X-Morph: Defense – Recensione

Sviluppatore: Exor Studios Publisher: Exor Studios Piattaforma: PS4 Genere: Sparatutto Giocatori: 1-2 PEGI: 12 Prezzo: 19,99 € Italiano:

Fin dagli esordi del cinema contemporaneo, la Terra è stata il corpo celeste per eccellenza dove le più disparate razze aliene avrebbero voluto insinuarsi e regnare dall’alto della loro sapienza, servendosi delle risorse presenti e schiavizzando l’intero genere umano. Incredibilmente, la razza umana ha sempre avuto la meglio sugli invasori, anche se la fine sembrava essere continuamente molto vicina.

Il giorno tanto atteso per la resa dei conti è giunto direttamente su PlayStation 4, e saranno i conquistatori extraterrestri a riprendersi la rivincita sugli uomini. Il team polacco Exor Studios ci presenta questo titolo, sorprendentemente tenace e vivace.

Incontri ravvicinati del terzo tipo

Diversi presunti asteroidi stanno scannerizzando il sistema solare per identificare il migliore pianeta su cui approdare per insediarsi ed estrarre energia geotermica. L’obiettivo selezionato sembra essere il globo terrestre e i vari meteoriti fluttuanti nello spazio, che si scopriranno essere navicelle aliene, approcciano il mondo umano e cominciano la fase di atterraggio entrando nell’atmosfera, pronti per lanciare un’offensiva dalle dimensione epiche.

Il genere umano ignora, in un primo momento, le reali intenzioni degli alieni. Le unità militari, tra cui fanteria, mezzi corazzati e supporto aereo, procedono a passo sicuro per investigare sul luogo dell’impatto. A difendere il nucleo dell’astronave, trasformatosi in un’infrastruttura in grado di scandagliare il suolo e raccoglierne l’energia, ci sarà solamente una piccola navicella armata di strumenti balistici all’avanguardia, garantendo supporto corazzato in prima linea per contrastare gli attacchi dei difensori e distruggere qualsiasi minaccia in grado di interrompere la colonizzazione aliena.

Per ostacolare ulteriormente l’avanzata degli uomini, la navicella potrà schierare particolari torrette d’assalto. Piazzate intelligentemente in luoghi efficaci e capaci di creare un labirinto, così da costringere la milizia a seguire un percorso prestabilito, faranno fuoco su chiunque osi avvicinarsi al nucleo terra-formatore alieno. E’ una battaglia all’ultimo sangue; il destino dell’umanità è, purtroppo, già segnato.

L’invasione degli ultracorpi

L’innovazione per questo titolo non la ritroviamo solo nella forma a livello di trama, ma anche nella giocabilità. La peculiarità di X-Morph: Defense è il fatto di poterlo etichettare come un ibrido tra un classico tower defense, categoria tipica e abituale dei giochi presenti sugli smartphone di nuova generazione, e un comune twin-stick shoot’ em up, ovvero uno sparatutto che sfrutta due levette analogiche, una per il movimento e l’altra per fare fuoco a 360 gradi. Il risultato è un coinvolgente incrocio tra i due generi, dove astuzia e frenesia sono costrette, obbligatoriamente e costantemente, a coordinarsi tra loro.

Le scatenate azioni che dovremo intraprendere al comando della navicella d’assalto saranno semplici da gestire durante i primi minuti di gioco. Portandosi avanti tra le varie missioni, la messa a punto delle nostre potenzialità sarà leggermente più complicata da dominare a causa di varietà e alternanza di truppe d’assalto che dovremo eliminare.

Ogni truppa è debole a un determinato tipo di attacco della navicella e delle torrette; la fanteria è debole all’artiglieria leggera, gli elicotteri e i jet subiscono ingenti danni dai missili e dalla contraerea, mentre i mezzo corazzati pesanti vengono pesantemente danneggiati dai laser e dalle bombe. In più, se due torrette adiacenti sono abbastanza vicine, potranno collegarsi tramite una barriera energetica che bloccherà il passaggio alle truppe, provocando un ricalcolo del percorso e allungando la strada che dovranno affrontare gli avversari per arrivare al nucleo. Portando a termine particolari livelli, si dovranno affrontare alcune boss fight che si riveleranno più ardue di quanto si possa immaginare, dovendo ricorrere a tutti i nostri armamenti ed equipaggiamenti.

I molteplici power-up per navicella e torrette, insieme all’incessante aumento di nuovi avversari per quantità e qualità, offriranno un’esperienza sempre varia a ognuna delle 14 missioni che dovremo affrontare per sottomettere il pianeta. Il più grande ostacolo per la conquista del territorio sarà conoscere a fondo le nostre capacità balistiche e strategiche.

La guerra dei mondi

Il livello grafico, sebbene si stia parlando di un indie, è al di sopra delle aspettative. La cura dei dettagli e l’ampio terreno a disposizione del giocatore è un bello spettacolo visivo, grazie anche ai buoni ritocchi degli effetti speciali. L’ambiente circostante è quasi completamente distruttibile, portando alla luce strategie di difesa fuori dall’ordinario e in grado di cambiare le sorti di una partita, sia in senso vantaggioso che svantaggioso. Le uniche note negative che si possono commentare sono i pochi rallentamenti in caso di numerosi nemici in uno spazio ristretto; nel caso in cui vengano spazzati via da un solo attacco, il gioco potrebbe risentire di qualche blocco e non risultare fluido per pochi secondi.

Non ci si può lamentare nemmeno parlando del comparto sonoro. Anche se la lingua dei dialoghi è completamente in inglese, le fasi di attacco sono accompagnate da una musica di sottofondo che carica con ottimi effetti sonori.

La piccola, grande pecca che si nota è la mancanza di una cooperativa in rete. X-Morph: Defense vanta solamente una modalità multigiocatore cooperativa in locale con schermo condiviso. Come è giusto che sia, il numero di attaccanti che si dirigeranno verso il nucleo sarà maggiorato e la difficoltà aumenterà radicalmente rispetto alla campagna per giocatore singolo. La collaborazione con un amico per trovare una buona strategia di gioco è un dovere se si vuole mirare alla vittoria.

Per concludere, l’ultima nota tecnica da tenere in considerazione è la mancanza di una gestione delle priorità sui nemici. Se, durante l’avanzata avversaria verso il nucleo, ci fossero dei nemici più ostici da eliminare rispetto ad altri, il gioco non prevede la possibilità di mirare un nemico scelto arbitrariamente, cioè i bersagli disponibili verranno selezionati in maniera automatica. Andando avanti con le missioni, questo può essere un grande scoglio che potrebbe compromettere l’intera partita giocata fino a quel momento.

Trofeisticamente parlando: independence day

X-Morph: Defense ha a propria disposizione 31 trofei, divisi in 17 bronzo, 7 argento, 6 oro e l’immancabile Platino. Ottenere il premio più prestigioso non sarà particolarmente complicato, ma potrebbe darci del filo da torcere per via della distruzione totale di numerosissimi elementi ambientali. Niente che non si possa guadagnare andando avanti con la trama e perdendo circa quaranta ore di gioco, a essere sinceri. Tuttavia, l’unico intralcio per ambire alla coppa massima sarà portare a termine la campagna cooperativa offline, il che comporta obbligatoriamente avere due controller a disposizione. La difficoltà selezionabile a piacimento è un punto a nostro favore e potremmo giocare anche al livello di difficoltà più basso per sbloccare tutti gli obiettivi rimasti una volta conclusa la storia principale, tra cui completare tutte le missioni opzionali e le miscellanee. In fin dei conti, è un Platino fattibile.

VERDETTO

X-Morph: Defense è una combinazione ben riuscita tra due mondi: la tattica stratega di un tower defense e la forsennata azione di uno sparatutto. Pur trattandosi di un titolo indie, arriva a buoni livelli di sviluppo sul piano tecnico. Gli sforzi del team polacco però non sono stati in grado di aprire le porte a una modalità multigiocatore online; questa mancanza si nota e si fa sentire, considerando soprattutto le possibilità di un titolo che potrebbe divertire amici e sconosciuti, e diventare un must per la console nipponica.

Guida ai Voti

Antonino Gennaro
Appassionato di videogiochi di nuova generazione e collezionista di giochi retrò che hanno fatto di PlayStation il prodotto d'eccellenza che conosciamo oggi. Sono un nerd a 360 gradi: oltre ai videogiochi, apprezzo tutto ciò che è arte per gli occhi. Adoro guardare anime preferibilmente in giapponese, leggere manga di ogni genere, amante del cinema cult e fanatico della fotografia.