Little Witch Academia: Chamber of Time – Recensione

Sviluppatore: APLUS Co. Publisher: Bandai Namco Piattaforma: PS4 Genere: Action RPG Giocatori: 1-2 (Online: 2-3) PEGI: 7 Prezzo: 49,99 € Italiano:

Quando c’è l’idea di trasporre un anime in videogioco, c’è quasi sempre lo zampino di Bandai Namco. Dopo essersi occupata della pubblicazione di titoli dal successo stratosferico del calibro di Dragon Ball FighterZ, ecco che, insieme agli sviluppatori di APLUS, ci porta in tavola il piatto prelibato che è Little Witch Academia: Chamber of Time, action RPG basato sull’omonimo cortometraggio e serie animata. Saranno riuscite le streghette a incantarci?

Dormammu, sono venuto a patteggiare

Little Witch Academia: Chamber of Time riprende gli elementi principali dell’anime quali trama e personaggi, creando un filone narrativo esclusivo che quindi non rispecchia gli avvenimenti della serie di Netflix, ma che è facilmente considerabile canonico. Impersoneremo Atsuki “Akko” Kagari, che, impressionata in tenera età da uno spettacolo di magia, trova la sua vocazione e decide di iscriversi all’accademia di magia di Luna Nova (una controparte tutta al femminile della Hogwarts di Harry Potter, circa) e mettercela tutta per diventare un’abile maga. Suo malgrado, Akko scopre che studiare magia non è interessante come praticarla; dormendo durante quasi ogni lezione, Akko è lungi dall’essere la prima della classe.

In punizione per aver distrutto alcuni attrezzi scolastici, Akko si trova costretta a ordinare i libri della biblioteca della scuola, dove trova inaspettatamente un passaggio segreto che conduce alla Camera dell’Horologium e a misteriose rovine. Esplorandole insieme alle compagne di stanza Lotte e Sucy, le ragazze spezzeranno – involontariamente – un sigillo magico, e da lì in poi strane cose cominciano ad accadere a Luna Nova… il primo giorno di vacanze estive si sta ripetendo all’infinito!

Scoccata la mezzanotte, i ricordi di tutte le persone vengono resettati al giorno precedente, facendo vivere loro un loop temporale senza che essi se ne rendano conto, eccezion fatta per Akko, Lotte, Sucy e le altre ragazze che verranno coinvolte nella faccenda, ossia Amanda, Diana, Constanze e Jasminka. Lo scopo del gioco sarà quello di mettere fine al loop temporale e tornare alla vita di sempre, svelando nel frattempo le misteriose sette meraviglie di Luna Nova, che si riveleranno essere collegate al continuo riavvolgersi del tempo. Nonostante in alcuni frangenti si allunghi con scenari poco rilevanti, la trama resta comunque avvincente, nonché ambientata in un universo facile da apprendere anche per coloro che non conoscono la serie grazie a flashback chiari e concisi.

Quanto ne sai sui viaggi nel tempo?

Little Witch Academia: Chamber of Time si presenta con uno stile grafico in cel shading, con modelli animati in maniera eccelsa e ambienti tridimensionali perfettamente fedeli alla trasposizione animata. Persino i dialoghi meno importanti risultano gradevoli grazie al carattere e al mood dei personaggi rappresentati egregiamente da espressioni e animazioni appropriate al contesto, senza contare i superbi intermezzi animati dello Studio Trigger (autori di Kill la Kill e, nel fu Gainax, del celebre Sfondamento dei Cieli: Gurren Lagann).

Per quanto riguarda il gameplay, Chamber of Time non manca certo di mordente. Si tratta di un action RPG misto a un picchiaduro a scorrimento, che mischia con successo profonde fasi esplorative a sezioni di pura frenesia. La componente esplorativa la fa da padrona. L’accademia di Luna Nova avrà sempre qualcosa di nuovo da offrire, e non solo grazie alla sua grandezza spropositata; gioca un elemento chiave lo scorrere del tempo, infatti a seconda dell’orario si determineranno le posizioni di ogni singolo NPC (tutti animati, doppiati e caratterizzati) e persino le loro battute, e sarà inoltre fondamentale trovare le mistiche chiavi per aprire i dungeon connessi alla storia.

Il fattore tempo affligge in particolar modo le missioni principali e secondarie (chiamate sub-eventi), che potranno essere svolte solo a una certa ora e che spesso ci faranno usare il riavvolgimento del tempo a nostro vantaggio, il più delle volte per avere tentativi pressoché infiniti per sfatare le sette meraviglie. Abbiamo apprezzato la gestione dei sub-eventi. Il loro numero è spropositato e non sono mai simili, per non parlare della chicca delle missioni che inevitabilmente si ripeteranno di giorno in giorno, e starà a noi decidere se stare al gioco e svolgerla nuovamente oppure lasciarsela alle spalle e pensarci “un altro oggi”.

E’ magia, non illusione

Veniamo ora all’aspetto ruolistico di Chamber of Time. Scendendo nei sotterranei, alla ricerca del modo di tornare alla normalità, Akko e le sue amiche si ritroveranno ad affrontare dei dungeon a mo’ di labirinto che tramuteranno il gameplay. Il gioco diventerà passerà in due dimensioni e mezzo e ci catapulterà in sezioni piene di mostri, che dovremo eliminare con l’ausilio della bacchetta magica, cioè gli attacchi fisici, e con gli incantesimi, attacchi magici affetti da un cool down. Lo scopo sarà quello di ucciderli tutti e cambiare zona fino ad arrivare al boss di fine livello, che il più delle volte ci indurrà a ideare una strategia di attacco piuttosto che farci emulare un assalto disperato.

Una volta eliminati i nemici verremo ricompensati con i classici punti esperienza, l’eventuale oggetto chiave, tutti gli equipaggiamenti ottenuti durante la missione e altri oggetti, come le Lune e le pietre incantate che fungeranno da valute di gioco rispettivamente per gli equipaggiamenti e per le pozioni di incantamento. Queste compenseranno l’inettitudine di Akko durante l’esplorazione, facendole lanciare correttamente incantesimi da strega a tutti gli effetti (come parlare con gli spiriti, addormentare le persone o teletrasportarsi) che normalmente manderebbero letteralmente in cenere la protagonista.

A ogni aumento di livello, il gioco ci donerà quattro punti da distribuire manualmente tra le statistiche dei personaggi per aumentarne forza, salute, magia, chance di colpi critici o fortuna, oltre ai punti magnitudo, essenziali per accedere alla voce Oroscopo dal menù di pausa. Sette pagine di costellazioni tutte da riempire con i mistici punti e sbloccare nuovi, potenti incantesimi da migliorare e assegnare individualmente ai personaggi, magari soffermandoci su determinati elementi per ognuno di essi.

Il gioco permette di giocare nei panni dei sette personaggi già citati, con stili di combattimento diversi; Akko, ad esempio, ha una portata ridotta compensata da una buona velocità di spostamento, mentre Sucy è incapace di scansare ma al contempo ha un lungo range di attacco, inoltre vi sono personaggi come Amanda e Constanze che rispettivamente attaccano corpo a corpo e con armi da fuoco (pistole in un’accademia di magia?), e ognuno di essi – se scelto come leader – fornirà vantaggi esclusivi, come il raddoppio dei punti esperienza o il resuscitare dopo la sconfitta; ogni tipo di giocatore rimarrà accontentato e sarà libero di scegliere lo stile preferito.

La magia deriva dalla fiducia in sé stessi

I comandi intuitivi e la frenesia rendono da soli Chamber of Time un prodotto pregevole, tuttavia non possiamo che riportare alcune note di demerito che saltano all’occhio dei giocatori già durante la prima ora di gioco. Nelle stanze relativamente affollate, che sia da mostri o da NPC, il gioco subirà dei cali di frame rate non da poco che spezzano il ritmo dei combattimenti. Accade spesso durante le boss fight più di rilievo, come quella del Drago del gelo nella tundra: creando dei cubi di ghiaccio per stordirlo mentre vola, genererà troppi avvenimenti che sforzeranno l’hardware. Un’altra nota negativa riguarda, appunto, la troppa azione su schermo. Specialmente i primi dungeon risulteranno essere caotici al punto di non far capire al giocatore dove stia mettendo piede.

A questi si aggiunge il problema dei nemici che vanno spesso oltre i confini dello schermo, impossibili dunque da colpire fin quando non faranno ritorno (un po’ come funzionano i beat ‘em up, anche se qui viene spezzato un ritmo maggiore), e, soprattutto, dell’intelligenza artificiale; i membri della nostra squadra si getteranno costantemente all’assalto senza seguire una strategia né usare magie utili nel contesto, e quando invece ci sarà da attendere che un boss faccia la sua mossa, questi correranno da una direzione all’altra senza concludere nulla. Stesso problema riguarda l’IA nemica, che si limiterà a venire verso di noi e, di tanto in tanto, rimarrà impassibile e si lascerà colpire.

L’odissea infinita

A sorpresa, Little Witch Academia: Chamber of Time offre una modalità slegata dalla storia, accessibile tramite la Torre di Luna Nova. Al suo interno potremo scegliere di prendere parte a due tipologie di gioco diverse, che consistono nel Labirinto sotterraneo e nello Specchio spettrale, entrambe rese disponibili a piene funzionalità dalla patch del day one. La prima è una sorta di palazzo di sangue in stile Devil May Cry, dove affronteremo con il team scelto ben novecentonovantanove stanze, dieci alla volta.

Una volta completate otterremo alcuni tra i premi migliori dell’intero gioco, tuttavia azzardare e affrontare più livelli uno dopo l’altro potrebbe ritorcersi contro i giocatori in caso di sconfitta; in quel contesto non solo bisognerà ripetere il tutto, ma non verranno donati neppure i punti esperienza o gli equipaggiamenti raccolti. La vera sorpresa è che questa modalità è disponibile anche online fino a tre giocatori connessi simultaneamente (server tuttavia non accessibili al momento della stesura di questa recensione), anche se non sarà consentito avere due personaggi uguali tra i membri della squadra, pertanto è buona cosa allenare l’intero team anziché preferire le solite tre streghette.

Lo Specchio spettrale invece è una variante della modalità PvP, battaglie uno contro uno suddivise in tre match a scelta in cui bisognerà segnare in tempo reale un punteggio migliore del nostro avversario piuttosto che avere uno scontro diretto (sarebbe stato un vero e proprio casino!). Per vincere basterà, a seconda della tipologia di gioco, uccidere più mostri, evitare più ostacoli, infliggere più danni oppure ottenere un bottino più grande.

A ogni cosa il suo tempo

Come si sarà intuito, Little Witch Academia: Chamber of Time propone una buona varietà di gioco, con un gameplay solido misto a un’esplorazione non di poco conto, eppure il titolo non smette di farsi elogiare. Abbiamo già menzionato la grandezza del comparto visivo con le sue animazioni, ambientazioni ed effetti speciali, tuttavia ha un ruolo chiave nel complesso quello sonoro; vengono riproposte per il videogioco le stesse, magnifiche soundtrack della serie animata che per certi versi richiamano musiche di grandi nomi quali Ni no Kuni o Dragon Quest.

Ciò che ci ha impressionati maggiormente è l’immane sforzo di dare una voce a tutti (ribadisco tutti) i personaggi e gli NPC, a prescindere dalla loro utilità a livello narrativo. Seppure sia un peccato non poter ascoltare le voci italiane (forse è chiedere troppo), la direzione del doppiaggio ha svolto un lavoro superbo, come raramente si è visto nel panorama videoludico. Da questo gesto si capisce quanto sia grande la passione e la dedizione che gli sviluppatori hanno verso l’industria di videogiochi.

Bonus stage: Magic Knight Grand Charion

Insieme al gioco base ci è stato gentilmente offerto anche il bonus del preordine di Little Witch Academia: Chamber of Time, e questo è un vero e proprio gioco stand alone, come è già accaduto in tempi recenti per Final Fantasy XV e il suo A King’s Tale, per fare un esempio.

Magic Knight Grand Charion è il nome del minigioco, uno shoot ‘em up in cui controlleremo una nave fluttuante capitanata da Akko e l’esperta di marchingegni Constanze. Per la durata di tre stage, ci terremo ben strette le due vite che abbiamo a disposizione e faremo fuori quanti più mostri possibili per totalizzare il maggior numero di punti. Esistono quattro tipologie di nemico e la nostra nave dispone dello stesso numero di armi: semplici colpi, il laser, il cannone a dispersione e i missili. Ogni nemico è debole a una certa arma, e una volta individuate e sfruttate le debolezze sarà possibile portare a casa ancora più punti.

Al termine di ognuno dei tre stage, così come accade nei dungeon del gioco base, vi sarà un boss da affrontare. Arrivati a questo punto del livello il gameplay cambia drasticamente; a seguito di una cutscene animata, la nave si trasforma in un gigantesco robot e il gioco si tramuta in un picchiaduro in prima persona in cui bisognerà schivare e assestare combo di colpi per caricare l’energia magica ed eseguire l’attacco finale (il tutto palesemente ispirato al già menzionato Gurren Lagann), che metterà istantaneamente fine allo scontro. Un valido giochino che ha saputo divertire nonostante la breve durata; siamo certi che farà contento chiunque abbia acquistato il gioco in anticipo.

Trofeisticamente parlando: maestra di magia

Il Platino di Little Witch Academia: Chamber of Time non è per nulla complicato né lungo da ottenere. Bisognerà essenzialmente completare la storia e i dungeon nei sotterranei di Luna Nova, guardare gli episodi di tutti i personaggi, ottenere tutte le carte di Chariot e i volumi Nightfall e completare alcuni specifici sub-eventi, come la gara di cibo piccante con le ragazze alla mensa. Fortunatamente non è richiesto il completamento di tutte le quest secondarie, il che rende fattibile ottenere il trofeo magno in pochi giorni. Sfortunatamente Magic Knight Grand Charion non dispone di alcun trofeo.

VERDETTO

Little Witch Academia: Chamber of Time è un titolo completo e con ben pochi difetti. Offre un'avventura appassionante anche per chi non conosce l'anime e un gameplay divertente e intuitivo, anche se a tratti ripetitivo sia per l'azione che per l'esplorazione, tuttavia vede il punto di massima espressione nel comparto audiovisivo, con un numero di animazioni esorbitanti anche per un solo personaggio, delle cutscene esclusive dalle affidabilissime mani dello Studio Trigger condite dalle formidabili soundtrack che contraddistinguono l'opera di Yoh Yoshinari. Semplicemente incantevole.

Guida ai Voti

Andrea Letizia
Cresciuto a pane, Kamehameha e Crash Bandicoot, inglesizzato grazie a Kingdom Hearts. Grande amante degli action RPG e dei platform, dei cani e del wrestling.

2 Commenti

  1. […] Unisciti ad Akko e le sue amiche in un GDR d’azione per collaborare come una squadra, esplorando sotterranei, lanciando incantesimi magici e usando la stregoneria per scoprire le sette meraviglie e risolvere il misterioso paradosso che ha intrappolato la scuola in un loop temporale. Chi ha prenotato il gioco su PlayStation Network inoltre potrà scaricare l’esclusivo mini-gioco Magic Knight Grand Charion. Per aiutarvi a farvi un’idea, vi lasciamo in calce trailer di lancio e vi invitiamo a leggere la nostra recensione. […]

  2. […] Unitevi ad Akko e le sue amiche in un GdR d’azione per collaborare come una squadra, esplorando sotterranei, lanciando incantesimi magici e usando la stregoneria per scoprire le sette meraviglie e risolvere il misterioso paradosso che ha intrappolato la scuola in un loop temporale. Chi ha prenotato il gioco su PlayStation Network, inoltre, potrà scaricare l’esclusivo mini-gioco Magic Knight Grand Charion. Vi lasciamo in calce trailer di lancio e vi invitiamo a leggere la nostra recensione. […]

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