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Steep – Recensione

Di tutti i mondi virtuali che mi sono trovato a esplorare, quello di Steep è senza dubbio uno dei più divertenti che abbia mai incontrato e sfido chiunque a dire il contrario sfrecciando con il muso a pochi centimetri dalle pendici delle Alpi.

Ubisoft Annecy è stata capace di rendere la semplice libertà di movimento in grado di sostenere, da sola, un gioco intero, operazione che solo pochi altri prima di loro avevano saputo fare e con risultati forse nemmeno così buoni. Questo perché, al di là della mole enorme di contenuti o delle infinite possibilità di personalizzazione del proprio avatar, il vero cuore di questa produzione, il motivo per cui non riuscirete proprio a staccarvi dallo schermo, è rappresentato dalle suggestioni, dalle emozioni e dal divertimento regalati dallo scivolare spensierato verso valle, circondati da un paesaggio meraviglioso che trasuda da ogni pixel tutto l’amore e la passione che gli sviluppatori vi hanno riversato.

Ma accantonando i violini per un attimo, facciamo un respiro profondo e lanciamoci in picchiata alla scoperta di questa nuova IP della casa francese!

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Ride Your Way

La filosofia alla base di Steep è incentrata sul motto “crea il tuo percorso” che, nell’immenso mondo di gioco, viene declinato a seconda dello strumento con cui deciderete di affrontare le cime delle Alpi. Potrete infatti scegliere tra un paio di sci, una tavola da snowboard, una tuta alare o un parapendio, ciascuno dei quali andrà a cambiare radicalmente, e per ovvi motivi, l’approccio alla montagna. Oltre alle meravigliose sessioni di pura esplorazione che vi consentiranno di sbloccare nuove aree da cui partire per le vostre discese, la mappa è disseminata di eventi per ciascuna delle specialità sopra menzionate che vi faranno salire di livello in ben sei diverse categorie, consentendovi sia di accedere a nuovi importanti contest, sia di sbloccare nuovi item per il vostro avatar.

Le sfide sono piuttosto varie e spaziano da voli di prossimità con la tuta alare a gare di puro freestyle sullo snowboard in cui l’unico compito sarà quello di realizzare i trick più estremi possibili, facendo schizzare alle stelle il moltiplicatore del punteggio. Il divertimento poi è garantito grazie anche ai cosiddetti eventi a tema, sponsorizzati da marchi come Red Bull e Salomon, che vi impegneranno in particolari obiettivi dall’alto tasso di spettacolarità.

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Un piccolo avviso è però necessario: se c’è una cosa che non dovete sperare nell’avvicinarvi a Steep è di ritrovarvi tra le mani un simulatore di sport estremi, perché rischiereste di restare pesantemente delusi. L’approccio del gioco è fortemente arcade e viene messo in chiaro sin dalle prime battute. Ciononostante l’impostazione scelta è perfetta così com’è, proprio perché, in virtù di una grande accessibilità, ogni discesa potrà regalare soddisfazioni anche ai non-veterani dei giochi sportivi che non dovranno temere di incappare, caduta dopo caduta, in momenti di pura frustrazione. Non che cadere sia tanto male, eh, se proprio dobbiamo dirla tutta, visto che lo sfracellarsi a tutta velocità contro un albero, o finire faccia a terra dopo un’acrobazia troppo azzardata, ci farà avanzare di livello nel ramo delle “ossa rotte”, ma insomma, ci siamo capiti, anche i fallimenti sono ben integrati nell’economia del gioco e sicuramente non vi sproneranno a gettare il pad fuori dalla finestra.

Attenzione, però, perché non vorrei passasse il messaggio che Steep sia un gioco banale, affermazione quanto mai distante dal vero. E’ facilmente accessibile, questo senz’altro, ma non per questo meno profondo! Riuscire a padroneggiare al meglio i trick e conoscere a menadito le discese impegnerà anche i giocatori più scafati che mirano all’ottenimento della medaglia d’oro in tutti gli eventi. Bisogna davvero dare il grande merito ai ragazzi di Ubisoft Annecy di essere riusciti a combinare e bilanciare in maniera perfetta un’anima casual, ottima per una sciata in totale relax, e un’anima più hardcore, altrettanto valida da garantire un buon livello di sfida.

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Ecco, forse le uniche due critiche che si possono muovere nei confronti del gioco riguardano la mancanza di un reale senso di progressione, dal momento che salire di livello serve solo a sbloccare accessori estetici e livree per le tavole, ma non attrezzi con differenti caratteristiche che vadano a impattare in qualche modo sul gameplay. E se da un lato questo fa sì che siano solo le abilità del giocatore a parlare in pista, dall’altro rischia di affievolire l’interesse degli acquirenti sul lungo periodo.

La seconda nota dolente va invece ricercata nella controversa integrazione del parapendio nelle attività proposte, troppo “spigoloso” e troppo distante dalla velocità e fluidità che contraddistinguono il titolo, per risultare realmente divertente. E’ un ottimo strumento per esplorare l’ambiente, ma le gare dedicate ce le saremmo risparmiate volentieri. In ogni caso, al netto di queste piccole sbavature, non possiamo che premiare entusiasticamente il gioco nel suo complesso!

What a wonderful world

Anche sul fronte tecnico, Steep non mostra il fianco a grosse critiche. Il colpo d’occhio è sicuramente uno dei più maestosi e suggestivi che abbiamo mai visto in un open world, complice una gestione dell’illuminazione da applausi e un’attenzione maniacale nella riproduzione dei paesaggi alpini; vedere la bellezza del riverbero della luce del sole al tramonto sulle distese innevate, ne siamo sicuri, vi farà salire un’irrefrenabile voglia di mettere due sci ai piedi e andare sulla pista più vicina ad ammirare dal vivo tutto ciò.

Inevitabile però che, per offrire anche un buon orizzonte visivo e 30 fps stabili, gli sviluppatori siano dovuti scendere a qualche compromesso con la complessità poligonale di alcuni elementi, come la vegetazione, e la qualità di alcune texture, ma, anche in questo caso, nulla che possa inficiare seriamente l’ottimo lavoro svolto in generale. Siamo stati inoltre ben lieti di constatare come le frequenti compenetrazioni presenti nella beta siano state il larga parte risolte.

steep-2Il comparto audio non si distingue per meriti particolari, ma tracce musicali troppo invadenti sarebbero state un sacrilegio. Il silenzio che accompagna le discese, perturbato solo dal rumore della tavola che scivola sulla neve, è stato l’accompagnamento migliore che potessimo desiderare nella maggioranza delle situazioni.

Ride together

Spendiamo le ultime righe di questa recensione per ricordarvi che il mondo di Steep funge anche da enorme hub all’interno del quale sarete sempre connessi in tempo reale con altri giocatori del pianeta. Di per sé, questa funzione, non aggiunge molto all’esperienza globale, anzi, in tutta onestà, direi quasi nulla, dal momento che raramente ho trovato dei rider disponibili a fare gruppo con me durante le discese, ma la cosa passa facilmente inosservata.

Sicuramente il discorso cambia di molto nel caso in cui si possa fare affidamento su una compagnia di amici con cui spendere del tempo sulle montagne virtuali e sfidarsi nel trick migliore o con la quale condividere i propri tracciati, ma anche in mancanza di questa, siamo sicuri potrete godervi il gioco senza alcun problema.

Trofeisticamente parlando: ride your platinum!

Steep offre un totale di trenta trofei divisi in dodici bronzi, dodici argenti, cinque ori e l’immancabile Platino. Le richieste spaziano dall’eseguire delle determinate acrobazie all’esplorare la mappa al 100%. Nulla di troppo difficile, non fosse per il trofeo Sfidante d’oro a 24 carati, che vi chiederà di ottenere una medaglia d’oro in ogni evento, impresa tutt’altro che facile, ma sicuramente non impossibile per i nostri più arditi cacciatori.

 

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Giacomo Bornino
Sonaro dalla nascita. Muove i primi passi nel mondo videoludico all'età di 5 anni quando gli viene regalata la PS1; scoprendo Crash CTR e Rayman 2: The great escape nasce quella che diventerà la sua più grande passione: i videogiochi. Lo svezzamento passa per l'era PS2 dove il "Trittico" Jak&Daxter/Ratchet&Clank/KingdomHearts, come una freccia di Cupido, rende indissolubile il suo amore per la materia. Al fianco di queste Pietre Miliari è d'obbligo citare anche l'impareggiabile Dragonball Z: Budokai Tenkaichi 3, compagno di mille e uno battaglie con gli amici, nonché responsabile principale della sua miopia. La piena maturità viene raggiunta con il lancio di PS3, la quale gli permetterà di scoprire e apprezzare più o meno tutti i generi esistenti, da Mirror's Edge a Bayonetta, passando per Uncharted, Heavy Rain e molti altri. Tra le altre cose adora Batman e i supereroi (sì, Batman fa categoria a sé) in tutte le salse, la saga di Matrix e i libri di Chuck Palahniuk.