Pneuma: Breath of Life – Recensione

Sviluppatore: N/A Publisher: N/A Piattaforma: PS4 Genere: Accessorio Giocatori: 1 PEGI: Prezzo: N/A Italiano:

Publisher: Deco Digital Developer: Deco Digital
Piattaforma: PS4 Genere: Avventura Grafica Giocatori: 1 PEGI: 18 Prezzo: 14,99 €

Pneuma: Breath of Life appartiene ad un genere non troppo popolare, seppur molto amato dai giocatori appassionati, che comunque nell’ultimo periodo ha riacquistato popolarità. Stiamo parlando di un’avventura grafica/puzzle game, appartenente alla particolare sottocategoria “filosofica”, perchè si, i videogiochi a volte possono andare anche oltre il semplice intrattenimento. Ma non indugiamo ancora e andiamo a scoprire tutto su Pneuma: Breath of Life.

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Cogito ergo sum

Riprendendo la celebre espressione del filosofo e matematico Cartesio, possiamo introdurvi a ciò che vi aspetterà in Pneuma. Infatti, evitando di fare troppi spoiler, possiamo dirvi che la trama del gioco consiste sostanzialmente nello scoprire chi siamo e perché siamo in quel posto.
Essere un soggetto pensante però non per forza significa essere un uomo: nel breve viaggio di Pneuma accompagneremo un’entità, resa tangibile ed identificabile da una voce in sottofondo, che non mancherà di offrire spunti di riflessione in termini filosofici: cosa significa essere un Dio, o più in generale cosa significa essere? Questi e altri quesiti sulla realtà e sull’esistenza rendono Pneuma un’esperienza piuttosto peculiare e riscontrabile in poche altre produzioni.
Certo, chi si considera un po’ più pragmatico e meno avvezzo a ragionamenti che necessitano una certa elasticità mentale potrebbe annoiarsi, ma chiunque saprà ascoltare e accogliere il messaggio degli sviluppatori non potrà che rimanerne soddisfatto. Non aspettatevi nulla di rivoluzionario o di trascendentale, Pneuma non vi cambierà la vita, ma di certo non mancherà di incuriosirvi fino alla fine nel suo viaggio etereo.

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Enigmi per tutti?

In Pneuma c’è bisogno di pensare, non solo per seguire le riflessioni del protagonista, ma anche per proseguire con il gioco stesso. Ogni ambientazione infatti è caratterizzata da enigmi ambientali, con meccaniche che tendono ad assomigliarsi, ma non risultano mai ripetitive anche a causa della scarsa longevità del titolo (giusto un paio d’ore per i veterani del genere, tre o quattro per gli inesperti). Anche la difficoltà dei puzzle è equilibrata, seppur rimanendo su un grado di sfida non troppo alto. In realtà gli enigmi, a parte qualche eccezione, non brillano per originalità o peculiarità restando in un limbo, tra la piacevolezza e la scarsa personalità. Una volta scoperto il funzionamento di ogni puzzle, risolverlo non sarà un gran problema e in ogni caso non c’è nulla di così inedito o particolare da rendere memorabili i rompicapi proposti. Durante il cammino comunque, potreste imbattervi in enigmi secondari o collezionabili nascosti, che seppur non allungando di troppo la durata del viaggio, vi impegneranno ulteriormente con sfide leggermente più interessanti di quelle proposte nell’avventura principale.

Da dove veniamo? Che siamo? Dove andiamo?

Richiamando il titolo di un celebre dipinto esistenziale dell’artista Paul Gauguin (o di Paolo Bitta, se ci aggiungete “Ma soprattutto, chi paga?” NdD), partiamo col descrivere l’atmosfera onirica di Pneuma. Un po’ confusa e piena di domande esistenziali, la nostra entità si ritroverà a vagare in splendidi palazzi e giardini che richiamano palesemente lo stile delle antiche cività greche e romane. La grande eleganza e pulizia di ogni ambientazione è di sicuro rilassante e aiuta il giocatore a concentrarsi su enigmi e riflessioni, piuttosto che sul resto del mondo. La voce narrante stessa è assolutamente funzionale al contesto e pur essendo a volte fastidiosa e di troppo, riesce comunque nel suo obbiettivo di catturare l’attenzione del giocatore nel bene o nel male.
Purtroppo però, nonostante alcuni magnifici effetti di luce o di riflesso dei marmi ad esempio, non possiamo dire che questo mondo virtuale lasci il segno: è tutto bello, pulito come abbiamo già detto, forse addirittura troppo. Per questo motivo, a gioco finito l’impressione è quella di essere stati solo di passaggio nel mondo di Pneuma, piuttosto che averlo davvero vissuto. Il motivo comunque, è da attribuire soprattutto alla scarsissima longevità che penalizza incredibilmente l’intera esperienza videoludica.

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Il grillo parlante 

Tecnicamente non ci si può di certo lamentare di Pneuma, così come non si può urlare al miracolo. Il livello è ovviamente altissimo per una produzione indie, ma non così tanto eccezionale da lasciare a bocca aperta su PlayStation 4. Il vero problema è il framerate che ogni tanto fa i capricci, nulla di insopportabile comunque. Insomma anche in questo caso, il giudizio è bloccato in una sorta di via di mezzo che non permette di bocciare il titolo, ma neanche di elogiarlo per particolari meriti.
A livello sonoro, buoni gli effetti, ma ciò di cui bisogna ovviamente parlare è il doppiaggio del protagonista. Il doppiatore non si fa assolutamente amare, con la sua voce squillante e con un tono spesso presuntuoso, che fin dalle prime battute vi farà venir voglia di silenziare la voce narrante. Per fortuna col passare del tempo l’antipatia verrà meno e vi abituerete alla voce di sottofondo, indispensabile anche per risolvere enigmi più o meno criptici. Sottolineiamo infine che il titolo è completamente localizzato in italiano, fatta eccezione del doppiaggio che è rimasto, giustamente, in lingua originale.

httpvh://www.youtube.com/watch?v=R0TSEhQv6yM

VERDETTO

Pneuma: Breath of Life è un titolo con una buona trama, profonda ed interessante. Purtroppo però, molti aspetti negativi limitano in maniera non indifferente la produzione: in primis la longevità, inaccettabile visto anche il prezzo a cui viene proposto il gioco. Gli enigmi inoltre, vero cuore pulsante dell'offerta videoludica, non spiccano per personalità o complessità a parte qualche eccezione. Insomma, se siete alla ricerca di un titolo alternativo e vi piacciono i puzzle game valutate Pneuma, in attesa di un price drop che renda il titolo più appetibile anche economicamente.

Guida ai Voti

Gennaro Favatà
Detto anche Giovanni, dagli amici di Ubisoft. Newser, inviato, grafico e se sei fortunato lo trovi anche sul forum di PlayStationBit. Ama alla follia fumetti, cartoni animati, videogiochi e quanto di più colorato e nonsense ci sia, non disdegnando però generi più dark come l'horror e il noir. Inoltre, come ogni eroe che si rispetti, sa trattenere il fiato per dieci minuti.