WRC 7 – Recensione

Sviluppatore: Kylotonn Publisher: Bigben Interactive Piattaforma: PS4 Genere: Corse Giocatori: 1-8 (Online: 1-8) PEGI: 3 Prezzo: 59,99 € Italiano:

Bigben Interactive e Kylotonn (Bet on Soldier, un manciata di WRC e l’ultimo FlatOut, tra gli altri) hanno puntato molto sul nuovo WRC, giunto alla sua settima iterazione ufficiale, ma con i due ultimi capitoli che non sono stati in grado di accontentare i fan. Lo diciamo perché l’evento di lancio è stato qualcosa di sensazionale (potete trovare una manciata di foto qua e là per l’articolo); dalla mattina al tardo pomeriggio, in quel di Lainate,  in provincia di Milano, presso il Centro Guida Sicura ci siamo cimentati in sessioni di guida in situazione estreme simulate con resine speciali, in spezzoni di gioco virtuale grazie a WRC 7 (ovviamente usufruendo del Revolution Pro Controller 2) e nell’immancabile buffet. Tornati a casa, stanchi e vittoriosi, abbiamo potuto analizzare con più calma l’ultimo arrivato nel mondo videoludico nel campo del rally, con licenza ufficiale.

Sereno variabile

Dopo download, installazioni e le solite procedure preliminari, siamo finalmente arrivati al menù principale, piuttosto simile a una schermata degli ultimi sistemi operativi a marchio Windows – nonché ai menù precedenti dei giochi appartenenti alla serie. Tra un riquadro e l’altro abbiamo notato come il gioco distingua in maniera netta il comparto offline da quello online, oltre a una piccola porzione di schermo dedicata a extra, opzioni e altri dettagli simili.

Partiamo dall’esperienza in solitaria. Una volta selezionata la voce apposita, le scelte si ramificheranno tra la possibilità di partecipare a una partita veloce o a un campionato personalizzato, modificabili in ogni loro sfaccettatura, oppure potremo effettuare nuovamente il tutorial (“nuovamente” poiché una volta ci toccherà farlo per forza, affinché il gioco valuti le nostre capacità e setti le impostazioni di conseguenza) o ancora, e certamente è questa l’opzione più interessante, provare la scalata verso il successo con l’inizio di una nuova carriera.

Si parte dal fondo, in WRC 7 come in tanti altri giochi. D’altra parte il titolo sviluppato da Kylotonn vanta ben tre classi diverse di vetture, mano a mano più potenti, e il senso di progressione sarà evidente, poiché cominceremo da una classe con cilindrata (molto relativamente) bassa per poi arrivare a sfidare Sébastien Ogier e soci. A patto di buone prestazioni, certo, e a patto che qualche scuderia della divisione superiore ci proponga un contratto a fine anno. Nonostante la carriera di WRC 7 proponga un contorno interessante, tra messaggi social, sfottò degli altri piloti, morale della squadra da gestire, assetti da stabilire, danni da riparare dopo una giornata di rally e altro ancora, non si tratta di qualcosa che non sia già stato visto, e in ogni caso il senso di immedesimazione si attesta al minimo indispensabile.

Stiamo parlando di contorno, per l’appunto, perché quando si passa al primo WRC 7 non sbaglia un colpo. Il gameplay di WRC 7 ci ha piacevolmente sorpreso per versatilità e solidità, infatti, per quanto sia almeno di tendenza arcade. Dai principianti agli esperti, tutti troveranno pane per i loro denti, impostando una sfida appagante per i veterani con la disattivazione di tutti gli aiuti di guida, oppure lasciando attivati questi ultimi per i novellini, così da dare un’impronta arcade, come detto, anche se mai eccessiva. L’esperienza di guida risulta comunque divertente e appagante allo stesso tempo, e capace di non sfociare mai nella ripetitività, in primis grazie a più di una decina di eventi ufficiali – ufficiali così come tutti gli altri contenuti presenti nel titolo, così da toccare quasi tutti i continenti. 13 sono invece i cosiddetti Epic Stage, novità di questo capitolo, che metteranno a dura prova la concentrazione di ognuno di noi; si tratta di livelli dalla durata di più di 15 minuti utili a farci capire esattamente l’attenzione che, nella realtà, i professionisti devono necessariamente avere per quanto riguarda la gestione della vettura. In secondo luogo WRC brilla anche per un motore fisico che ha dello strabiliante, e che risulta in grado di condizionare e variare in maniera ottimale l’approccio che dovremo tenere per quanto riguarda le condizioni di gara.

Si va dalle condizioni atmosferiche (asciutto, pioggia, neve) a quelle del terreno (ghiaia, asfalto, e sempre la già citata neve che imparerete a odiare), passando per i danni subiti dalla vettura, che condizionano realisticamente le prestazioni della stessa, quante macchine siano passate per un determinato tratto “modellandolo” e la classe del campionato; tutti fattori che dimostrano le infinite sfaccettature che un gioco come WRC 7 possiede. E che sottolineano il lavoro certosino realizzato dagli sviluppatori. Forse si poteva puntare a qualcosa di più per quanto riguarda la differenziazione tra vetture della stessa competizione, ma possiamo comunque ritenerci più che soddisfatti.

Potenza che scorre nel motore

Il 2017, per chi non seguisse con costanza il mondo a quattro ruote su sterrato, è stato un anno di cambiamenti. La potenza del motore è stata aumentata di 70 cavalli e ora è a 380 cavalli, con il limitatore turbo aumentato da 33 a 36 millimetri. La furia motoristica è, nonostante questo, più facile da controllare grazie al ritorno del differenziale elettronico centrale. A questo si aggiunge una migliore tenuta in virtù del nuovo design che genera più pressione verso il basso; abbiamo sbobinato tutti questi dati tecnici per segnalarvi come Kylotonn abbia provato, e sia riuscita, a tradurre tutto questo in un maggior senso di aggressività e furore.

Immancabile, per un gioco di rally, il secondo pilota, che infatti presenzia in WRC 7. Questo ci darà costantemente indicazioni a voce, accompagnate da una serie di effetti grafici a schermo che ci informeranno su velocità da tenere, angolo della prossima curva, presenza di salti o pericoli di altra natura.

Per ciò che attiene il lato multiplayer, considerando che stiamo pur sempre parlando di un gioco di rally, questo si sviluppa, se vogliamo, soprattutto in maniera asincrona. Gli sviluppatori, infatti, ogni settimana aggiornano delle sfide da portare a termine rivolte a tutti i giocatori, con criteri precisi; il vincitore sarà selezionato tra questi in base alle classiche leaderboard online, senza la necessità di avere un abbonamento PlayStation Plus. WRC 7 strizza l’occhio a gli eSport, e propone una seconda stagione competitiva ad alti livelli, questa volta gratuita e con svariati miglioramenti. E’ presente anche il multiplayer in locale, in split screen, con due giocatori che contemporaneamente si affrontano sulla stessa pista, senza che ovviamente però si possano incrociare, come la cultura del rally prevede. Questo consente di non dovere aspettare che l’altro pilota finisca il suo “turno”.

Concludiamo la nostra recensione omaggiando un buon comparto visivo, capace di regalare scorci incantevoli grazie alla varietà di paesaggi presenti nel gioco (tra Italia, Portogallo, Svezia e Polonia, insieme a molti altri paesi, c’è solo da sbizzarrirsi) e a sapienti effetti di illuminazione. Assolutamente accettabili anche i modelli delle auto, che si sporcheranno, romperanno e accartocceranno in maniera credibile. Peccato per qualche calo di frame rate durante alcuni tratti; positivo il giudizio anche sul sonoro, dotato di discrete musiche di accompagnamento e audaci rombi delle quattro ruote che guideremo.

Trofeisticamente parlando: la bella e la bestia

Platinare WRC 7 sarà un processo lunghissimo, e solo chi fornirà la propria dedizione assoluta potrà portarsi a casa la coppa virtuale azzurra. Dovrete correre per migliaia di chilometri, gareggiare e vincere come se non ci fosse un domani, sia offline che in rete. Buona fortuna!

VERDETTO

Dopo le sbandate degli ultimi capitoli, WRC 7 si rimette in carreggiata grazie a un preciso dosaggio del sottosterzo, se ci consentite la metafora automobilistica. Ci sono ancora margini di miglioramento non trascurabili per quanto riguarda il lato visivo e la varietà di contenuti, ma la retta via è stata senza dubbio, e finalmente, intrapresa.

Guida ai Voti

Dario Caprai
Non capisce niente di videogiochi ma, dal momento che non lo sa, continua a parlarne, imperterrito. Tanto è vero che il tempo preferisce passarlo a scrivere, a leggere, a vedere un film, a seguire e praticare sport, a inveire per il fantacalcio, a tenersi informato su tecnologia e comunicazione piuttosto che con un DualShock in mano. In tutto questo è, però, uno degli admin di PlayStationBit da tempo ormai immemorabile.

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