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Kingdom Hearts HD 1.5 + 2.5 ReMIX – Recensione

Sono passati molti anni da quando il primo capitolo della grandissima saga di Kingdom Hearts ci catturò con la sua magia, da quando incontrammo per la prima volta i nostri protagonisti sulle isole del destino, da quando sconfiggemmo con molta fatica l’oscurità e aprimmo le porte della luce infinita di Kingdom Hearts. Sebbene sia passato molto tempo, la saga ideata da Tetsuya Nomura, con i vari titoli pubblicati nel corso degli anni, ci ha fatto sempre emozionare e commuovere come pochi. Adesso a distanza di qualche mese da Kingdom Hearts HD 2.8 Final Chapter Prologue, arriva sugli scaffali la collection definitiva per i fan della saga di Sora: Kingdom Hearts HD 1.5 + 2.5 ReMIX. Rivivendo la saga, lo abbiamo analizzato per portarvi le nostre impressioni.

Una storia vecchia ma intramontabile

Non è mai facile raccontare una storia come quella del mondo che Square Enix e Disney hanno contribuito a creare. La mole di giochi usciti per le varie console rende molto difficile costruire una trama definitiva della lore di fondo della saga. Per accorpare i vari titoli e avere un filo logico si sono susseguite varie collection uscite sulle console Sony. A partire da Kingdom Hearts HD 1.5 e 2.5 usciti su PlayStation 3, passando per la 2.8 Final Chapter Prologue e arrivando infine a questa, possiamo dire che Square Enix è riuscita a mantenere l’hype a livelli elevati per l’attesissimo ultimo titolo della saga del custode del Keyblade.

Kingdom Hearts HD 1.5 + 2.5 ReMIX ci porta a rivivere le  varie saghe uscite nel corso degli anni. La collection contiene ben sei titoli: i primi tre facenti parte della 1.5, quindi Kingdom Hearts Final Mix, RE: Chain of Memories e 358/2 Days, e gli altri tre appartenenti alla 2.5 ovvero Kingdom Hearts 2 Final Mix, Birth By Sleep e RE: Coded. A parte 358/2 Days e RE: Coded che raccontano la storia tramite vari filmati, tutti gli altri sono completamente giocabili, rimasterizzati in HD e girabili a 60 fps per una fluidità degna di PlayStation 4.

Come abbiamo detto sopra, la collezione accorpa i vari titoli susseguitisi negli anni. I titoli portanti sono i due capitoli principali della storia ovvero Kingdom Hearts 1-2 Final Mix. In maniera molto sintetica narrano le storie del viaggio di Sora che, separato dai suoi compagni e dalla sua terra natale ormai inghiottita dall’oscurità, e facendo suo il potere del Keyblade (una chiave usata come arma capace di liberare i cuori caduti nell’ombra), gira tra i vari mondi accompagnato dagli inseparabili Pippo e Paperino, per ritrovare i suoi amici dispersi e sconfiggere il famigerato Ansem e il suo “nessuno” Xemnas, nel secondo capitolo.

Gli altri titoli compresi nella collection raccontano i vari retroscena e la trama di fondo che ha portato agli eventi successivi. RE: Chain of Memories e 358/2 Days si collocano infatti tra i due principali capitoli raccontando le vicende che hanno portato alla perdita dei ricordi di Sora e alla creazione di Roxas, il suo “nessuno”. Birth By Sleep invece è un prequel della storia principale in cui potremo scegliere di impersonare uno tra i tre protagonisti: Ventus, Terra e Aqua che studiano per diventare maestri del Keyblade ma che finiranno per trovarsi gli uni contro gli altri in una battaglia epocale che segnerà gli eventi da lì in avanti. Come ultimo ma non meno importante c’è RE: Coded, una versione rifatta dello stesso gioco uscito per telefoni cellulari nel 2009, dove i nostri protagonisti in un universo digitalizzato dovranno correggere i bug che stanno portando i mondi nel caos.

Stili di gioco differenti

Facciamo ora qualche cenno sulle meccaniche di gioco dei titoli di questa collection. Dato che Kingdom Hearts HD 1.5 + 2.5 ReMIX abbraccia una raccolta di ben sei giochi dobbiamo precisare che abbiamo stili differenti di gameplay. Togliendo 358/2 Days e RE: Coded, non giocabili, abbiamo un diverso stampo per quanto riguarda i capitoli principali e gli spin-off.

Analizziamo innanzitutto i famosi Kingdom Hearts 1-2 Final Mix e Birth By Sleep che avranno una connotazione più action rispetto a RE: Chain of Memories. In primis possiamo dire che l’avventura si svolgerà tra i vari mondi che dovremo esplorare per completare la storia di gioco. All’inizio, il sistema ci metterà davanti un’ardua scelta ovvero scegliere il nostro stile di combattimento. Questa scelta influenzerà l’acquisto delle nuove abilità future e la diversa gestione di vita e mana (barra blu delle magie). Se vogliamo basarci sulla difesa sceglieremo la via dello scudo, sull’attacco sceglieremo la via della spada, sulla magia sceglieremo la via dello scettro.

Il sistema RPG dei titoli sopra citati è una progressione continua dei personaggi basata su un sistema di livelli, ogni livello ci farà sbloccare nuove abilità e ci darà dei punti da spendere per attivarle. Ogni abilità una volta attivata, darà accesso a combo devastanti o a particolari skill molto utili nelle fasi più estreme. Per esempio l’abilità di rimanere in vita anche dopo aver subito ingenti danni oppure quella per lanciare il nostro Keyblade contro i nemici avversari o ancora la capacità di vedere la vita dei nemici che ci si pareranno davanti.

Per usare le varie combo basterà infatti la pressione di vari tasti sul controller mentre per lanciare le magie potremo ricorrere o al menù sottostante oppure per velocizzare il tutto potremo abbinare una magia, fino ad un massimo di 3, ad una combinazione specifica di comandi per esempio L1 + X, L1 + O e cosi via. In Kingdom Hearts 2 avremo anche la possibilità di effettuare una fusione con i nostri compagni per avere un potere combattivo incommensurabile che servirà per affrontare le più ardue boss-fight.

Per quanto riguarda infine RE: Chain of Memories, ambientato nel Castello dell’Oblio, possiamo dire che il titolo utilizza un sistema basato sulle carte in tempo reale. Questo vuol dire che saremo liberi di girare per la mappa e durante la battaglia ma per effettuare le varie combo d’attacco, bloccare le mosse dell’avversario e lanciare le nostre magie avremo bisogno di specifiche carte. Il nostro mazzo potrà essere composto da massimo 10 carte numerate da 0 a 9. Per inserire una carta nel mazzo avremo bisogno dei PC (Punti Carta). Più la carta è potente, più PC saranno necessari per aggiungerla. Per effettuare combo concatenate potremo mischiare gruppi di 3 carte e maggiore sarà il rango delle carte più elevato sarà il danno che infliggeremo. Le carte potranno essere acquisite tramite i negozi Moguri e vincendo le battaglie.

I nostri eroi in Alta Definizione

Come detto sopra i giochi contenuti nella collection sono stati completamente rimasterizzati e trasportati in Alta Definizione con una fluidità ottimale in quasi tutte le situazioni di gioco. Abbiamo riscontrato tuttavia un calo dei fotogrammi nelle sessioni più impegnative, vale a dire nelle fasi di combattimento, quando per esempio ci troveremo davanti un numero considerevole di heartless. Un altro problema che ha sempre afflitto i titoli della saga sin dai primi tempi, è la telecamera che purtroppo non è stata migliorata neanche in questo porting. Talvolta infatti potremmo assistere a scatti improvvisi che ci faranno perdere la visuale nelle boss fight. Non possiamo però non dare atto al lavoro di Square Enix che ci ha portato una rimasterizzazione di qualità con dei filmati e delle cut-scene mozzafiato girati a 1080p. Per quanto riguarda il gameplay nulla da aggiungere; i titoli riprendono esattamente lo stesso modello di combattimento dei loro medesimi, usciti per le vecchie console.

Per quanto riguarda le nuove aggiunte, la collection non introduce vere e proprie novità ma riprende ovviamente i vecchi contenuti dei titoli usciti su PlayStation 3 in particolare nelle versioni Final Mix dei due principali capitoli e dello spin-off Birth By Sleep. Le nuove trasposizioni di questi aggiungono un numero non indifferente di contenuti per migliorare l’esperienza di gioco. Nelle nuove versioni di Kingdom Hearts 1-2 sono stati aggiunti nuovi filmati esclusivi, nuovi Keyblade, nuove aree, nuovi boss segreti, nuovi heartless ed una nuova fusione (Kingdom Hearts 2) insieme ad altre aggiunte minori. In Birth by Sleep Final Mix invece sono state introdotte le figurine che erano assenti nella versione normale del titolo, la nuova modalità, chiamata “Critico”, per avere un livello di sfida elevatissimo per i giocatori più esperti, una nuova unione dimensionale e un nuovo episodio segreto che darà accesso una volta completato al rispettivo finale inedito. Tutto sommato uno spessore contenutistico molto interessante che punta ad ampliare la longevità del gioco già molto alta.

Trofeisticamente parlando: un’avventura eterna

Per il comparto trofei dobbiamo fare alcune precisazioni. La raccolta essendo composta da sei giochi ha un platino per ogni titolo tranne per 358/2 Days e RE: Coded. I platini ottenibili saranno quindi quelli legati ai restanti Kingdom Hearts Final MixRE: Chain of MemoriesKingdom Hearts 2 Final Mix e Birth By Sleep. Dobbiamo segnalare infine che completando i suddetti giochi in modalità “Critico”, quindi nella difficoltà massima, si potranno ottenere anche i vari trofei delle difficoltà inferiori, a differenza delle versioni precedentemente uscite su PlayStation 3.

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Simone Giunta
Per gli amici "ZioSimo". Adora informarsi su tutto il mondo dell'informatica e dei videogiochi, ma apprezza anche serie TV, film e anime. Predilige qualsiasi videogame dove ci sia un minimo di logica e, per concludere, spera di diventare un avvocato, dato che si sta laureando in giurisprudenza (a tempo perso).