The Elder Scrolls Online: Tamriel Unlimited – Orsinium – Recensione

Sviluppatore: N/A Publisher: N/A Piattaforma: PS4 Genere: Action RPG Giocatori: 1 PEGI: Prezzo: N/A Italiano:

Publisher: Bethesda Softworks Developer: Zenimax Online Studios
Piattaforma: PS4 Genere: MMORPG Giocatori: 1-8 (solo online) PEGI: 18

Durante la torrida estate appena trascorsa giunse sugli scaffali dei negozi, dopo più di un anno di rodaggio su PC, The Elder Scrolls Online: Tamriel Unlimited, un MMORPG che aveva l’ingrato compito di fornire ai giocatori un universo di dimensioni mastodontiche in cui non solo mettere in pratica tutto ciò che era stato appreso in Skyrim e nei precedenti titoli della serie, ma anche portare qualche innovazione, come l’indispensabile PvP. ZeniMax ci riuscì egregiamente e, a distanza di sei mesi, siamo pronti a recensire la seconda espansione, Orsinium.

Un orco per amico

Dopo tante scorribande per fermare il male supremo e aiutare qua e là qualche sfortunato abitante di Tamriel, cosa c’è di meglio se non fermarsi nella locanda della propria città natale per bere qualcosa in compagnia di vecchi amici, narrando gesta incredibili e scontri contro mostri enormi? L’apparente quiete viene però turbata da un messaggero orchesco, che ci consegna in fretta e furia una lettera inviata da un certo Re Kurog che vi invita a raggiungerlo nella sua terra, il Wrothgar, per svolgere una mansione della massima urgenza.
Così ci addentriamo nel secondo DLC di ESO, in cui il curioso leader orchesco, con una personalità incredibile ed un enorme senso patriottico, ci chiederà di rifondare Orsinium, appunto, capitale ormai decaduta del suo regno, e di sanare le faide interne tra clan sfruttando ogni mezzo a nostra disposizione. Fin da subito i più attenti però noteranno una grossa differenza con Imperial City, ossia l’abbandono di una trama troppo complessa in favore di una maggiore linearità e puntando soprattutto al divertimento, scelta dettata dalle critiche che gli stessi utenti mossero alla prima espansione.
Ciò nonostante la nostra missione sarà tutt’altro che semplice, dato che Orsinium ci offrirà circa 20 ore di nuove quest e sub-quest senza lesinare su qualche colpo di scena che non possono certo far pensare a una storia in stile The Witcher ma che tengono comunque incollati allo schermo per tutto il tempo necessario al completamento della trama.

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Finchè c’è vita c’è speranza

Il nostro compito quindi sarà chiaro fin da subito, aiutare Re Kurog a rifondare la sua città, sconfiggendo tutti i detrattori del monarca fino ad arrivare ad abbattere il terribile Urfon Ice-Hearth, un oscuro stregone insediatosi nella regione e pronto a congelare tutto quello che ostacolerà i suoi piani malvagi. Uno degli elementi più interessanti di Orsinium, al di là dei combattimenti che poco variano rispetto a quanto siamo già abituati, è proprio la rifondazione della città, che partirà da un vero e proprio cumulo di macerie per arrivare ad un fasto e uno splendore da lasciare a bocca aperta, e saranno proprio le nostre azioni a far sì che la città risorga dalle sue ceneri, il che, non lo nascondiamo, fa quasi affezionare alla “creazione”, nonostante le nostre scelte non vadano praticamente mai ad influenzare l’evoluzione della capitale ed i negozi siano comunque tutti accessibili fin da subito. Si tratta insomma di un piccolo escamotage che fa egregiamente il suo dovere, così come i tantissimi oggetti aggiunti all’inventario che ovviamente non stravolgono le basi del gioco ma portano qualche strumento in più che può tornare decisamente utile, soprattutto se saremo a livelli bassi.
L’altra grande novità rispetto a Imperial City è infatti legata al level gap. Mentre nel primo DLC veniva richiesto ai giocatori di aver raggiunto un dato livello, pena una serie infinita di mazzate, Orsinium adatta il livello degli avversari al nostro, rendendo possibile fruire dell’avventura sia che siate dei potenti guerrieri veterani del gioco, sia che abbiate appena iniziato le vostre disavventure in quel di Tamriel ma vogliate comunque provare l’ebrezza di aiutare Kurog nella sua missione.

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Quando il gioco si fa duro…

Se dopo ore passate a giocare con i vostri amici fidati a The Elder Scrolls Online i dungeon non hanno più segreti per voi, allora sarete felici di sapere che Orsinium, assieme alla sua personale questline e alla marea di nuovi oggetti di cui vi abbiamo parlato, introduce anche due zone da esplorare nuove di zecca: Old Orsinium e Rkindaleft. Come già accadeva in passato quindi avremo la possibilità di inoltrarci nei meandri delle caverne in compagnia di altri tre alleati pescati dalla rete o presenti in un team, in cerca di tesori e soprattutto di sei nuovi boss che, se non vi muoverete come un sol uomo con i vostri tre aiutanti, vi daranno sicuramente parecchio filo da torcere.
Oltre a questi due dungeon ZeniMax ha voluto introdurre anche una coraggiosa novità, ossia la Maelstrom Arena. All’interno di questo spazio avremo modo di dar battaglia a svariate ondate di avversari dando fondo ad ogni nostra abilità, per riuscire ad arrivare più avanti possibile con i round migliorando così anche la ricompensa che otterremo una volta sconfitti e cacciati fuori dal portale oppure elimineremo anche l’ultima serie di nemici. Il grosso dubbio riguardo a questa modalità è però legato alla scelta fatta dal producer di permettere solo il single player, fattore che diminuisce notevolmente la rigiocabilità e spinge ad entrare nell’arena solo per il ghiotto loot e non certo per divertimento, visto che dopo 3-4 volte che parteciperemo alla battaglia essa diventerà monotona e ripetitiva e ci spingerà a sfruttare tattiche collaudate per arrivare più in alto possibile. Inutile dire che in multiplayer, elemento che dovrebbe essere il vero motore del gioco, sarebbe stato tutto completamente diverso.

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RPG senza MMO

Questo secondo pacchetto di espansione, come si evince da quanto scritto in precedenza, risulta essere un solido modo per allungare la nostra permanenza nel mondo di Tamriel di una ventina di ore, senza disdegnare una trama a tratti interessante e con scelte che puntano a coinvolgere il giocatore e soprattutto un personaggio, Re Kurog, dotato di una personalità elaborata che i più attenti non mancheranno di notare ed apprezzare. Purtroppo però Orsinium cade dove più dovrebbe brillare, ossia nel comparto multiplayer. Dopo l’uscita di Imperial City piovvero critiche per alcune scelte non certo esaltanti, ed ovviamente si è deciso di correre ai ripari, sacrificando però la natura stessa del gioco. Quello che abbiamo tra le mani infatti è un prodotto ottimo in singolo ma che, ad eccezione dei due nuovi dungeon che però non si discostano da quanto già visto nel gioco base, non offrirà altre chance di collaborare con i nostri amici. Ogni possibilità di PvP è stata eliminata, e uno scenario perfetto per una lotta in gruppo, ossia la già citata Maelstrom Arena, è stata trasformata in un evento PvE anch’essa da giocarsi in single player. Nonostante l’ottimo lavoro svolto quindi la mancanza della componente “MMO” si fa davvero sentire e farà sì che il grosso del gioco si concentrerà nei dungeon e in giro per il Regno, ad attaccare i vari mini boss presenti nell’aera che regaleranno comunque momenti di divertimento.

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Trofeisticamente parlando – Un po’ di questo, un po’ di quello

Orsinium regala 6 nuovi trofei, di cui uno addirittura di prezioso oro, ma non fa certo sconti per quanto riguarda la difficoltà di ottenimento degli stessi. Se infatti i bronzi saranno recuperabili senza troppa fatica, lo stesso non si può dire delle coppe di metallo più pregiato, visto che dovremo completare la Maelstrom Arena in modalità Veterano e soprattutto forgiarci del titolo di Hero of Wrothgar, sconfiggendo boss, esplorando la regione orchesca e completando numerose quest. Nulla di realmente impossibile, ma di certo le 20 ore di completamento della Campagna non saranno sufficienti a completare al 100% questo breve elenco.

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VERDETTO

Orsinium è senza dubbio un ottimo prodotto, che regalerà agli appassionati della saga di The Elder Scrolls più di 20 ore di nuovi contenuti e offrirà una vasta zona esplorabile e una nuova modalità. Purtroppo però la scelta di eliminare il PvP e con essa ogni parvenza di multiplayer, ad eccezione dei nuovi dungeon, snatura un po' l'idea di un MMORPG. Nonostante questo, se avete apprezzato o state ancora giocando Tamriel Unlimited, il secondo DLC di ZeniMax saprà senza dubbio regalarvi emozioni.

Guida ai Voti

Stefano Bongiorno
Nato e cresciuto in cattività, il giovane Stefano è stato svezzato a latte in polvere e Nintendo, cosa che lo ha portato con gli anni a dover frequentare svariati osteopati a causa delle deformazioni alle mani causati dall'uso di pad rettangolari. Oggi ha una certa età e scrive per il Bit, non perché abbia una scelta, ma perché altrimenti il boss Dario lo fustiga con le copie invendute di Digimon All-Star Rumble. Nel tempo libero si dedica occasionalmente al suo lavoro di commesso di telefonia e soprattutto alla caccia al Platino, con scarsi risultati.