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Marvel’s Guardiani della Galassia – Episodio Finale: Don’t Stop Believin’ – Recensione Completa

Episodio 1: Tangled Up in Blue

Non siamo qui per lodare e gratificare Telltale, ma per analizzare la loro ultima fatica che vede come protagonisti niente meno che i Guardiani della Galassia. Approfittando un po’ dell’attenzione che la community sta riservando a questi personaggi, merito principalmente della pellicola cinematografica uscita a fine aprile, il lavoro non era affatto semplice e scontato. Proprio per questo, probabilmente per avere una maggiore libertà di scrittura, l’intera vicenda si distacca dalla visione canonica dei Guardiani, regalandoci così una storia totalmente nuova. Nonostante appunto i personaggi rimangano i medesimi, la storia che ci troveremo davanti è totalmente inedita e senza alcuna influenza fumettistica. Ma non perdiamoci in inutili chiacchiere e cominciamo a spulciare per bene questo primo episodio intitolato Tangled Up in Blue.

Un artefatto voluto da tutti… anche da Thanos!

Il primo episodio dei cinque previsti è un autentico capolavoro narrativo che unisce le pellicole di James Gunn all’interazione da sempre simbolo dei ragazzi di Telltale. Ogni singolo membro dei Guardiani della Galassia è perfettamente caratterizzato ed è esattamente come dovrebbe essere. Abbiamo uno Star-Lord, spiritoso e allo stesso tempo egocentrico, sempre impegnato a placare i litigi all’interno del gruppo, un Drax, violento e prolisso, che non ha nulla da invidiare alla controparte interpretata da Dave Bautista e una Gamora come al solito rigida e sempre in cerca di redenzione, che non riesce a tirare fuori i propri sentimenti. Per concludere la presentazione del gruppo non possiamo dimenticarci della magica coppia Rocket Raccoon e Groot, il primo sempre pungente e spietato, il secondo… beh, è semplicemente Groot, o come direbbe lui “Io sono Groooottt”.

Dopo essere entrati in contatto con tutti i membri di questo pazzo equipaggio, spendiamo due parole per quanto riguarda il background narrativo, senza ovviamente spoiler di alcun tipo. L’intera avventura comincia con i Guardiani impegnati, insieme ad alcuni membri della Nova Corps, nel respingere un attacco portato dalle forze di Thanos. Il titano però non è interessato allo scontro, ma a qualcosa di molto potente presente sul pianeta vicino al campo di battaglia. I Guardiani della Galassia non ci penseranno due volte e lo inseguiranno fino alle porte di uno strano tempio che si scoprirà poi custode di un potentissimo artefatto, l’Eternity Forge. Dopo essersi impossessato della reliquia, Star-Lord inizierà ad avere degli strani flashback sul suo passato, che rappresenteranno anche la più forte parte emotiva di tutto l’episodio. Infatti, Peter verrà catapultato negli anni 80′ e si troverà faccia a faccia con la madre deceduta, facendo riaffiorare in lui i ricordi più tristi e malinconici.

Tutto sembra procedere per il meglio fino a quando nelle dinamiche della storia compare Hala, una Kree che si vuole impossessare dell’artefatto per risuscitare tutta la sua razza, estintasi nel corso del tempo. Questo personaggio, che con tutta probabilità sarà l’antagonista di tutta la vicenda, si presenta fin da subito spietato e privo di alcuno scrupolo, disposto a qualsiasi cosa per poter arrivare al suo obiettivo, ovvero rifondare il glorioso impero Kree. Il finale di questo primo episodio non chiarirà in alcun modo la dinamica della vicenda lasciando una marea di interrogativi che verranno sicuramente risolti nei prossimi episodi della serie.

Un mare di scelte… e tanta azione!

Parlando del gameplay, il tutto si può superficialmente ridurre alla solita costatazione che i titoli Telltale offrono sempre la stessa cosa, cambiandone solo la storia raccontata. Anche in questo caso questa affermazione può essere veritiera. Infatti, ci troveremo di fronte alle solite scelte da prendere, di cui gli effetti però saranno visibili in seguito, e ai soliti QTE (Quick Time Event) che ci permetteranno di superare le situazioni più complicate. In questa nuova serie però, oltre alla solita eccezionale parte narrativa, troverà posto un’inaspettata componente action, che renderà il tutto imprevedibile e per nulla noioso. Ci siamo trovati davanti a diverse situazioni in cui un secondo prima stavamo contrattando con il Collezionista oppure con i Nova Corps e un’istante dopo eravamo attaccati da alcuni soldati, dalla dubbia natura, che ci costringevano a sparare e svolazzare in giro in vere e proprie azioni offensive. Proprio per questa componente, il titolo si avvicina molto di più a Tales of Borderlands, piuttosto che ad altre produzioni dello studio americano.

Sostanzialmente il gameplay si limita a questo, anche se viene aggiunta una dimensione all’esplorazione. Infatti, sarà possibile utilizzare il jetpack di Peter per muoverci verticalmente, dove possibile, esplorando così meglio le varie ambientazioni e scoprendo in questo modo tutti i segreti dei luoghi che andremo a visitare. Senza dubbio un’utile feature che amplia le possibilità di gioco.

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Ivan Presutto
Ivan, tra studio e basket, riesce a ritagliarsi il suo angolo della giornata per immergersi nel magico mondo dei videogiochi. Gioca un po' di tutto ma i generi preferiti sono: gli shooter (TPS e FPS) e gli action (in particolar modo quelli con una forte componente stealth). Se gli date un controller... sogna!

2 Commenti

  1. […] Dopo la nostra dettagliata recensione del quarto capitolo, è giunto il momento di dare un’occhiata al primo trailer del quinto e ultimo episodio intitolato “Don’t Stop Believin'”. Oltre al video del trailer, disponibile subito in calce all’articolo, dobbiamo informarvi che il download di questo quinto capitolo sarà disponibile a partire dal prossimo 7 Novembre. […]

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