Street Fighter 30th Anniversary Collection – Recensione

Sviluppatore: Capcom Publisher: Capcom Piattaforma: PS4 Genere: Picchiaduro Giocatori: 1-2 (Online: 1-2) PEGI: 12 Prezzo: 39,99 € Italiano:

Il 2018, per Street Fighter, è stato un anno molto importante che ha segnato per la serie il suo trentesimo anniversario. Capcom, dal canto suo, per festeggiare questa ricorrenza, ha pubblicato quella che possiamo definire la collection definitiva, portando su PlayStation 4 tutta la saga in un’unica edizione, dando così l’occasione a chiunque di cimentarsi in quelli che sono i capostipiti del genere.

La strada è nel cuore della lotta

Street Fighter 30th Anniversary Collection contiene al suo interno ben dodici titoli che vanno dal primo Street Fighter, fino a raggiungere il Third Strike: Fight for the Future; questo ci permette di osservare in tempo reale tutta l’evoluzione che la serie ha seguito negli anni e provare tutte le meccaniche di gioco che si sono susseguite, come l’indimenticabile Parry System. La collection però non si ferma ai soli dodici titoli, portando ai giocatori tante altre chicche interessanti che i fan riusciranno sicuramente ad apprezzare, come l’introduzione del museo, la possibilità di ascoltare tutti i brani della collezione, l’intera storia di come la saga di Ryu e soci è diventata un cult del genere e, ultima ma non meno importante, la tanto richiesta modalità online.

Iniziamo analizzando quello che è il comparto offline, vero fulcro del titolo, andando a vedere cosa realmente ci offrono tutti i giochi presenti nella collection. L’emulazione dei titoli è ottima e la sezione offline ci permette di affrontare la classica modalità Arcade con tutti i dodici giochi, anche se con qualche leggera problematica; il tasto Start, ad esempio, è stato assegnato al touchpad del controller e, nonostante si possano rimappare i tasti a proprio piacimento, Capcom ha scelto di rendere inutilizzabili gli arcade stick di vecchia generazione. Se siete amanti della… leva, dovrete quindi necessariamente dotarvi di un nuovo stick e inoltre non vi è la possibilità di impostare i tre pugni o tre calci su un singolo tasto, rendendo quindi difficoltoso e fastidioso eseguire mosse EX sfruttando il pad.

Trattandosi di una semplice emulazione, inoltre, nonostante si trovi l’opzione per regolare la difficoltà di ogni singolo titolo, non vi è alcuna abilitazione per le shortcut e questo rende molto difficile l’avvicinarsi delle nuove leve a giochi come Third Strike o la serie Alpha, dato che per effettuare alcune mosse speciali o combo sarà necessario avere una pulizia dei comandi invidiabile. Fortunatamente in questo caso arriva in aiuto la modalità Allenamento che, seppur prevista solo in quattro titoli, ci permette di migliorare la nostra manualità con tanto di input a vista.

Questa modalità, però, è stata inserita per uno scopo ben preciso: l’online. Dato che la componente offline di Street Fighter 30th Anniversary Collection ci permette esclusivamente di affrontare la modalità Arcade dei vari giochi, senza la presenza di sfide o tutorial, l’inserimento del training stage si rivela utilissimo per migliorarsi e per imparare nuove tecniche di combattimento. Restando in tema online, proprio come l’addestramento solo quattro giochi entrano a far parte di tale modalità e, fortunatamente, non si viene a creare nessun disagio, dato che Capcom ha ben pensato di inserire i quattro titoli più apprezzati e giocati dalla community mondiale. All’interno del menù online possiamo partecipare a partite casuali o classificate; quello che però ci ha fatto un po’ storcere il naso è la totale assenza di una selezione personalizzata in base alla connessione, il che rende tutto molto… casuale. Se infatti avrete la fortuna di giocare con qualcuno con una buona connessione, il tutto filerà liscio, altrimenti preparatevi ad affrontare le fauci del lag, cosa peraltro molto comune dato che la maggior parte dei giocatori utilizza una connessione non cablata.

HADOUKEN!

Come dicevamo inizialmente un extra molto interessante per gli appassionati è sicuramente il museo, che vi darà accesso a numerose informazioni sul brand, a partire da una timeline dove, anno per anno, vengono mostrati i vari progressi fatti per ogni capitolo. Oltre alla cronologia di gioco troviamo un elenco di tutti i lottatori presenti; ci viene raccontata la loro origine, la soundtrack di ogni singolo capitolo e vari bozzetti illustrativi che mostrano come è nato l’iconico brand di Street Fighter, il tutto disponibile fin dal primo avvio.

In conclusione andiamo a toccare il punto focale dell’intera opera di Capcom: il gameplay. Considerando che giochi come il primo Street Fighter sono quasi ingiocabili a causa dei comandi poco reattivi, è indubbio che il titolo migliore della raccolta sia Street Fighter: Third Strike, che anche dopo tanti anni riesce a reggere il colpo, confermandosi uno dei migliori capitoli dell’intera saga. Il Parry System resta ancora oggi una delle migliori meccaniche mai introdotte nel brand e permette ai giocatori di realizzare comeback al cardiopalma se si riesce a sfruttare a dovere tale tecnica di combattimento.

Sembra infine quasi superfluo citare la presenza di Street Fighter II: Turbo, che a distanza di quasi venticinque anni riesce a portare ancora una folta cerchia di fan a vari tornei e manifestazioni importanti, come l’Evolution Tournament, grazie a i suoi side event e, anche in questa collection, resta sicuramente al secondo posto tra i migliori titoli. Dovrete però disporre di una buona manualità per poter affrontare al meglio le sfide che vi attendono, soprattutto ai livelli più alti; bisogna puntualizzare che titolo cade in fallo sotto il comparto online dove, data la presenza di Akuma (personaggio escluso da ogni torneo per ovvie ragioni), il tutto risulta fin troppo sbilanciato nei suoi confronti. Trattandosi infine di una semplice emulazione tutti i titoli sono adattati in formato 4:3 e, pur avendo a disposizione alcuni filtri e la possibilità di spostare il tutto nel formato full screen in 16:9, abbiamo preferito tenere quello originale a causa di una deformazione delle immagini molto fastidiosa e di una maggiore difficoltà nella regolazione delle distanze fra lottatori.

Trofeisticamente parlando: trofei da strada

Street Fighter 30th Anniversary Collection non dispone di un trofeo di Platino e la scalata al 100% non risulta particolarmente ostica. Nei soli diciassette trofei disponibili, dodici vi chiederanno semplicemente di completare la modalità Arcade dei vari titoli, mentre le restanti coppe riguarderanno il comparto online. Come ciliegina sulla torta, però, Capcom ha voluto testare l’abilità dei giocatori inserendo, come ultimo trofeo, lo scontro con Akuma in Street Fighter II; fortunatamente basta solo scoprirlo e non batterlo.

VERDETTO

Se guardiamo Street Fighter 30th Anniversary Collection esclusivamente sotto l'aspetto contenutistico, il gioco è da premiare al 100%. Alcuni problemi legati all'online però fanno storcere il naso (e purtroppo, nei picchiaduro, Capcom ci casca ogni volta), inoltre la scelta di eliminare tutti gli arcade stick di vecchia generazione non farà certo felici i molti utenti che sfruttano ancora quelli PlayStation 3. In conclusione, consigliamo questa collection soprattutto a chi già mastica da tempo l'intera saga di Street Fighter, visto che i nuovi giocatori difficilmente riusciranno ad apprezzare i vecchi titoli, soprattutto per l'elevata difficoltà nell'eseguire combo in tempi molto ristretti o nell'esecuzione delle mosse speciali.

Guida ai Voti

Nicola Raiola
All'interno del mondo del Bit fin dal suo stato embrionale di UPSBlogit. Ha iniziato a giocare alla tenera età di quattro anni. Appassionato a ogni genere videoludico segue con passione, oltre ai videogame, anche film, anime e manga. Questo, purtroppo, è causa della sua instabilità mentale.