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Tumblestone – Recensione

Publisher: The Quantum Astrophysicists Guild Developer: The Quantum Astrophysicists Guild
Piattaforma: PS4 Genere: Puzzle Game Giocatori: 1-4 (online: 2-4) PEGI: 3 Prezzo: 29,99 €

“Pietra su pietra si alza un muro, muro su muro si arriva al castello”

Proverbio albanese

Nella vita frenetica di oggi i videogames puntano sempre di più sull’azione, tanto che titoli come Puzzle Bobble e Yoshi’s Cookie stanno via via scomparendo o passando su una piattaforma più “casual” come possono essere smartphone e tablet. L’uscita di un gioco come Tumblestone, quindi, non può che far piacere agli amanti dei puzzle game vecchio stile.

Questione di vegetali

Se cercate una trama profonda sappiate che Tumblestone non è stato creato per soddisfare questo vostro desiderio: all’interno dei 12 mondi di gioco infatti andremo ad interpretare un avatar via via diverso che avrà una missione, spesso “ridicola”, da portare a termine.

Nel primo mondo, per esempio, dovremo aiutare la regina Cleopatra ad arrivare al ristorante dove la aspetta una succulenta Ceasar Salad: tra lei ed il suo piatto però si frapporranno dei terribili Tumblestone, ossia dei blocchi di pietra colorati che bloccheranno il percorso. Per superarli dovremo quindi completare una serie di rompicapo di difficoltà crescente.

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Questa formula si andrà a ripetere in tutti i mondi di gioco, con la sola differenza che man mano che progrediremo si aggiungeranno nuovi ostacoli e nuovi bonus, rendendo quindi più complicata la sfida ma anche più esperto il nostro personaggio.

Con un totale di oltre 350 puzzle, riuscire a vedere la fine di Tumblestone sarà impresa tutt’altro che semplice, visto anche che alcuni livelli daranno decisamente del filo da torcere alla nostra mente, richiedendo impegno, dedizione ed ovviamente svariati fallimenti.

Questo anche perchè la meccanica scelta dai ragazzi di The Quantum Astrophysicists Guild per permettere al giocatore di risolvere i puzzle della modalità Storia (e non solo) contribuisce a rendere i puzzle complicati, visto che stravolge un po’ le basi di questo genere di videogames.

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Sparare ai sassi

La maggior parte dei puzzle game esistenti al mondo prende spunto dal classico Puzzle Bobble in cui, per chi non lo conoscesse, verrà richiesto di sparare delle palle colorate ed allineare almeno tre sfere dello stesso colore per farle esplodere e liberare così lo schermo.

Questa meccanica è stata ripresa, in chiave moderna, da titoli per smartphone come Candy Crush Saga e Pokémon Shuffle, in cui invece di lanciare ci viene richiesto di utilizzare la funzione di swipe dei nostri touch screen per spostare ed allineare sequenze di tre o più elementi ed accumulare punti.

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Ebbene, Tumblestone sfrutta questo stile di gioco ma lo inverte, dato che il giocatore dovrà sparare a dei blocchi già pre-esistenti e creare lui stesso catene di tre elementi così da liberare man mano lo schermo.  Questo ovviamente obbliga il giocatore a rispettare una certa sequenza di distruzione, pena l’impossibilità di proseguire nel livello e dunque il conseguente game over.

Questa particolare scelta rendere Tumblestone un puzzle game unico del suo genere, che spingerà anche gli amanti dei rompicapo a spremersi le meningi per padroneggiare al meglio la difficoltà sempre crescente del gioco: con ogni nuovo mondo infatti nuovi Tumblestone faranno la loro comparsa per ostacolare il nostro cammino ed obbligarci a trovare nuove soluzioni.

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Divertimento, illimitato divertimento

Se pensate che terminare tutti i livelli della Storia possa segnare la fine della vostra avventura con i Tumblestone, allora vi state sbagliando di grosso: dopo aver sbloccato tutti gli 11 Modificatori ed aver appreso il funzionamento di ognuno di essi potrete cimentarvi nelle sfide Arcade.

Pur senza una storia precisa, le tre modalità di gioco offerte a tutti coloro che vorranno migliorare la loro abilità forniranno una grande varietà di gioco ed ore di divertimento: nella modalità Batticuore infatti parteciperemo ad una sfida contro il tempo in cui il pensiero veloce sarà fondamentale per non rimanere schiacciati dai Tumblestone.

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In Maratona e Infinipuzzle invece potremo proseguire potenzialmente all’infinito nella risoluzione di schemi, con la differenza tra le due modalità data dal fatto che in Maratona avremo modo di vedere, coperto da un vetro, ciò che ci attenderà per decidere quale strategia adottare.

A dare un senso alle nostre performance altrimenti fini a se stesse, oltre ovviamente agli immancabili trofei, ci saranno delle leaderboard dedicate con cui potremo mostrare al mondo la nostra abilità come solutori di puzzle e sfidare i nostri amici a battere il nostro punteggio. Se invece volessimo portare la “battaglia” su un altro livello, allora potremo sfruttare l’ultima delle possibilità offerte da Tumblestone: il multiplayer.

Solo la mente più forte vincerà

Se sfidare il computer non fosse sufficientemente appagante per le vostre menti, allora la soluzione potrebbe essere sfidare uno o più amici ad una battaglia all’ultimo blocco. All’interno di Tumblestone è infatti disponibile una modalità Party che ci permetterà di sfidare fino ad altri 3 giocatori in locale oppure online (sebbene al momento non ci siano molti giocatori in rete).

Saranno disponibili, come per l’Arcade, tre diverse modalità di gioco: Battaglia fornirà un puzzle che continuerà a crescere ed a cui dovremo resistere quanto più a lungo possibile, Gara Puzzle chiederà ai giocatori di risolvere un dato schema nel minor tempo possibile ed infine Tiro alla Fune che sarà strutturato come Battaglia ma con uno sviluppo più lento.

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Il ventaglio di possibilità offerto da Tumblestone quindi permetterà ad ogni giocatore di trovare la sua strada e decidere come passare il suo tempo, se sfidando gli amici in focose battaglie all’ultimo blocchetto oppure cercare di superare il proprio record personale in un determinato livello oppure in una delle modalità arcade.

Piccolo accenno al comparto audio e grafico, il primo con musichette decisamente orecchiabili ed il secondo con personaggi stereotipati ed in versione caricatura ed un design colorato che ben si sposa con le meccaniche da puzzle game ed aiuta ad identificare al meglio i blocchetti.

L’unica pecca che si può riscontrare in un titolo come Tumblestone è, forse, proprio il fatto che un puzzle game così ben progettato non lasci margine a tutti coloro che non riescono a digerire questo genere di titoli ma preferiscono decisamente “menare le mani” piuttosto che la mente.

Trofeisticamente parlando – Coppe spaccamente

Nel vasto elenco trofei di Tumblestone trova spazio anche un roccioso Platino, per arrivare al quale dovremo non solo completare l’intera modalità storia (che sbloccherà già di per sé una bella fetta delle coppe disponibili, di metalli anche decisamente preziosi) ma dedicarci anche al comparto online, conseguendo vittorie in ogni modalità, nonché alle sfide secondarie ed alle modalità arcade offerte dal titolo. Una bella sfacchinata che metterà a dura prova i nostri neuroni ricompensandoci però con un succulento Platino.

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Stefano Bongiorno
Nato e cresciuto in cattività, il giovane Stefano è stato svezzato a latte in polvere e Nintendo, cosa che lo ha portato con gli anni a dover frequentare svariati osteopati a causa delle deformazioni alle mani causati dall'uso di pad rettangolari. Oggi ha una certa età e scrive per il Bit, non perché abbia una scelta, ma perché altrimenti il boss Dario lo fustiga con le copie invendute di Digimon All-Star Rumble. Nel tempo libero si dedica occasionalmente al suo lavoro di commesso di telefonia e soprattutto alla caccia al Platino, con scarsi risultati.