Wolfenstein II: The New Colossus – Le gesta del Capitano Wilkins – Recensione

Se avete letto le nostre recensioni dei primi due episodi di Cronache della Libertà, saprete che Le avventure di Pistolero Joe e I diari dell’agente Morte Silenziosa non ci avevano particolarmente entusiasmato. Pur basandosi su un capolavoro come Wolfenstein II: The New Colossus, i primi due DLC ci avevano fatto storcere il naso proprio per la poca originalità proposta, dandoci la sensazione di un’occasione sprecata a causa di un lavoro pigro degli sviluppatori. Riusciranno le gesta del capitano Wilkins a farci cambiare idea? Scopritelo nella nostra recensione.

Sole nero

In questo ultimo capitolo delle Cronache della Libertà impersoneremo il capitano Wilkins, soldato americano rimasto solo e senza obbiettivi nella vita dopo la guerra, se non quello di uccidere più nazisti possibile prima di tirare le cuoia. Questo atteggiamento rinunciatario si interromperà con l’incontro di un vecchio compagno d’armi, con il quale organizzerà un piano per distruggere il potentissimo Cannone del Sole. Un po’ in controtendenza rispetto ai suoi predecessori, questo DLC parte abbastanza male, senza mai riuscire a catturare pienamente l’attenzione del giocatore, riuscendo però a ritrovarsi per strada grazie a una fase finale finalmente degna di quello che avevamo visto in Wolfenstein II.

Tra colpi di scena e risvolti narrativi interessanti, siamo finalmente riusciti a cogliere lo spirito sanguinario e agguerrito di Wolfenstein, che non si limita a proiettili e morte, portandoci davanti a questioni morali e dando grande rilievo ai legami affettivi. Purtroppo ciò che viene prima è molto meno avvincente, con una narrazione molto blanda di cui avremmo fatto volentieri a meno. Tirando le somme, anche in questo caso, vediamo questo contenuto aggiuntivo come un’occasione persa, una possibilità di offrire contenuti molto interessanti (a cui MachineGames ci ha spesso abituato) che però è stata realizzata in maniera a dir poco superficiale.

Anche sotto il profilo del gameplay, le gesta del capitano Wilkins si avvicinano molto a quelle di Pistolero Joe e Morte Silenziosa. Il nostro personaggio avrà infatti un’abilità peculiare che, in questo caso, è l’utilizzo degli stivali Kampfwanderer, grazie ai quali sarà possibile raggiungere posizioni sopraelevate con il minimo sforzo.

Il risultato finale, però, non ci ha particolarmente entusiasmato; se con Pistolero Joe l’approccio giusto era quello violento, mentre con Morte Silenziosa bisognava muoversi nell’ombra, il gameplay pensato per il capitano Wilkins non riesce a trovare una collocazione ben precisa. Non che sia necessario, sia chiaro, lo stesso Wolfenstein II fa della varietà negli approcci uno dei suoi punti di forza.

Gennaro Favatà
Detto anche Giovanni, dagli amici di Ubisoft. Newser, inviato, grafico e se sei fortunato lo trovi anche sul forum di PlayStationBit. Ama alla follia fumetti, cartoni animati, videogiochi e quanto di più colorato e nonsense ci sia, non disdegnando però generi più dark come l'horror e il noir. Inoltre, come ogni eroe che si rispetti, sa trattenere il fiato per dieci minuti.