Ti vedo e ti sento
Come avrete capito se siete arrivati sin qui nella lettura, “musica” ormai è il primo termine che ci viene in mente, quando sentiamo parlare di Beatbuddy. Questo, al di là dell’importanza che la Seconda Arte riveste in maniera molto pratica nel titolo in questione, deriva anche da un discorso qualitativo. All’aspetto sonoro del titolo ha partecipato gente del calibro di Austin Wintory (Journey), Parov Stelar and Sabrepulse (Chime): il risultato quindi non può che essere notevole.
Ognuno dei sei mondi ha un tema caratteristico, e vi posso confermare che i primi due – dedicati a due livelli ambientati in una miniera e in una giungla – sono veramente elettrizzanti, per cui le aspettative verso altre location potenzialmente più evocative, quali templi e rovine, sono alle stelle.
Ambientazioni, tra l’altro, decisamente oniriche e splendidamente rievocate attraverso dei magnifici fondali in due dimensioni. Alternanza di colori vivi e sfumature molto graduate sono una gradevole costante che non stanca mai l’occhio del videogiocatore e che rende gli spostamenti del nostro Beatbuddy sempre molto piacevoli. A loro volta, i modelli dei personaggi risultano essere stati oggetto dello stesso amore per i dettagli. Peccato solo per qualche calo di frame rate di troppo, ma sono abbastanza sicuro che la cosa sarà sistemata prima della data di uscita del gioco su Steam, così come sicuramente questo avverrà per la versione PlayStation, di cui vi annunceremo la data di uscita non appena sarà diffusa.
Questa anteprima si chiude qui, ma non andate troppo lontano da PlayStation Bit, abbiamo appena cominciato: su Beatbuddy continueremo a tenervi aggiornati e, soprattutto, pubblicheremo la recensione non appena ne avremo la possibilità. Stay tuned!
httpvh://youtu.be/mNG5D_ueKuI
Conclusione
Beatbuddy rischia di essere un gioco indimenticabile, una brillante, luminosa melodia senza nemmeno una nota stonata. Dobbiamo vedere se i problemi di frame rate scompariranno nella versione finale, se la difficoltà non sarà un po’ troppo elevata per i videogiocatori più occasionali e come se la caveranno i ragazzi di THREAKS nel dare al Dualshock 3 la giusta mappatura di tasti. Che poi, a dir la verità, noi ci chiamiamo PlayStation Bit, ma nessuno vi vieta di comprare Beatbuddy su Steam. O di comprarlo sia su Steam che su PlayStation Store, così fate felici tutti, no?