SUPERHOT – Recensione

Sviluppatore: SUPERHOT Team Publisher: SUPERHOT Team Piattaforma: PS4 Genere: FPS Giocatori: 1 PEGI: 12 Prezzo: 24,99 € Italiano:

Il mondo dei videogiochi è popolato sempre di più dagli sparatutto in prima persona, anche su console. Siamo ad agosto del 2013, e un certo progetto noto come SUPERHOT creato da un team di sviluppo ancora senza nome partecipa alla Game jam 7DFPS (7 Day First Person Shooter). Il prototipo fu talmente promettente da scaldare il cuore a moltissimi siti web e riviste. Dopo alcuni anni il team di sviluppo ora conosciuto con il nome di SUPERHOT Team, grazie a una campagna su Kickstarter terminata con successo, è riuscito a trasformare il prototipo del browser game in un vero e proprio videogioco completo per console.

Sì, ci stanno tracciando! Stacca, stacca!

In SUPERHOT controlleremo un ragazzo anonimo che, dopo numerosi suggerimenti dei suoi amici del web, deciderà di provare un certo videogioco chiamato, per l’appunto, SUPERHOT. Un nostro amico ci informerà che l’unico modo per poterci giocare sarà quello di avviarlo con l’ausilio di mezzi non proprio leciti.

Man mano che si finiscono i livelli il gioco si bloccherà a causa di alcuni glitch, che potranno essere risolti grazie a un nuovo aggiornamento, che sempre il nostro amico ci fornirà. Da qui le cose cominciano a farsi strane, i glitch diventano più frequenti e il gioco stesso ci darà una terribile sensazione… “loro” sanno chi siamo. Nel corso del gioco avremo dei dubbi su cosa stiamo effettivamente facendo e perché; questi ci verranno chiariti soltanto proseguendo con le missioni. La trama è uno dei punti più forti del gioco, parlarvene ancora sarebbe un sacrilegio.

Il tempo si muove con te

SUPERHOT ha un bizzarro modo di proporsi, poiché avviando il gioco ci ritroveremo in una schermata di avvio di un sistema operativo, e il disco rigido del nostro computer, in grafica ASCII, ci farà da menù principale. Avremo a disposizione diverse cartelle da poter esplorare, proprio come se fosse un vero computer. Avviando il file superhot.exe cominceremo effettivamente a giocare.

Il gioco è uno sparatutto in prima persona in cui il tempo si muove a ogni nostro passo. Il nostro scopo sarà semplice: eliminare tutti i “tizi rossi” (si chiamano proprio così) nella maniera che si preferisce, completando i livelli. Gli stage brulicano di oggetti che potremo utilizzare per stordire o uccidere i nostri nemici, come mazze da baseball, katana, pistole, fucili d’assalto e shotgun, senza escludere gli oggetti di uso comune, tipo dei vasi, delle chiavi inglesi e addirittura monitor e tastiere.

Kill, dodge, repeat

Il gameplay è molto intuitivo, date le poche azioni disponibili: salteremo con L2; sparare, attaccare e interagire con gli oggetti condividono i tasti R2 e X; con Cerchio lanceremo ciò che avremo in mano e con Quadrato utilizzeremo lo scambio di corpi, un’abilità che verrà sbloccata solo nelle fasi avanzate di gioco.

Una scelta curiosa da parte degli sviluppatori è stata la possibilità di poter rivedere a fine stage un replay delle nostre azioni in “tempo reale”, facendoci sembrare dei veri duri! Colpire un tizio rosso, privarlo della sua pistola e spararlo in testa con la stessa in un battito di ciglia è impagabile.

One shot, one kill

I nemici, eccezion fatta per gli attacchi corpo a corpo, moriranno sempre dopo un solo colpo, e così anche noi. L’intelligenza artificiale non è da sottovalutare, in quanto, come noi, i tizi rossi saranno capaci di schivare le nostre pallottole e controbattere, e lo faranno la maggior parte delle volte accerchiandoci.

Bisognerà quindi gestire con cura le nostre risorse, oltre al tempo, dato che non sarà completamente congelato (restando fermi per un secondo il tempo scorrerà come un centesimo di secondo). Insomma, il SUPERHOT Team ha creato un vero e proprio sparatutto strategico!

Le chicche non mancano. L’Omni piOS, il sistema operativo che funge da menù, brulica di applicazioni curiose e divertenti. Un esempio è il minigioco Tree Dude, dove impersoneremo un taglialegna, un apprezzato tributo a Timberman. Per non parlare della community, dove potremo partecipare a una chat di gruppo tra giocatori di SUPERHOT, molto divertente e realistica. Tuttavia sono tutti pirati lì dentro, quindi occhio a non farvi condizionare!

Challenge accepted

Al termine della modalità storia, che dura circa quattro ore, il sistema sbloccherà due nuove modalità: la modalità Senza fine e la modalità Sfida.

Nella prima, com’è facile intuire dal nome, ci ritroveremo in uno stage con nemici infiniti che sbucheranno da ogni angolo. Nessuna limitazione, solo la nostra bravura. Si tratta di una modalità di stampo arcade, dove ogni nemico ucciso ci darà un punto da aggiungere al nostro record, e che dopo un certo numero di tizi rossi uccisi ci sbloccherà le altre arene. Nei sottostage invece troveremo delle sfide di speedrun, che consisteranno nel terminare un livello nel tempo concesso, che sia secondo un tempo reale o un tempo di movimento.

La seconda, la modalità Sfida, consiste invece nel ripetere tutti i livelli dello story mode con l’aggiunta di regole particolari da rispettare. Avremo, ad esempio, la Katanaonly challenge nella quale, come fa intendere il nome, il nostro unico strumento di morte sarà un’affilata spada giapponese, oppure addirittura una sfida che ci riporterà a com’era il progetto mostrato alla Game jam del 2013. Questa categoria di missioni è molto vasta, senz’altro completarla porterà via moltissimo tempo.

Mi fai arrossire!

Il comparto grafico di SUPERHOT è discreto. La scelta di voler ambientare il gioco all’interno di un computer giustifica la scelta di utilizzare uno stile grafico particolare, anche se non è certo una grafica che fa gridare al miracolo. Tutto sembra fatto di vetro, il mondo di gioco è completamente bianco, gli oggetti da prendere sono colorati di nero e i nemici sono (come si intuisce già dal loro nome) rossi. Alcune texture sono ben dettagliate, altre invece troppo “poligonali”, ma lo perdoniamo, vista la natura del gioco.

Il menù del sistema operativo (che si autoproclama “il sistema operativo del futuro”) è a tratti fastidioso alla vista, essendo tutto scritto in ASCII. Per non parlare delle applicazioni secondarie come il cubo o il cilindro, che altro non sono che video epilettici utili a farci immedesimare di più nel gioco, ma che danno un immane fastidio agli occhi.

Il comparto sonoro è la nota più a sfavore dell’intero titolo. Certo, i suoni ambientali sono molto buoni, ma è la parte musicale a peccare. La musica è completamente assente in tutto il gioco, eccezion fatta per il minigioco Tree Dude (in cui bisogna riconoscere che è molto carina). Per tutta l’avventura verremo accompagnati soltanto dal fastidioso “Super Hot” pronunciato da una voce sconosciuta in modo molto marcato e ripetuto in loop alla fine di ogni livello.

Trofeisticamente parlando: bravo, cagnolino

Ottenere tutti i trofei di SUPERHOT risulterà essere un’esperienza impegnativa seppur non eccessivamente difficile. Terminare la storia ci sbloccherà sfortunatamente ben pochi trofei, la maggior parte prevede che trascorriate ore e ore nelle altre due modalità di gioco. Essenzialmente si dovranno eliminare quanti più tizi rossi possibili in qualsiasi modalità con le rispettive armi, trovare dei terminali nascosti, vincere tutte le speedrun e sbloccare tutti i livelli. Non mancano all’appello trofei simpatici come tagliare un proiettile con la katana o uccidere tre nemici con un solo colpo di shotgun.

VERDETTO

SUPERHOT è un titolo godibile, sfortunatamente breve nella storia per forza di cose, ma incredibilmente rigiocabile. E' un FPS che vale quello che costa, che riesce a far incollare il giocatore allo schermo pur essendo concettualmente semplice. Una piccola nota a sfavore per il comparto sonoro, ma il gameplay riesce a essere compatto e variegato, e non serve altro per divertirsi. Ha tante piccole chicche che solo provandole potrete apprezzare, tant'è che una volta finito, con molta probabilità, vi ritroverete a pronunciare la seguente frase: "E' lo sparatutto più innovativo che abbia mai giocato!".

Guida ai Voti

Andrea Letizia
Cresciuto a pane, Kamehameha e Crash Bandicoot, inglesizzato grazie a Kingdom Hearts. Grande amante degli action RPG e dei platform, dei cani e del wrestling.