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Batman – The Telltale Series – Episodio Finale: City of Light – Recensione Completa

PlayStationBit ha deciso di non valutare più, singolarmente, ogni singola uscita che forma titoli come quelli di Telltale, cosiddetti “a episodi”. Piuttosto, il corpo dell’articolo sarà aggiornato di volta in volta, di capitolo in capitolo, così come il voto, facendo una somma di tutto quanto visto fino a ora.

In prima pagina troverete un paragrafo relativo all’ultimo episodio uscito, al comparto audio-visivo e ai trofei, mentre in quelle seguenti il nostro parere in merito a quanto già visto.

Non abbiamo nemmeno fatto in tempo a finire Batman: Arkham Knight che già ci domandavamo: “Ma una volta finita la serie Rocksteady, sul serio nessuno d’altro nel panorama videoludico si metterà a sfruttare la licenza di Batman? Ma davvero davvero?”

Ovviamente, ma per fortuna, la risposta è stata un sonoro “no”, dato che ci troviamo qui a parlare della nuova avventura grafica di Telltale, incentrata per l’appunto sul cavaliere oscuro – avventura grafica che vi abbiamo pure regalato, tanto per non sbagliare. Grazie al supporto di Warner Bros. che ha ufficializzato anche una versione retail, i racconta storie per eccellenza dei videogiochi si sono lanciati in questa nuova avventura, con tante conferme ma anche alcune novità.

batman telltaleEpisodio 5: City of Light

Siamo, alla fine, giunti al capolinea della prima stagione di Batman – The Telltale Series, nuova avventura a episodi del celebre publisher specializzato in questa tipologia di videogiochi. L’epilogo giunge poco prima dell’inizio della terza stagione di The Walking Dead, che sottolinea come gli sviluppatori abbiano i riflettori puntati addosso nell’industria videoludica da un po’ di tempo a questa parte.

batman-telltale-episodio-5-city-of-ligh-001Ma veniamo al dunque. Ci possiamo ritenere soddisfatti di questa prima stagione – dato che il finale lascia intendere, quasi certamente, che ce ne sarà una seconda? Sì, senza dubbio. Telltale ha provato nuove strade narrative in quel di Gotham, arrivando a riplasmare interamente la figura di Oswald “Pinguino” Cobblepot, tanto per citare l’esempio più macroscopico, e il tentativo si può dire riuscito, anche grazie all’appoggio di alcuni capisaldi dell’universo del cavaliere oscuro inossidabili. Rispetto a quanto siamo abituati, il sangue è scorso a fiumi in questi cinque episodi, con diversi personaggi, alcuni anche di primaria importanza, che ci hanno lasciato dopo non molto. Nel complesso, il quinto episodio corona tutto quanto fatto in precedenza, senza particolari colpi di scena visto che le carte in tavola erano ormai evidenti, ma celebrando il gran finale con un’intensa boss fight ed espandendo alcuni tratti – distorti e crudi – che in precedenza erano stati solo accennati. Si sarebbe potuto certamente fare meglio sul piano delle scelte morali da effettuare, praticamente assenti o quasi, in questo ultimo capitolo, così come nell’incisività che i rapporti che ci siamo costruiti in quelli passati hanno ricoperto nello svilupparsi della trama.

Per ciò che concerne il gameplay, in City of Light avremo a che fare con i soliti quick time event, con le solite frasi tra cui scegliere nei dialoghi e con le fasi investigative – nello specifico, clamorosamente semplici – miste a quelle strategiche per preparare il terreno di battaglia… tutta roba già vista in precedenza. Rimane dell’amaro in bocca perché un personaggio come Batman ha certamente più potenzialità di quante ne siano state sviluppate, grazie ai moltissimi gadget a disposizione, e invece queste sono rimaste piuttosto confinate nel loro angolino.

batman-the-telltale-series-city-of-light-episodio-5-002Speriamo che con l’assai probabile seconda stagione le scelte da parte di Telltale possano cambiare e, anche se la narrazione avrà ancora una volta un ruolo di primo piano, cosa a cui siamo abituati e che non ci sentiamo di mettere in discussione, il videogiocatore possa godere appieno di ciò che maggiormente caratterizza il videogioco stesso, appunto, ossia l’interattività con quanto succede a schermo.

L’ultima considerazione che facciamo a proposito del quinto episodio non è dei più lusinghieri. Abbiamo già più volte sottolineato come il gioco non abbia un aspetto tecnico dei più esaltanti, per usare un eufemismo, la cosa che ancora non avevamo sperimentato però è stata l’ebrezza dei freeze, uno dei quali ci ha colti nel bel mezzo della battaglia finale. Siamo stati costretti a riavviare l’applicazione, e fortunatamente abbiamo potuto riprendere poco prima rispetto a dove eravamo, grazie ai frequenti checkpoint. Però rimane assurdo come, in un episodio della durata di un film, si debbano riscontrare problematiche di questo tipo.

Sonoro sì, video ni

Partiamo con le note positive. Il doppiaggio è estremamente convincente, per quanto sia in inglese con sottotitoli nello stesso idioma. Stesso discorso per i brani di accompagnamento e gli effetti sonori, assolutamente adeguati all’atmosfera e capaci di tenere il ritmo incalzante dell’azione. Meno bene, decisamente, il lavoro svolto da Telltale sul lato visivo. Capiamo benissimo che il gioco debba girare su tanti dispositivi diversi, inclusi quelli mobile, ma il cel-shading, accompagnato da una certa pochezza di dettagli, su PlayStation 4 risulta ormai obsoleto; a questo si aggiungono diversi cali di frame rate, non giustificati, che speriamo possano essere risolti, prima o poi.

Trofeisticamente parlando: in fondo, basta giocare

Questo Batman presenta una manciata di trofei per ogni episodio scaricabile, che saranno sbloccati con il completamento dei diversi capitoli – dunque a meno che non sbagliate qualche quick time event di troppo e incappiate in un game over, solamente giocando il Platino sarà vostro.

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Dario Caprai
Non capisce niente di videogiochi ma, dal momento che non lo sa, continua a parlarne, imperterrito. Tanto è vero che il tempo preferisce passarlo a scrivere, a leggere, a vedere un film, a seguire e praticare sport, a inveire per il fantacalcio, a tenersi informato su tecnologia e comunicazione piuttosto che con un DualShock in mano. In tutto questo è, però, uno degli admin di PlayStationBit da tempo ormai immemorabile.

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