Inside My Radio – Recensione

Se vogliamo dare un genere ad Inside My Radio, questo può essere definito un “platform musicale” che prende da Parappa The Rapper, primo esponente del genere rhythm’n game, molte delle sue peculiarità. I presupposti ci sono tutti: il nostro piccolo eroe deve sincronizzare tutte le sue azioni con la musica che detta il ritmo di gioco.

Tunz tunz tunz

Inside My Radio è ambientato, come molti supponevano giustamente, dentro ad una radio. Il giovane protagonista Teack, catapultato al suo interno da una forza sconosciuta, avrà il compito di salvare il vecchio apparecchio dalla minaccia di una forza nemica che sta distruggendo la musica. Il protagonista non è solo, verrà aiutato da due fedeli amici, Root e Barry che si alterneranno al protagonista, ognuno rappresentante di un preciso genere musicale, infatti ogni personaggio secondario (ce ne saranno anche altri) avrà il proprio genere musicale che spazia dalla musica elettronica al genere reggae e dub.

Per coloro che non sono pratici con il ritmo, vi sarà un utile tutorial ma soprattutto un ottimo tutor che mostrerà dei pallini che si muovono in maniera circolare facendo capire al giocatore quando premere i tasti per compiere determinate azioni perché ebbene si, la libertà di movimento del protagonista è ostacolata dall’impossibilità di eseguire azioni se non rispettando i ritmi musicali imposti dal gioco.
Come ogni platform che si rispetti non mancheranno enigmi ed ostacoli ma anche puzzle da suonare e frammenti da raccogliere per sbloccare l’accesso all’area successiva, ovviamente ci saranno dei boss (n.d.V quello finale davvero molto semplice e fuori luogo se consideriamo che invece arrivare a terminare del gioco sarà molto più complesso) con la quale dovremo scontrarci alla fine di ogni mondo tutto sempre a ritmo di musica, che sarà sempre più coinvolgente col proseguire della storia tanto che non smetterete facilmente di muovervi anche a voi a ritmo!

Il risultato è un gameplay molto particolare che, anche se richiede un pò di pratica e senso del ritmo, si tara su una difficoltà abbastanza accessibile e, una volta presa dimestichezza coi comandi, permetterà di esibirsi in azioni spettacolari. A rendere ancora più prezioso il modo di giocare ci pensa il fatto che, come da tradizione dei giochi musicali, ogni azione compiuta genererà un suono che si integra col ritmo del livello e inoltre, con un idea ottima, in determinati punti dei livelli sarà possibile attivare alcuni congegni per modificare lo stile della colonna sonora. Tutto questo si inserisce in un gameplay solido fino alla fine del titolo, con qualche elemento interessante per quanto riguarda i segreti nascosti da trovare e le modalità secondarie che andremo a descrivere a breve.

Inside my head

Nonostante il gioco sia accessibile a tutti, per il videogiocatore che proprio non ha “orecchio musicale” e nonostante il tutor che aiuta sensibilmente, col passare dei livelli questo espediente non riesce a sopperire alla crescente difficoltà del gameplay, pertanto il gioco potrebbe diventare frustrante per questa fascia di videogiocatori, soprattutto considerando che basta un solo errore per tornare all’ultimo checkpoint attivato. Detto questo, fortunatamente, i checkpoint sono molti e ben collocati nel mondo di gioco, quindi preoccupatevi relativamente della sfida proposta.

L’eccellente direzione artistica riesce comunque a compensare questo problema, ogni ambiente è da vivere ma soprattutto da ascoltare, ogni area cambia colore e musica, nonostante principalmente la musica possa non rientrare nei vostri gusti musicali riuscirà comunque a prendere tutti, anche chi non è avvezzo al genere.
L’ottimo livello artistico raggiunto da Seaven Studio e le varietà proposte però cozzano con una longevità estremamente ridotta che non riuscirà a superare più di 5 ore, nonostante la presenza di una modalità a tempo che ne incrementa la longevità.
La modalità a tempo è divertente e al contempo stesso difficile, in quanto bisogna mantenere il ritmo per accumulare il moltiplicatore e totalizzare ottimi tempi: se non si mantiene il ritmo il moltiplicatore si azzera e si perderà del tempo prezioso per finire le sfide proposte. Rimane una modalità molto interessante soprattutto per i videogiocatori a cui piacciono le sfide.

Trofeisticamente parlando: piano & forte

I trofei di Inside My Radio (qui la lista ai trofei) non sono complicati, lo sbloccamento dei trofei relativi alla storia e a determinate azioni sono davvero facili da portare a termine e non impegneranno il giocatore più di tanto. I problemi arrivano una volta terminata la story-mode quando sbloccherete le sfide a tempo, infatti vi saranno 3 trofei che potranno portare problemi anche al cacciatore di trofei più agguerrito in quanto si richiederà di terminare tutti i livelli a tempo, di arrivare al punteggio di 500 milioni per un altro trofeo e di effettuare la combo massima col moltiplicatore. Quindi per questi ultimi trofei servirà un accorgimento in più, se siete avvezzi al genere e siete riusciti a malapena a terminare la storia, questi tre trofei potrebbero bloccare la vostra ascesa al 100% del gioco.