Primo PianoAce Combat Assault Horizon - Recensione

Ace Combat Assault Horizon – Recensione

Publisher: Namco Bandai Developer: Project Aces
Piattaforma: PS3 Genere: Sparatutto Giocatori: 1 (Online: 2-16) PEGI: 16

Ace Combat, dopo tanti anni di stop atletico, è finalmente tornato nei negozi con il suo ultimo capitolo, Assault Horizon. In un’industria che da anni non offre grandi margini di miglioramento per i giochi di volo non simulativi, il nuovo capitolo della saga riesce dove tanti altri hanno fallito.

Trinity: la minaccia globale

Come da tradizione cominciamo raccontandovi un po’ la trama del gioco, giusto per immergervi maggiormente negli eventi narrati:
la storia di Ace Combar Assault Horizon, scritta da un editore del New York Times Jim DeFelice, è ambienata nel 2015, anno in cui un gruppo terroristico russo, conosciuto come SRN, fa scoppiare diverse rivolte in Medio Oriente. Il colonnello Bishop, a capo dello squadrone Warwolf, viene incaricato di sorvolare le aride terre orientali e sedare gli scontri.
Inavvertitamente emerge la presenza di una pericolosissima testata nucleare, chiamata Trinity, che secondo i dati raccolti sarebbe in mano dei Russi. La missione quindi si rinnova, spostandosi nelle freddissime terre dell’ ex unione sovietica: bisogna distruggere la testata prima che le forze russe le utilizzino contro gli Stati Uniti d’America. America contro Russia: non troppo originale. Ovviamente non mancherà il cattivone di turno, il colonnello russo Andrei Markov che, a bordo del suo caratteristico velivolo “Squalo”, sarà disposto a fare di tutto per distruggere il paese a stelle e strisce.

Il colonnello Bishop non sarà l'unico personaggio che controlleremo

Sebbene la trama di Ace Combat Assault Horizon sia abbastanza banale, per la prima volta assistiamo ad una direzione scenica totalmente diversa rispetto al passato, con un maggiore e più intrigante uso di cutscenes interattive e quick time events.
Il gioco, inoltre, trae alcune caratteristiche della propria struttura da Modern Warfare, alternando sezioni a bordo di jet ad altre su torrette, bombardieri, elicotteri e altro ancora, offrendo una discreta varietà di situazioni. Nessuno dei personaggi principali è particolarmente caratterizzato, ma questa perdonabile debolezza viene totalmente oscurata dalle meccaniche di gioco che il titolo riesce ad offrire.

Il cielo è sempre più blu

Diciamolo chiaramente: dall’uscita dei primi giochi di volo, nel corso degli anni il genere non ha subito rinnovamenti particolarmente interessanti, rimanendo fermo per tantissimo tempo ed offrendo situazioni ed elementi di gioco scontati e già rodati.
Dal punto di vista del gameplay, Ace Combat Assault Horizon è finalmente il primo gioco ad inserire qualcosa di veramente nuovo all’interno della formula di gioco. I comandi sono pressoché identici a tutte le altre produzioni, e vengono introdotti al giocatore nel corso della prima missione del gioco che, molto chiaramente, funge da tutorial.

Dopo pochi minuti in cui bisognerà prendere confidenza con il velivolo, veniamo introdotti alla nuovissima punta di diamante di Ace Combat: il sistema Dogfight. Una volta approcciato il nemico da dietro, questo verrà contrassegnato da un piccolo cerchio sullo schermo: premendo in contemporanea i tasti dorsali del pad, entreremo in una sorta di modalità su binari in cui il nostro aereo rimarrà ‘calamitato’ al nemico per tutto il tempo in cui riusciremo a tenerlo al centro della circonferenza. L’inquadratura si avvicinerà immediatamente alla scocca dell’aereo, immergendo in maniera sensazionale il giocatore e, una volta abbattuto il nemico, la telecamerà riprenderà in modo molto scenografico l’esplosione, un effetto che riesce a dare un ottimo feedback al giocatore grazie alla complicità di un ottimo comparto sonoro.

Sempre attaccati alla coda del nemico col sistema Dogfight

Il sistema Dogfight facilita decisamente la vita al giocatore, ma allo stesso tempo riesce in modo intelligente a rimuovere le fastidiose e classicissime fasi confusionarie in cui il giocatore passa più tempo a ruotare nei cieli inseguendo l’indicatore su schermo che a sparare. Grazie anche all’utilizzo di diverse sequenze scriptate, alcuni inseguimenti saranno davvero estremi: si passerà tra grattacieli, in mezzo a raffinerie, sotto ponti e, perchè no, a pochissimi metri dalla superficie marina a testa in giu. I controlli rispondono sempre molto bene e ci si sente sempre padroni del proprio aereo.

Un’altra importante novità riguarda la posizione della telecamera. Molti di voi ricorderanno l’impatto che si ebbe in Resident Evil 4 con il passaggio dalla normale terza persona alla visuale sulla spalla. Ace Combat Assault Horizon è il primo titolo di volo che riesce a sfruttare con successo la stessa meccanica: utilizzando infatti la telecamera esterna, il nostro velivolo sarà sempre in una posizione leggermente decentrata, dando un migliore senso di prospettiva e garantendo un maggiore coinvolgimento all’interno dell’azione. Segnaliamo anche che è sempre possibile passare alla visuale in prima persona all’interno del cockpit, per favorire un’immersione ancora superiore.

Audio Video Disco

Ace Combat Assault Horizon, oltre che per i nuovi elementi di gameplay, riesce a colpire positivamente per quanto concerne il comparto audio-visivo: cominciando dalla grafica, il team di sviluppo Project Aces è riuscito ad offrire una qualità sopra la media senza compromettere la fluidità di gioco. Sullo schermo veniamo travolti da effetti particellari di ottima fattura, modelli poligonali curatissimi ed effetti di motion blur ben dosati. La velocità del gioco rimane sempre costante anche nelle fasi più concitate, grazie ad un motore di gioco solido e ben costruito.

Gli elicotteri avranno una potenza di fuoco devastante!

Si passa quindi agli effetti sonori, anche questi decisamente convincenti: il rumore delle esplosioni, gli spari, le comunicazioni radio ed in generale il doppiaggio in italiano sono ben realizzati, e riescono a tenere alta la qualità del titolo.
Pilastro del comparto audio è però la colonna sonora che, come da tradizione per la serie, raggiunge livelli di epicità altissimi. In Giappone è disponibile per l’acquisto in un cofanetto da 3 CD in cui sono presenti tutte le tracce del gioco, sempre orchestrate. Dispiace che in Europa sia arrivata una versione castrata della OST, ma per i collezionisti c’è sempre il mercato del web a soddisfare ogni tipo di esigenza.

In rete nei cieli

Assault Horizon non si fa mancare un buon comparto online strutturato su diverse modalità di gioco. Si passa dal classico Deathmatch al Deathmatch a Squadre, in cui si potranno sfidare fino a 16 giocatori in contemporanea. Si aggiunge anche l’inedita modalità Capital Conquest che, in modo particolarmente simile a quanto offerto da Bad Company, sposta il conflitto su una mappa in cui si sfida un team di difesa e uno di attacco.
I server hanno ancora qualche difficoltà nella gestione del matchmaking, ma una volta entrati in partita non si riscontrano particolari problemi. Alla fine di ogni match il giocatore guadagna punti esperienza e sale di livello, sbloccando nuovi elementi di gioco.

Commento finale
Ace Combat Assault Horizon riesce dove molti hanno fallito negli scorsi anni: il gioco Namco Bandai porta aria fresca ad un genere impantanato da troppo tempo, mantenendosi su una qualità molto buona per tutto il corso degli eventi. I limiti della narrazione ed alcune sbavature ci sono e vanno assolutamente presi in considerazione, ma bisogna premiare il tentativo riuscito di apportare diverse novità a questa storica serie a cui, probabilmente, si ispirerà la concorrenza nei prossimi anni.

8/10

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Alex Camilleri
Fondatore e admin. Nel lontano 2008 apre UPSBlogIt, un blog personale dedicato al mondo PlayStation. Il progetto cresce rapidamente ed evolve dopo tanti anni in PlayStationBit. Adesso sviluppa videogiochi.

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