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Sword Coast Legends – Recensione

Publisher: Digital Extremes Developer: Digital Extremes, nSpace
Piattaforma: PS4 Genere: GDR Giocatori: 1 (Online: 2-5) PEGI: 16 Prezzo: 19,99 €

Sulla scia dell’acclamato successo del famoso gioco di ruolo Dungeons & Dragons si sono affacciati sul mercato videoludico diversi titoli con tante belle premesse come Baldur’s Gate o Neverwinter, ma nessuno di loro è mai riuscito a sbancare il jackpot di vendite e successo. Ora il compito di dare una svolta al mondo fantastico di D&D su console è toccato a Sword Coast Legends. Digital Extremes e nSpace si sono occupati della produzione di questo nuovo titolo, annunciato a marzo è già disponibile su PlayStation 4.

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Sulle impronte di D&D…

Ambientato nell’universo videoludico del gioco di ruolo fantasy di Dungeons & Dragons, Sword Coast Legends tramite un breve prologo ci narra la lore di fondo che lega tutti gli eventi della trama. Tutto ha inizio con una leggenda secondo la quale la dea elfica Sehanine Moonbow vedendo i vari scontri che affliggevano il continente pianse una purissima lacrima che si cristallizzò formando una reliquia potentissima.

Questa reliquia contenente il potere della dea fu cercata da molti ma solo due fratelli la trovarono e ne brandirono il potere fondando poi la gilda di avventurieri nota come l’Ordine dell’Alba Ardente. Da qui partono gli eventi principali della storia che ci farà impersonare un mercenario che creeremo a nostra immagine e somiglianza al soldo dell’Ordine, quest’ultima con valori ormai decaduti.

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Crea il tuo campione!

I primi minuti di Sword Coast Legends ci vedranno impegnati nella creazione del nostro alter ego che useremo per tutto il corso dell’avventura. Iniziamo subito col dire che il comparto di creazione del personaggio è molto curato. Possiamo scegliere infatti tra diverse razze come elfi, mezzelfi, nani, elfi della luna ed i classici umani ed altrettante classi tra cui guerriero, mago, arciere, chierico, e così via. Il sistema di personalizzazione delle classi è molto appagante da un certo punto di vista ed è forse la parte più bella del gioco.

Oltre all’aspetto fisico con varie personalizzazioni facciali e corporali potremo scegliere i vari punti abilità e di razza da inserire in alcuni campi specifici per potenziare il nostro campione. Chi ha giocato a D&D ricorderà le varie caratteristiche come forza, destrezza, intelligenza, saggezza, carisma e costituzione. La razza e la classe scelta influenzeranno alcune statistiche in meglio ed altre in peggio cosi come succede nel classico gioco da tavolo. Infine si potranno scegliere anche le abilità che potremo usare durante le fasi di combattimento. Insomma un pannello di creazione molto sfizioso e profondo.

Si inizia a fatica!

Sebbene i primi 10 minuti di personalizzazione del nostro campione siano pieni di aspettative e curiosità su come sfrutteremo la nostra creazione, i successivi 20 minuti ci lasceranno con l’amaro in bocca per delle aspettative molto sopravvalutate. Un breve tutorial ad inizio gioco ci avvia alle meccaniche base del GDR che sono simili a quelle del noto titolo “Dragon Age Origin”. Sword Coast Legends si presenta con un’interfaccia molto scarna dove possiamo muovere il nostro alter ego tramite i pad analogici, lanciare abilità tramite i classici tasti azione e cambiare personaggio tramite le freccette direzionali. Nulla di più. La telecamera potrà essere avvicinata ed allontanata a nostro piacimento ed essere usata per esplorare la mappa in modo da trovare oggetti e forzieri nascosti.

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Dopo questo rapido tutorial si passa subito alla prima missione della campagna e qui iniziamo ad intravedere le prime pecche del titolo. Le quest principali come le side quest sebbene molto strutturate si presentano come un ripetersi di combattimenti e uccisioni. La storia principale per quanto possa coinvolgere fatica a decollare data la componente molto monotona e noiosa dei dialoghi. Su Sword Coast Legends infatti potremo parlare con ogni NPC e attuare delle scelte ma questi dialoghi saranno piatti e raccontati tramite delle scritte con una possibilità di scelta limitata e che non riescono a coinvolgere a pieno. Un’avventura quella del titolo di Digital Extremes ed nSpace molto svogliata ed a tratti sembra non ingranare.

Sono il tuo Master…ma non sono Dio!

Oltre alla classica campagna potremo giocare un’altra modalità ormai tipica dei giochi D&D, ovvero potremo impersonare le vesti del Dungeon Master. Colui che controlla tutto! La modalità purtroppo è disponibile solo online. Vestendo i panni del Master potremo creare a nostro piacimento la storia ed i vari dungeon a cui andranno incontro i player che decideranno di giocare la nostra partita. Il pannello da Master tuttavia è stato molto limitato e non sono state inserite molte delle funzioni che ci si aspettava ad esempio non si possono creare dungeon personalizzati al 100%; al massimo si può settare la location, lo spawn dei mostri e o la collocazione di alcuni oggetti; molto è stato infatti indicizzato secondo modelli preimpostati nel gioco. Tuttavia se non si è molto schizzinosi ci si potrà divertire molto con questa feature.

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Sword Bugs Legends

Arriviamo al più grande problema che affligge i classici giochi GDR ovvero i “bug”. Ebbene in Sword Coast Legends ce ne sono tanti, ma davvero tanti. Partendo dalla telecamera che in combattimento si incastrerà attraverso rocce ed insenature mostrandoci una visuale nera del duello e costringendoci a spostarci per ripristinarla; bug grafici con mostri immortali, personaggi che passano attraverso i muri e ancora bug sulle abilità che non si attiveranno o che si attiveranno all’infinito o in direzioni opposte a dove avevamo cliccato. Il tutto contornato da un infinità di caricamenti tra un dialogo e l’altro e una lentezza nelle azioni dei personaggi che spezza il ritmo del gioco facendoci annoiare dopo una manciata di minuti. Insomma, andare avanti nella campagna si dimostrerà tedioso e faticoso per via di tutti questi problemi.

Trofeisticamente parlando: qualcosa di semplice!

Sword Coast Legends conta 39 trofei di cui 4 ori, 8 argenti 26 bronzi, più il classico platino. I trofei per lo più si concentrano sul completare gli atti della storia, portare a termine le missioni dei nostri compagni, uccidere determinati mostri e completare i vari dungeon. Per prendere il famigerato platino quindi non avremo bisogno di spendere molte ore davanti al titolo dato che una volta finita la campagna, se fatta in maniera approfondita, avremo già una buona percentuale di trofei sbloccati.

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Simone Giunta
Per gli amici "ZioSimo". Adora informarsi su tutto il mondo dell'informatica e dei videogiochi, ma apprezza anche serie TV, film e anime. Predilige qualsiasi videogame dove ci sia un minimo di logica e, per concludere, spera di diventare un avvocato, dato che si sta laureando in giurisprudenza (a tempo perso).