Professional Farmer 2017 – Recensione

Sviluppatore: Visual Imagination Software Publisher: UIG Entertainment GmbH Piattaforma: PS4 Genere: Simulazione Giocatori: 1 PEGI: 3 Prezzo: 39,99 € Italiano:

Uno dei miei sogni di ragazzino era quello di diventare un nerboruto agricoltore, allevare mucche e imparare a manovrare la mietitrebbia. Se anche voi NON vi rispecchiate in questa frase non preoccupatevi. In effetti, la carriera del contadino non è quella che tutti vedono come lavoro dei sogni, ma questo non ha comunque evitato che Professional Farmer 2017 arrivasse nei negozi.

Dal diner alla fattoria

Se, leggendo il titolo della recensione, avete subito pensato alla controparte famosa del gioco, ossia Farming Simulator, non possiamo farvene una colpa, dato che la somiglianza di nome e di genere c’è e si vede anche dalla copertina, tristemente copiata sia come stile grafico che come disegno.

Sorvolando su quelli che sono dettagli, scegliamo di mettere subito alla prova il titolo targato UIG, gli stessi che ci proposero quel capolavoro inespresso chiamato Joe’s Diner. Niente più tavole calde questa volta, dato che di caldo c’è solo il sole che illuminerà i nostri campi e il motore del trattore. I fantasmi invece ci sono, ma ne parleremo più avanti. Dopo aver scelto un avatar, veniamo calati in uno scarno menù iniziale, senza uno straccio di filmato introduttivo o altro, in cui sarà possibile iniziare una nuova partita, giocare il tutorial oppure modificare le opzioni di gioco.

Niente altro da proporre, nessuna modalità in rete o qualche proposta per creare partite personalizzate; dunque scegliamo, per riuscire a trarre il meglio dalla proposta UIG, di portare a termine il tutorial per apprendere così i rudimenti dell’agricoltura ed essere pronti alla nostra bucolica esperienza.

Vado matto per la rotazione triennale

Avviando Professional Farmer 2017 per la prima volta non si potrà che rimanere sorpresi dalla decisione del team di proporre un gioco con visuale in prima persona. Questa scelta ci permetterà di esplorare da vicino la nostra fattoria, centro nevralgico di tutte le operazioni di agricoltura e di allevamento. All’interno troveremo macchinari per l’agricoltura come trattori e trebbiatrici, silos per lo stoccaggio delle risorse e tettoie per riparare dalle intemperie i preziosi accessori da collegare ai mezzi per dissodare, arare e coltivare i nostri terreni e tutta una serie di zone in cui gestire la nostra fattoria nel migliore dei modi.

Una volta saliti sui mezzi, la visuale passerà alla terza persona con la possibilità di guidare dentro lo striminzito abitacolo, in cui però la visuale sarà così ridotta che la sfida sarà capire se staremo mietendo il grano oppure massacrando le nostre galline.

La parte puramente agricola, con il trattore che viaggia su e giù per il campo munito dei vari strumenti da lavoro, lascerà fin dalle prime fasi perplessi. Fastidiosi cali di frame rate a parte, il nostro mezzo si muoverà in maniera del tutto innaturale, con oscillazioni più di una barca che di un mezzo munito di ruote e totale assenza di effetti di ammortizzazione, quasi come se stessimo manovrando un trattore sulla Luna.

Di giorno coltivo, di notte spalo letame

Vivere di sola agricoltura non dev’essere semplice. Ecco perché in Professional Farmer 2017 avremo anche la possibilità di gestire un allevamento di animali di vario tipo, come ad esempio polli, mucche e simili. I prodotti degli animali oppure le bestie stesse potranno essere vendute nel villaggio, all’interno del quale sarà possibile trovare con un po’ di fortuna i negozi in cui vendere i prodotti della natura. Abbiamo parlato di fortuna non a caso dato che la mappa del menù di pausa, fortunatamente dotata di punti di spostamento rapido, sarà quasi totalmente sprovvista di icone e renderà complicato l’orientamento.

La dimensione ridotta dell’area aiuterà comunque i giocatori a trovare i negozi in cui smerciare i nostri prodotti, uno per tipo senza alcun cambio di domanda/offerta. Elemento, questo, da sottolineare, in quanto alla scarsa varietà di gioco si sommerà anche un’assenza totale di sfida, come invece si può trovare all’interno di un Farming Simulator qualunque.

Girovagando per la mappa, magari a bordo del nostro trattore (dato che a piedi sarà un vero e proprio dramma spostarsi) potremo anche scoprire un’intera area dedicata all’acquisto di nuovi terreni coltivabili che, fortunatamente, potranno essere gestiti mediante specifici aiutanti. Sfortunatamente per il giocatore i suoi colleghi saranno invisibili, come se a lavorare ci fossero una serie di fantasmi, così come qualsiasi abitante o negoziante (indicato da un dischetto fluttuante), cosa che renderà l’intero mondo di gioco totalmente asettico.

Non è tutto oro quello che luccica

E’ presente anche una edizione Gold, alla quale non abbiamo mai fatto alcun riferimento. Questo perché l’oro che dovrebbe essere contenuto in questo pacchetto si trova solo nel prezzo, visto che il DLC incluso sarà soltanto uno. Cattle & Cultivation, questo il nome dell’espansione, offrirà due nuovi animali, una nuova coltivazione e qualche opzione aggiuntiva per quanto riguarda gli strumenti di lavoro (due) e per le vendite dei materiali prodotti dagli animali. Decisamente poco, soprattutto considerato che questa versione riveduta e corretta del gioco non aggiunge assolutamente nulla a quanto visto nel maggio del 2016 e soprattutto non riesce a sistemarne i numerosi problemi.

Parlando della grafica, il gioco soffre di un’arretratezza tecnologica non indifferente. Modelli poligonali datati e compenetrazione di solidi a parte, vedere conigli che saltelleranno all’interno dei sassi per poi uscirne è davvero brutto, anche per un gioco senza pretese come questo. Per concludere, un accenno alla colonna sonora, decisamente strana data l’alternanza di melodie che sembrano registrate in un conservatorio triste e pezzi epici d’orchestra che, abbinati magari allo spargimento di letame su un campo, proprio proprio pertinenti non sembrano.

Trofeisticamente parlando: era meglio continuare la scuola

A dispetto di quello che ci si può aspettare vista anche la spesa per acquistare il titolo, Professional Farmer 2017 non offre un Platino a completamento della sua breve lista, che tra le altre cose non include nemmeno una coppa d’oro. In un paio d’ore e con un po’ di abilità nella compravendita non dovreste avere problemi (qualora voleste) a completare questa lista.

VERDETTO

Può la copia di un gioco discreto essere migliore dell'originale? La risposta, a quanto pare, è no. Professional Farmer 2017 è forse uno dei peggiori giochi che potete trovare sullo store; non solo non riuscirà a convincere i giocatori di quanto sia bella la vita del contadino ma probabilmente farà sì che chi fa davvero questo lavoro si convinca a cambiare professione. Una fisica dei mezzi ridicola, una grafica datata e un sistema di gioco banale e privo di qualsiasi sfida non permettono davvero di salvare nessun aspetto di questo titolo.

Guida ai Voti

Stefano Bongiorno
Nato e cresciuto in cattività, il giovane Stefano è stato svezzato a latte in polvere e Nintendo, cosa che lo ha portato con gli anni a dover frequentare svariati osteopati a causa delle deformazioni alle mani causati dall'uso di pad rettangolari. Oggi ha una certa età e scrive per il Bit, non perché abbia una scelta, ma perché altrimenti il boss Dario lo fustiga con le copie invendute di Digimon All-Star Rumble. Nel tempo libero si dedica occasionalmente al suo lavoro di commesso di telefonia e soprattutto alla caccia al Platino, con scarsi risultati.