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SENRAN KAGURA Peach Beach Splash – Recensione

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Caricare, puntare… denudare

Questo SENRAN KAGURA Peach Beach Splash vuole a tutti i costi dimostrare di essere quanto meno un buon sparatutto in terza persona, riuscendoci però solo parzialmente. Partiamo quindi dalle cose che ci hanno convinto di più: le armi. Senza dubbio l’utilizzo di armi ad acqua è già di per sé un aspetto inedito che porta freschezza nel genere, garantendo un buon grado di novità; ogni arma infatti avrà bisogno continuamente di raggiungere la pressione giusta per poter fare fuoco. Le ragazze dovranno quindi esibirsi in animazioni abbastanza ambigue per poter sparare il prima possibile.

Al di là del funzionamento delle armi in sé, l’aggiunta dell’acqua ha permesso l’implementazione di un idro-jetpack che fornirà al giocatore molte opzioni di movimento e di controllo dell’area. Tenendo premuto il tasto di salto, infatti, se disporremo di abbastanza acqua potremmo svolazzare per qualche secondo controllando il campo di battaglia e magari colpendo qualche nemico. Il jetpack permetterà anche di effettuare una veloce schivata che, se usata in combinazione con il tasto di sparo, permetterà di colpire durante l’animazione della schivata.

Dopo aver completato i vari archi narrativi, che ci obbligheranno a utilizzare determinati personaggi, potremmo andare a personalizzare completamente la combattente che useremo nelle varie modalità o nel multiplayer. Ogni shinobi potrà essere personalizzata in tutti i suoi aspetti come l’arma equipaggiata, l’outfit e un deck che ci permetterà di attivare particolari abilità. Possiamo quindi ora tirare in ballo il sistema delle carte. Queste carte, che otterremo al completamento delle varie attività, potranno essere equipaggiate e renderanno disponibile l’utilizzo di particolari abilità; queste potranno poi essere potenziate con l’utilizzo di tutti i doppioni che andremo ad accumulare nel corso delle partite.

L’ultima cosa che è doveroso analizzare con attenzione è il sistema di uccisione delle ragazze. Una volta che abbiamo abbattuto una shinobi questa si accascerà per qualche secondo dandoci il tempo di darle il colpo di grazia. E secondo voi poteva mancare un’animazione hot anche per questa dinamica? Certo che no. Una volta che ci avvicineremo a una ragazza abbattuta infatti potremo avviare un divertente minigioco. Impugnata una paperella di gomma inizieremo a schizzare la ragazza nelle sue parti più sensibili (potete immaginarle da soli, birichini) e continuando a premere il tasto di sparo potremo lasciare le ragazze letteralmente denudate, anche se preventivamente censurate.

Se la recensione finisse qui, potremmo davvero trovarci davanti al gioco definitivo per tutto il popolo maschile. Purtroppo però il titolo soffre di alcuni problemi che sono ormai costanti all’interno della serie. Andando con ordine, la poca varietà nelle modalità rende il gioco molto ripetitivo in poco tempo, cosa che il multiplayer (molto sbilanciato) riesce in parte a limitare. Il sistema online permette infatti l’utilizzo delle proprie carte, in questo modo si favoriscono fin troppo le persone con molte ore di gioco alle spalle. Prima di cimentarvi nel multiplayer quindi consigliamo di fare molta esperienza nelle attività offline. Per concludere dobbiamo segnalare un piccolo vizietto che ultimamente Marvelous sta adottando, ovvero l’uso massivo di DLC. Il problema è che questa volta, oltra ai DLC solamente estetici, troveremo anche molte armi non disponibili nella versione base. Non proprio una bella cosa.