Primo PianoNASCAR Heat Evolution - Recensione

NASCAR Heat Evolution – Recensione

Il brand NASCAR, famoso da diversi anni, stacca un po’ la spina dalla consueta serie annuale e prepara uno spin-off con uno scenario automobilistico diverso da quanto siamo stati abituati a vedere.

NASCAR, per chi non sapesse di cosa stiamo parlando, è una corsa tipica americana, dove quaranta vetture si affrontano in percorsi prettamente ovali, con 30-40 o anche 50 giri, sempre in senso orario. Le gare possono durare anche 6 o 7 ore, quindi chi ha maggior riflesso e resistenza, vince la gara.

Pronti? Via. Ma occhio alla curva!

NASCAR Heat Evolution si presentava come un titolo automobilistico spaccamascella, che doveva addirittura cambiare in modo totale la serie NASCAR. Ma cosa hanno fatto precisamente gli sviluppatori?

Heat Evolution è un titolo a tutti gli effetti Arcade con zero simulazione. I precedenti NASCAR non erano veri e propri capolavori come fu NASCAR ’13, uscito esclusivamente su PC, ma erano comunque godibili ed avevano il suo perché. Heat Evolution ha anch’esso il suo perché, ma gli sviluppatori hanno sbagliato binario dando al pubblico qualcosa che, a detta degli americani, c’entra ben poco con lo stile NASCAR. Lo stile Arcade, comunque sia, non dispiace, ma dopo aver percorso dieci giri circa, vedremo che qualcosa non torna.

Avviando il gioco, troviamo diverse modalità tra cui la famosissima Race, Championship, Carriera, il Multiplayer e la novità: le Challenge.

Prima di iniziare una gara, possiamo scegliere tra uno dei tanti piloti e percorsi ufficiali NASCAR, poiché Heat Evolution ha tutte le licenze ufficiali. Possiamo scegliere tra quindici piloti e ogni percorso sarà sbloccato aumentando di livello.

La Carriera è il punto forte di ogni titolo NASCAR. Oltre ai soliti campionati, sponsor e così via, adesso troviamo una personalizzazione del personaggio. Prima di iniziare la Carriera infatti, possiamo scegliere il look del nostro personaggio, con tanto di tinta, baffi e barba. Possiamo anche scegliere il numero con cui correremo tutte le gare e scegliere successivamente la squadra con cui affrontare tutto il campionato.

Il Multiplayer, con server deserti forse è la peggiore aggiunta di questo Heat Evolution. Quando si riesce a fare una partita comunque, fa il suo dovere. Salendo di livello si può cambiare skin al personaggio, colore auto, vestiti; sempre se durante un partita i server non collassino.

Sfida accettata

Le Challenge, nonché le Sfide, sono la modalità di maggior successo su questo nuovo titolo NASCAR. Avremo svariate sfide sempre diverse, create dagli sviluppatori, aumentando così la longevità del gioco. Le sfide rappresentano il fiore all’occhiello di Heat Evolution e senza troppi giri di parole passerete più ore in questa modalità che sulla Carriera stessa.

In buona sostanza dovremo rimontare dal posto assegnatoci fino ai primi tre, in un tot di giri. Alcune di queste sfide saranno abbastanza toste, ma ci faranno guadagnare parecchi XP, aumentando così velocemente di livello. Una volta concluse le sfide di minor difficoltà, apparirà un video dove un membro del nostro team si complimenterà con noi e con la nostra caparbietà; caparbietà che dovremo continuare ad avere poiché il video stesso spiegherà cosa ci troveremo di fronte nelle prossime Sfide. Durante le Sfide, un nostro avversario con una sorta di nota ci dirà quale ostacolo avremo nella prossima, ma attenzione perché alcune note se recepite positivamente ci daranno un grosso aiuto.

Serve un medico, presto!

Il motore che muove Heat Evolution è Unity. La grafica infatti lascia parecchio a desiderare. Conosciamo tutti giochi che su Unity girano in modo eccezionale, ma non è certo il caso di questo nuovo capitolo NASCAR. Sono evidenti le ombre sgranate delle macchine e delle tribune; tribune anch’esse create con una sola immagine, che arrivano a dare fastidio e non immedesimano il giocatore durante la corsa.

I pochissimi poligoni presenti creano una similitudine evidente tra i veicoli. Nella modalità standard di corsa non c’è alcun tipo di deterioramento quando andremo a urtare un’auto, nessun graffio, nessuna lesione, nulla di nulla. Smanettando nelle opzioni pre-gara potremo però settare il danno, che se impostato al livello massimo ridurrà la vettura in frantumi, ma non vi aspettate texture e impatti spettacolari.

Trofeisticamente parlando: mi servono delle gomme nuove

NASCAR Heat Evolution presenta un trofeo di platino. Per poterlo guadagnare però, dovrete prendere ben cinquantatre trofei tra cui quarantasei bronzo, cinque argento e due oro. I trofei saranno ripetitivi, così ripetitivi che se non amate alla follia il genere e il tipo di gioco lo abbandonerete sin da subito. Uno di questi è il trofeo di correre e vincere duecento gare. I restanti trofei sono tutto sommato alla portata di tutti. Per quanto riguarda i trofei multiplayer potete tirare un sospiro di sollievo perché ne sono presenti soltanto due: completa e vinci un gara.

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Michele Faraone
Videogiocatore sin da piccolo. Più precisamente da quando sotto l'albero di Natale ricevette il Super Nintendo con Mortal Kombat II e Super Mario World. Appassionato di film e scettico su diversi fronti. Amante della natura e della "lore" che la circonda.