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Moto Racer 4 – Recensione

Publisher: PQube Developer: Microids 
Piattaforma: PS4 Genere: Racing Arcade Giocatori: 1-2 (Online: 2-10) PEGI: 7 Prezzo: 39,99 €

1998, io e mio fratello ci dilettiamo in campionati  all’ultimo sangue sia su strada che su sterrato, ma direttamente dal salotto di casa, grazie a Moto Racer 2 e una fiammante PlayStation 1.

2016, dopo aver saltato a piè pari Moto Racer 3, esclusiva PC, e Moto Racer DS, arriva Moto Racer 4; una volta scaricato ed avviato, leggo nel menù principale l’opzione Split-Screen, la storia si ripete. Sono passati 18 anni da quando ho messo per l’ultima volta le mani su Moto Racer, e quando Microids ha annunciato il suo ritorno su console casalinghe, non potevo fare altro che esultare, purtroppo però, pad alla mano, il titolo non è così eccezionale come mi aspettavo e seppur dopo un inizio promettente, dopo poco tempo alcuni difetti del titolo sono venuti a galla, uno su tutti: la ripetitività

Moto Racer 4 è un progetto a basso, bassissimo budget, Microids ha cercato di riportare in auge una delle pietre miliari dell’epoca della prima PlayStation e, per quanto il fattore nostalgia colpisca all’istante, un intero gioco non può e non deve basarsi esclusivamente su quella.

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Un tuffo nel passato

Una volta avviato Moto Racer 4 non c’è nessun tutorial ad iniziarci al gioco, questo perché il titolo è un Arcade puro, non esiste un minimo di simulazione di guida, il che equivale a dire che già dopo mezzo giro conosciamo i comandi a memoria, e siamo subito pronti a gettarci nella mischia della Carriera; qui le cose però si fanno già un po’ problematiche.

Durante la Carriera abbiamo una serie di 10 capitoli, per sbloccarli bisognerà ottenere delle stelle che guadagneremo ad ogni gara vinta, per ottenere il massimo delle stelle ad ogni corsa dovremo “puntare” sull’obiettivo da raggiungere, si va da un minimo di una ad un massimo di tre stelle totali per ogni gara; in caso di sconfitta o abbandono, riceveremo tre stelle negative e per rimuovere l’onta sarà necessario completare la gara con un risultato positivo. Ad ogni ripetizione comunque, il risultato precedente verrà cancellato, se quindi in avete già ottenuto le tre stelle e volete migliorare il vostro tempo, c’è sempre la possibilità di perdere tutto.

Alla fine di ogni evento oltre alle stelle vi sarà dato anche un punteggio “Stile”, questo verrà calcolato in base alla vostra pulizia di guida, alle acrobazie, i turbo attivati o le auto sfiorate; raggiunto l’obiettivo vi verranno assegnati una medaglia e anche due bonus per migliorare le varie moto disponibili, inutile dirvi che potenziare le moto al massimo è cosa buona e giusta per avanzare nella carriera.

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All’inizio abbiamo solo 3 piloti su 10 disponibili, e quasi ad ogni campionato vinto, ne sbloccheremo uno nuovo che avrà la sua moto personalizzata e, ovviamente, i suoi punti di forza e non, come turbo, velocità, accelerazione e manovrabilità. Grazie ai punti Stile possiamo migliorare questi aspetti fino ad un certo limite, riuscendo così ad essere competitivi con ogni pilota disponibile e, soprattutto, riuscire a completare la modalità principale, cosa veramente difficile, se non impossibile, senza le dovute migliorie.

Strada e sterrato

In precedenza però parlavo di ripetitività, certo in un gioco di corse arcade non si può cercare chissà quale varietà di gioco ma, nonostante le numerose modalità disponibili come Gara, Hot Lap, Time Attack, Cacciatore, Preda, Sopravvivenza o Slalom, abbiamo a disposizione solo 14 circuiti, equamente divisi in circuiti da strada o da sterrato e quindi nel bene o nel male ci ritroveremo a fare sempre le stesse gare e purtroppo, sempre sugli stessi circuiti.

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Seppur mosso dall’Unreal Engine 4 inoltre, il titolo non brilla certo per lo stile grafico, con modelli poligonali abbastanza sempliciotti e texture a bassa risoluzione. I circuiti non sono certo realizzati nel migliore dei modi, con davvero pochissimi dettagli, ma con qualche effetto di luce azzeccato e colori molto sgargianti. Quello che però fin dall’inizio salta subito all’occhio è l’effetto velocità, realizzato in modo eccellente. La moto non si fermerà praticamente mai ed anche a basse velocità sembra sempre di viaggiare al massimo e con una fluidità senza eguali restando incollato ai 60fps. Moto Racer 4 è inoltre anche compatibile con PlayStation VR e grazie all’enorme sensazione di velocità, sarà uno spettacolo correre a 300Km/h in sella ad una moto, comodamente seduti sul divano di casa.

Trofeicamente parlando… Impennando s’impara!

Anche in ambito trofei, Moto Racer 4 non aiuta i giocatori, infatti ottenere tutti i 51 trofei Platino compreso non sarà certo facile. Oltre a completare la carriera ed ottenere almeno 165 stelle totali, bisognerà trovare almeno 10 persone per completare un campionato online, senza escludere poi il dover vincere 100 gare multiplayer. Insomma contando che ad oggi ancora nessuno ha sbloccato lo scintillante Platino, potete capire da soli quanto sia lungo e complicato.

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Nicola Raiola
All'interno del mondo del Bit fin dal suo stato embrionale di UPSBlogit. Ha iniziato a giocare alla tenera età di quattro anni. Appassionato a ogni genere videoludico segue con passione, oltre ai videogame, anche film, anime e manga. Questo, purtroppo, è causa della sua instabilità mentale.