansione e non farsi sfuggire alcun dettaglio.

Tra pericoli e mostri

Ma The Frozen Wilds non si ferma certo qui, e dopo una nuova porzione di mappa, il level cap aumentato, un nuovo albero di abilità, una variegata lista di missioni e nuove, temibili macchine assassine trovano spazio anche nuove armi e armature. Per quanto l’armatura Tessitrice di scudi rimanga inarrivabile, le nuove armature a tema “frozen” sono davvero ispirate, il discorso invece è piuttosto diverso per quanto riguarda le armi; nonostante quelle della Loggia siano tra le più forti da poter utilizzare, le tre nuove armi disponibili sono davvero eccezionali e aiutano parecchio il giocatore in situazioni dove vi ritroverete a combattere contro mostri enormi; queste avranno non solo dallo loro parte un danno elevatissimo, ma ogni arma sarà carica di un preciso elemento come fuoco, ghiaccio e fulmine.

A chiudere il cerchio delle nuove aggiunte, non possono certo mancare le protagoniste principali dell’intera opera: le macchine. I ragazzi di Guerrilla hanno voluto testare un nuovo approccio evolvendo le macchine e di conseguenza estinguendo i dinosauri; le nuove macchine che troveremo nell’espansione sono sostanzialmente due ma, non essendo più dinosauri, si sono evolute in animali che troviamo ancora al giorno d’oggi e qui lascio a voi il piacere di scoprire quali esse siano, anche se facilmente intuibili solo guardando l’ombra dal taccuino di Aloy, e persino l’armatura finale farà fatica a tenere testa a queste nuove bestie, costringendovi a nascondervi e ricaricare gli scudi anche alle difficoltà più basse.

Trofeisticamente parlando: un Platino di ghiaccio

Sotto l’aspetto dei trofei, The Frozen Wilds è più unico che raro, per la prima volta un singolo DLC porta ben due liste trofei separate, una esclusivamente per i trofei legati alla storia di quest’ultimo, mentre la seconda è interamente dedicata alle imprese da svolgere. L’espansione porta con sé la bellezza di 21 nuovi trofei e ottenere il 100% è fortunatamente un gioco da ragazzi, innanzitutto non vi verrà chiesto in alcun modo di completare il DLC alla massima difficoltà e, oltre al dover completare tutte le missioni principali e secondarie del contenuto, vi verrà richiesto solo di dover uccidere un piccolo numero di nuove macchine, sfruttare le nuove abilità, riparare alcune macchine danneggiate, raggiungere il livello massimo, ora settato a 60 e recuperare tutti i collezionabili del DLC.

VERDETTO

Se avete giocato e apprezzato Horizon Zero Dawn, non potete certo farvi scappare The Frozen Wilds; il DLC è un acquisto obbligato per chiunque, anche solo per la possibilità di scoprire alcuni retroscena molto interessanti. Nonostante l'espansione sia quasi perfetta va certamente fatta notare la scarsa durata della missione principale, le poche missioni secondarie presenti, seppur variegate, e l'aggiunta di sole due nuove macchine. Al prezzo per cui viene lanciato sul mercato è sicuramente un'offerta da non poter rifiutare e un ottimo modo per rimettere le mani su uno dei migliori titoli del 2017.

Guida ai Voti

Nicola Raiola
All'interno del mondo del Bit fin dal suo stato embrionale di UPSBlogit. Ha iniziato a giocare alla tenera età di quattro anni. Appassionato a ogni genere videoludico segue con passione, oltre ai videogame, anche film, anime e manga. Questo, purtroppo, è causa della sua instabilità mentale.

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