Primo PianoYakuza 0 - Recensione

Yakuza 0 – Recensione

Publisher: SEGA Developer: SEGA
Piattaforma: PS4 Genere: Adventure/Action Giocatori: 1 PEGI: 18 Prezzo: 69,99 €

Sono passati quasi due anni dall’uscita nella terra del Sol Levante di Yakuza 0, terreno in cui il gioco in questione ha già conquistato tutti gli onori del mercato; inutile dire che dobbiamo ringraziare Sony se finalmente il gioco sta per sbarcare anche nel nostro Bel Paese, poiché difficilmente SEGA avrebbe investito tempo e denaro per distribuirlo in Occidente, dopotutto, la saga creata da Toshihiro Nagoshi è in grado di rappresentare in maniera così coerente e credibile gli usi e costumi dei giapponesi che è difficile da comprendere da noi.

Tale movente serve da giustificazione per il ritardo, dicevamo di quasi due anni, offrendoci un’esperienza che non è invecchiata eccessivamente ma che presenta alcuni limiti grafici seppur non eccessivi, nonostante ciò Yakuza 0 riesce ad offrire ancora oggi l’entusiasmo di vivere la cultura occidentale dagli occhi del nostro mitico Kazuma Kiryu, il nostro antieroe.

Yakuza 0

Da grande voglio fare il drago

Per chi si fosse perso nel seguire la saga di Yakuza che si compone di ben sei capitoli più vari spin-off, non preoccupatevi: Yakuza 0 è un vero e proprio prequel ai fatti avvenuti nel primo capitolo, per questo quindi giocabile anche da chi non ha mai camminato fra i vicoli di Kamurocho, versione fittizia delle strade di Kabukicho e Golden Gai all’interno del quartiere Shinjuku di Tokyo.

La storia prende piede nel 1988. Diciassette anni prima di diventare il temibile Dragone di Dojima, Kazuma Kiryu si vede coinvolto in una spirale di cospirazione e tradimenti atta a gettare discredito sul capo del nostro clan di appartenenza, la trama diventa subito intricata e si arricchisce di intrecci sempre più complessi, una matassa da sbrigliare poco alla volta, tutto rigorosamente in inglese, infatti la conoscenza della lingua anglosassone è un prerequisito essenziale per apprezzare le mille sfumature dell’offerta videoludica di Yakuza 0.

Controlleremo anche un giovane Goro Majima che a diversi chilometri di distanza combatte per il suo onore e sarà presto costretto a prendere la più importante decisione della sua vita; si troverà anche lui in una situazione davvero molto scomoda, in un ruolo inedito, specialmente considerati i suoi trascorsi negli altri episodi. Queste sono le due storyline destinate a intrecciarsi in quello che poi sarà il futuro di Kajima e Majima.

Yakuza 0

Come ti cambio i connotati

Yakuza 0 riprende fedelmente quello che era il gameplay degli scorsi capitoli aggiungendo però la presenza degli stili, vera novità della saga: il nostro Kajima avrà a disposizione tre stili di combattimento diversi, tutti scambiabili facilmente con la facile pressione del tasto analogico. Il primo stile che sbloccheremo sarà il Brawler che in realtà è lo stile che Kiryu ha sempre avuto in tutte le serie Yakuza, ovvero uno stile di combattimento lento ma possente, che consiste anche nell’afferrare nemici e oggetti dello scenario circostante, uno stile di vero impatto (se consideriamo l’impatto di una panca sul nemico di turno lo direste pure voi); il secondo stile, il Rush, è molto più veloce, tipici dei kickboxer professionisti che fanno dell’agilità il loro punto di forza. L’ultimo stile che sarà sbloccato è il Beast, uno stile ancora più forte del Brawler ma molto più lento, che però ci consentirà di utilizzare armi ancora più pesanti. La varietà degli stili rende molto più eterogeneo il combattimento, caratteristica apprezzabile siccome uno dei difetti dei titoli precedenti era la monotonia delle azioni che in pratica, a parte i lunghi dialoghi di gioco, costituiscono l’aspetto principale di Yakuza. Stesso discorso vale per Majima che avrà dalla sua degli stili di combattimento davvero folli degni della sua personalità, come ad esempio la modalità break dance e la modalità baseball!

Ogni stile ovviamente può essere potenziabile con i numerosissimi e sudatissimi Yen guadagnati onestamente, se onestamente intendiamo picchiando i nemici e facendogli cadere i soldi a forza di combo. Le abilità costano parecchi Yen, dobbiamo quindi dire addio ai punti esperienza per dar il benvenuto a questi, bisognerà essere bravi nell’intercalare combo variegate e combinare i diversi stili per potenziare tutto il potenziabile.

Yakuza 0

Stasera karaoke o sexy club?

Anche in Yakuza 0 sono presenti diversi minigiochi, il più divertente è il karaoke che trasforma il titolo in questione in un vero e proprio rhythm game, tra gli altri minigiochi vi è la possibilità di giocare agli arcade Sega tra cui gare automobilistiche e il mitico Super Hang On, un gioco vecchia scuola di SEGA. Nonostante i minigiochi siano puramente facoltativi, in Yakuza 0 hanno un’importanza diversa rispetto ai titoli precedenti, come accennato precedentemente, siccome l’esperienza è stata sostituita dalla possibilità di guadagnare Yen in gioco, e siccome l’acquisizione di nuove abilità e oggetti curativi prevede anche l’esborso di milioni di Yen, il minigioco della gestione immobiliare per Kajima e del cabaret club di Majima diventa di notevole importanza in quanto permette di percepire somme costanti di denaro svolgendo missioni secondarie e partecipando alle attività che vengono proposte.

In Yakuza 0 è presente anche un multiplayer offline ed online per i minigiochi relativi alle freccette, bowling, discoteca e biliardo, se volete giocare offline con un amico non avete bisogno nemmeno di un secondo controller in quanto tutti i minigiochi, a parte la discoteca, sono a turni.

Yakuza 0

Ma mi trovo davvero a Tokyo?

Nonostante la vecchiaia del titolo, Yakuza 0 si presenta con un elevato livello di dettaglio dei personaggi, nei loro modi di vestire e anche nei loro movimenti, la cura del loro vestiario è curato con dovizia di particolari, degno del popolo nipponico di riferimento. Continuando a parlare degli NPC, in Yakuza 0 si sono raggiunti dei livelli di perfezione totalmente nuovi, se masticate bene il giapponese noterete che i discorsi degli NPC saranno complessi e varie, portando avanti delle conversazioni vere e piene!

Anche il comportamento degli NPC si avvicina alla realtà, non solo nel commentare il buon Kiryu se dovesse essere coperto di sangue, ad esempio avendo paura nell’avvicinarsi o guardarlo con sospetto, anche nel caso ci si scontra con gli NPC la fisica dell’impatto è davvero sbalorditivo.  Le ambientazioni sono anche loro curatissime: le luci e i locali danno idea di un quartiere sempre vivo e sembra di essere davvero per le strade di Shibuya. L’unica pecca in cui si nota la natura cross-gen del titolo, è nel numero di poligoni che compongono il viso dei personaggi in gioco, ma se non vogliamo essere davvero dei super pignoli, il titolo nella sua completezza sfiora i limiti della perfezione.

Yakuza 0

Trofeisticamente parlando: Drago e cane

Conquistare i 55 trofei d Yakuza 0 – in arrivo sul nostro forum – non sarà un’impresa facile, questo perché i trofei vi richiederanno diverse ore di tempo. Vi sarà richiesto di completare il gioco due volte, la prima a qualsiasi difficoltà, la seconda a difficoltà Ultimate, che si sbloccherà solo completando il gioco la prima volta. Completando il gioco sbloccherete anche alcune modalità secondarie come le Ultimate Battles, una serie di 32 combattimenti a livello di difficoltà crescente che dovete completare e la Premium mode, ovvero una modalità facoltativa in cui potrete cimentarvi, vi permette di rigiocare la storia cambiando liberamente tra Kajima e Majima, utile nel caso abbiate mancato un trofeo, siccome ce ne sono otto che potreste non sbloccare una volta completata l’avventura.

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Vincenzo Ficetola
Salernitano DOC, romano per adozione, lavora nell'ambito della formazione e consulenza inquinando il mondo imprenditoriale con le sue idee. Appassionato di videogiochi già in tenera età, si diletta a mipiacciare, cinguettare e scrivere dove gli capita, anche sui muri.