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Ronin – Recensione

Publisher: Devolver Digital Developer: Tomasz Wacławek
Piattaforma: PS4 Genere: Azione Giocatori: 1 PEGI: 12 Prezzo: 12,99€

“La vendetta è un piatto che va servito freddo.”

Avete presente i vecchi Final Fantasy, famosi per i combattimenti a turni?

Mescolate il tutto con una grafica 2D a scorrimento, meccaniche stealth e una katana tra le mani della protagonista, et voilà: ecco Ronin. Uscito su PC nel 2015, e sbarcato su console solo a seguire, Ronin ha fatto parlare di sé. Devolver Digital stessa – famosa publisher di diversi titoli, tra cui Titan Souls e Shadow Warrior 2 – ha dato fiducia allo sviluppatore polacco Tomasz Wacławek, che si è cimentato da solo nel creare questo titolo innovativo.

 

Cosa ci fa una katana tra le mani di una donna?

Chi non conosce la trilogia del famoso regista Quentin Tarantino, Kill Bill? Ronin probabilmente prende spunto da lì.

Ronin, appunto, è il nome della protagonista che è stata vittima dell’omicidio del padre per ragioni a lei sconosciute (beh, a dire la verità mi pare che la vittima, date le circostanze, sia stato soprattutto il padre, ma tant’è NdD). Il padre stesso, però, prima di morire, lascia una foto alla protagonista con evidenziati cinque bersagli, suoi ex-compagni, responsabili della sua morte.

Il compito della protagonista – per questo ci ricolleghiamo al discorso del film Kill Bill – è farli fuori uno ad uno.

Ma di cosa si tratta nello specifico, questo Ronin? Il gioco, come detto in precedenza, è un 2D a scorrimento con combattimenti a turni, meccaniche stealth e tanta adrenalina. Vestirete appunto i panni di una protagonista munita di casco da motociclista e una katana come arma.

Il casco da motociclista non è messo lì a caso, infatti alla fine del livello sarà presente una moto con la quale, una volta saliti, sfreccerete via al prossimo livello/capitolo.

I capitoli, in totale, sono cinque. In ogni capitolo sono presenti tre livelli, che vi porteranno dritti dritti al bersaglio. Prima della battaglia con il bersaglio, però, dovrete recuperare delle informazioni da alcuni computer, così da poter trovare il bersaglio in tutta facilità. Ma non avrete la strada spianata. In vostra compagnia, infatti, ci saranno dei nemici.

Ci saranno quattro tipi di nemici: l’Agente, il Ninja, il Soldato e l’Agente con il visore scanner, alla Dragon Ball per intenderci; quest’ultimo, infatti, vi localizzerà anche da un certa distanza.

Le informazioni che dovrete rubare sono poste dentro degli edifici, in diversi piani. Avrete diversi modi per arrivare all’obiettivo: potrete scalare l’edificio, oppure salire con l’ascensore o meglio ancora sfondare una finestra, insomma tanta libertà di scelta. Insieme ai nemici, troverete dei civili; occhio a non farvi scoprire, altrimenti attiveranno l’allarme e le porte si chiuderanno, così da costringervi a prendere una strada alternativa.

One shot, one kill

Durante ogni livello ci saranno tre sfide identiche da dover completare: Uccidi tutti i nemici, Evita l’attivazione dell’allarme e Risparmia i civili. Ovviamente sono sfide secondarie, ma che se completate vi sbloccheranno 1 Punto Abilità. Esatto, il gioco ha un albero delle abilità; in totale vi sono quindici abilità, e alcune di queste vi aiuteranno, e non poco, a completare certi punti che si riveleranno ardui. Il gioco non è semplicissimo e i nemici saranno letali, infatti basterà che vi colpiscano una sola volta per morire.

In basso a sinistra troviamo, infine, cinque cerchi che diventeranno arancioni una volta uccisi un paio di nemici, e ricaricheranno le abilità che avrete sbloccato.

La longevità comunque non è sicuramente il punto forte di Ronin, infatti vi porterà via 4-5 ore scarse, se non di meno. Ma non preoccupatevi, Ronin presenta una Nuova Partita +, nella quale una volta iniziata sarete aiutati da tutte le abilità sbloccate in precedenza.

Chi si accontenta gode, ma non sempre

Il gioco ha una grafica discreta, anche se i colori sono troppo ripetitivi e risaltano poco. Ma tutto sommato ci sta, anche perché ricordiamo che si tratta di un 2D a scorrimento. Zero aliasing e framerate stabilissimo che raggiunge i 60 fps.

I modelli sono ben realizzati, soprattutto la protagonista. La pioggia che scende e colpisce la superficie è un tocco in più. Il vetro delle finestre che si rompe solo se colpito con una certa potenza, fa capire quanto cuore ha dato lo sviluppatore nel creare questo gioco.

Infine, sonoro da applausi. Qualsiasi azione si stia compiendo, su Ronin, la musica ci accompagnerà con il giusto ritmo. Persino quando la protagonista sale sull’ascensore partirà una musica di sottofondo palesemente ironica, che si fermerà non appena saremo scesi. Insomma, un ottimo lavoro sotto questo punto di vista, soprattutto se consideriamo che il lavoro svolto è di una sola persona.

Trofeisticamente parlando: quella donna è una macchina da distruzione

Ronin non si farà certo amare dai platinatori, infatti il gioco non ha un trofeo di… Platino. Per completarlo al 100% però, dovrete prendere dodici trofei tra cui nove trofei di bronzo, due trofei argento e uno oro. Niente di difficile, infatti una volta completato il gioco, vi ritroverete quasi sicuramente con due o tre trofei mancanti; uno tra questi sarà quello di completare il gioco in Nuova Partita +.

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Michele Faraone
Videogiocatore sin da piccolo. Più precisamente da quando sotto l'albero di Natale ricevette il Super Nintendo con Mortal Kombat II e Super Mario World. Appassionato di film e scettico su diversi fronti. Amante della natura e della "lore" che la circonda.