Primo PianoCrysis 3 - Recensione

Crysis 3 – Recensione

Publisher: Electronic Arts Developer: Crytek
Piattaforma: PS3 Genere: First Person Shooter Giocatori: 1 (2-12 Online) PEGI: 18

Crytek, si sa, ha sempre puntato tutto (o quasi) sul comparto grafico dei propri titoli. Nonostante ciò, a molti i primi due Crysis sono piaciuti, mentre altri non hanno fatto che criticare la convinzione del team di sviluppo che tutto risieda nella grafica. C’è quindi da precisare che un gioco va valutato nel suo intero, e non soltanto in ciò che è il suo punto di forza; se la mettiamo sotto questo punto di vista, quanto è valido Crysis 3?

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…Che posto è questo?

Purtroppo è impossibile parlare della trama di Crysis 3 senza fornire spoiler riguardanti i precedenti due capitoli (soprattutto il finale del secondo), perciò, se non si ha ancora giocato quest’ultimo, si consiglia di passare al paragrafo successivo. Nei panni di Prophet (sì, Laurence Barnes, e non più Alzatraz) ci ritroveremo in una New York 2.0, dopo essere stati risvegliati dal nostro vecchio amico, Micheal “Psycho” Sykes e la sua squadra. Dopo la fine di Crysis 2, New York è stata isolata in una cupola gigante che ha provocato un effetto serra devastante, trasformando l’intera città in una giungla; questo, come vedremo dopo, darà l’interessante possibilità al giocatore di godersi un tour di New York, con la differenza che vederla distrutta e in rovina fa tutto un altro effetto.
Ad ogni modo, ora sono i Cell la minaccia per la città; questi stanno sfruttando un’enorme fonte di energia a proprio vantaggio, e il compito di pochi ribelli, capitanati da Claire Fontanelli e a cui Prophet, seppur controvoglia, si unirà sarà proprio quello di fermarli. Ma Prophet avrà, sempre più spesso, delle visioni che gli riveleranno il più grande dei pericoli: al contrario di come Psycho e chiunque altro sostiene, i Cef sono ancora una minaccia, e presto sia i buoni che i cattivi (i Cell in questo caso) dovranno fare ancora una volta i conti con l’invasione aliena.

Saranno molti i momenti "toccanti" all'interno della campagna.

La situazione degenera quando entra in scena il Cef Alpha, il più temibile degli alieni che infestano la New York che fa da sfondo alla storia. Attorno a questa vicenda principale girano vari intrecci legati principalmente alle relazioni tra i personaggi principali, che in alcuni casi raggiungono livelli davvero buoni, al punto di far sentire in colpa lo stesso giocatore, immedesimandosi alla perfezione in Laurence Barnes.

Struttura e gameplay

Esattamente come Crysis 2, questo terzo capitolo si presenta con una campagna e un multiplayer competitivo, insieme a vari menu di “extra” per visualizzare filmati o ascoltare la colonna sonora del gioco. Partendo dalla campagna, come già detto, si evolve attorno ad una trama forse non eccessivamente sorprendente a livello di originalità o realismo, ma che riesce sia ad intrattenere che a colpire emotivamente (ancora una volta buona parte del merito va alle musiche).
Strutturalmente parlando, la campagna single player si divide in 7 capitoli che terranno impegnato il giocatore per cinque ore o poco più; questa è affrontabile in quattro difficoltà (da sottolineare che anche la modalità normale può mettere spesso in difficoltà il giocatore se quest’ultimo non usa un po’ d’astuzia) che vanno dalla classica modalità “facile” per i neofiti alla “supersoldato” per chi ha nervi saldi e/o vuole davvero farsi male.
Durante i sette capitoli già citati gireremo per un’ampia varietà di ambientazioni, che spesso e volentieri comporteranno anche diversi modi di affrontare le avversità; durante l’intera campagna è possibile contare sulle capacità stealth della nanotuta, oppure fiondarsi nel centro dell’azione e schizzare proiettili ovunque con la corazza attiva. I livelli della campagna offrono spesso diversi percorsi che danno al giocatore la possibilità di aggirare i gruppi di nemici, o comunque di raggiungere zone segrete dove trovare collezionabili, potenziamenti per la nanotuta o armi potenti. Ciò non sempre si rivela molto “giusto”, in quanto è possibile superare determinate situazioni semplicemente rendendosi invisibili, mentre si faticherebbe molto di più combattendo le orde di nemici con il metodo tradizionale. La campagna offre anche una buona varietà di situazioni, mettendo più volte il giocatore alla guida di veicoli, oppure imponendo situazioni particolari che andranno a variare il gameplay di fondo.

Il letale arco da predatore di Prophet.

Crysis 3 si presenta come un FPS più o meno classico, mantenendo le stesse meccaniche del capitolo precedente: avremo un tasto per mirare, uno per sparare, i classici quattro tasti frontali “salta”, “ricarica”, “cambia arma” e “cambia posizione” e la pressione delle due levette per la corsa e il corpo a corpo. La peculiarità risiede perciò negli ultimi due tasti rimasti, ovvero i grilletti (o i dorsali, a seconda della configurazione): uno attiverà l’invisibilità, mentre l’altro spingerà la corazza di Prophet alla massima potenza. Entrambe le funzioni della nanotuta consumano Energia, utile anche per effettuare azioni speciali o per saltare e correre. Una volta esaurita, l’Energia si ricarica automaticamente col trascorrere del tempo. Come già accennato, è possibile affrontare quasi ogni situazione anche tentando un approccio stealth, per questo è anche presente, accanto alla minimappa, un indicatore che mostrerà il livello di allerta dei nemici (un po’ come in Metal Gear Solid).
Se può sembrare quindi un FPS più o meno normale, Crysis 3 cambia aspetto quando iniziano ad entrare in gioco i veri protagonisti, ovvero i Cef (gli alieni!); questi avranno una maggiore quantità di salute, spesso attaccheranno da vicino e costringeranno il giocatore a fare un uso aumentato del corpo a corpo, oltre che a giocare in modo più “sicuro”. Altra particolarità che può facilmente contraddistinguere Crysis 3 sono le boss battles, interminabili scontri con nemici potentissimi che metteranno alla prova la resistenza del giocatore, sempre (e ovviamente) accompagnare da temi musicali di uguale spessore.
Ultima cosa, non meno importante, risiede nell'”evoluzione” di Prophet: a differenza di quanto accade in altri FPS, in Crysis 3 il protagonista aumenterà le proprie abilità, grazie a dei bonus acquisibili tramite il consumo di punti che si accumulano trovando oggetti nascosti all’interno della campagna. Questi bonus, divisi in quattro categorie, possono essere equipaggiati in slot e potenziare varie abilità legate al combattimento, al movimento, alle abilità della nanotuta o ad altro ancora. Altra cosa che il giocatore potrà personalizzare sono le armi, tramite un rapido sistema di cambio degli accessori; questi non si presentano in numero smisurato come in altri titoli (di solito più legati al realismo), ma danno comunque un qualcosa in più al gameplay, permettendo, per esempio, di usare il mirino più comodo o il tipo di munizioni più adatto alla situazione.

Il sistema di personalizzazione delle armi in Crysis 3.

In tanti è meglio!

L’altra faccia di Crysis 3 è, appunto, il comparto multiplayer, ancora una volta molto simile a quello presente in Crysis 2, ma sviluppato e migliorato (non di poco). Le modalità presenti sono tante, e spaziano dal classico deathmatch a squadre o tutti contro tutti ai match ad obiettivi (di conquista o di recupero). Alcune chicche ci sono anche qui: modalità “tra umani”, in cui i giocatori non usano più le nanotute e in cui il gioco somiglia molto di più ad un FPS classico, o altre senza respawn, in cui una squadra (con equipaggiamento migliore) sarà composta da umani e l’altra (dotata soltanto di pistola) da guerrieri in nanotuta; questa modalità ha caratteristiche simili a quelle viste nei Cerca e Distruggi di Call of Duty. Una modalità completamente nuova è invece Predatore, che consisterà in un uno contro tutti, dove l’uno è invisibile e dotato di arco, mentre tutti gli altri, umani, dovranno semplicemente cercare di sopravvivere. Quando il predatore ucciderà un umano, questo si rigenererà dalla sua parte come secondo predatore, e così via finché non rimarrà più nessun sopravvissuto o finché non scadrà il tempo. Certo, le meccaniche sono simili a quelle di altre modalità già viste in Halo o ancora in Call of Duty, ma fidatevi che farlo con un arco e da invisibili da tutta un’altra soddisfazione.

La schermata di personalizzazione del proprio avatar in multiplayer.

Come prevedibile, nel multiplayer torna anche la classica personalizzazione del proprio alter-ego, equipaggiabile con un’arma primaria e una secondaria (entrambe dotate di tre accessori), di un tipo di equipaggiamento e di tre bonus (questa volta non divisi in categorie, ma selezionabili tra tutti quelli sbloccati e perciò combinabili in qualsiasi modo, differentemente da quanto viso, per esempio, in Call of Duty o nello stesso Crysis 2). L’equipaggiamento non varierà per le due squadre negli scontri tra fazioni (essendo queste semplicemente “squadra blu” e “squadra rossa” in buona parte delle modalità), mentre saranno sostituite da classi predefinite ben studiate in modalità particolarmente competitive.
Sebbene sia possibile diventare invisibili o aumentare la propria corazza, oltre a raccogliere potenti armi aliene / armi fisse in giro per la mappa, il multiplayer di Crysis 3 dimostra di essere molto bilanciato (forse non alla perfezione, ma è già un enorme risultato rispetto a quello di altri titoli in commercio); il gioco richiede skill, perciò allenamento e conoscenza delle armi e delle mappe, anche se rimane la pecca che la connessione sia legata a degli host. Nel multiplayer il giocatore farà avanzare il proprio grado, ma la longevità può essere considerata potenzialmente infinita visti gli accessori da sbloccare e le sfide da completare, anche dopo aver raggiunto il massimo livello.

Anche l’occhio (e le orecchie) vogliono la loro parte

Inutile precisare che il comparto visivo proposto da Crytek è qualcosa di veramente sensazionale; purtroppo il limite imposto dalle console si vede, ma nonostante questo il gioco ha una resa grafica eccezionale (certo, giocato su PC sarebbe tutt’altra cosa) e le musiche non sono assolutamente da meno (anzi, sulle orme della gloriosa soundtrack di Crysis 2 composta da Hans Zimmer, queste riescono quasi a raggiungerne il livello). Tutte le armi sono realizzate con uno stile piacevole e impeccabile; ogni suono di battaglia è riprodotto alla perfezione, le ambientazioni sono spettacolari (soprattutto la gestione della luce) e coronate da tante, tante, grandi esplosioni (e che volete di più?). La longevità della campagna, ricapitolando, può attestarsi attorno alle cinque ore; è anche però segnalata la presenza di svariati collezionabili e potenziamenti da trovare e missioni secondarie da compiere, oltre agli svariati modi di risolvere le situazioni. Nonostante ciò, la durata della campagna è comunque troppo bassa e rappresenta sicuramente la più grande pecca del titolo (se non forse l’unica vera pecca). Il multiplayer è corposo e divertente, ben bilanciato e suddiviso in tante modalità diverse. Tante armi, tanti accessori, tanti bonus per potenziare la vostra nanotuta; se per voi la durata della campagna non è un problema, che aspettate a scendere in battaglia?

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Commento finale

Crysis 3 non è semplicemente uno sparatutto come tanti, e no, non sto semplicemente parlando della grafica spettacolare. Seppur la campagna sia abbastanza corta, racconta sicuramente una storia interessante e capace di trasmettere emozioni, e lo fa catapultando il giocatore in scenari aperti e spettacolari che richiedono abilità e lo studio di una strategia per essere superati. Il titolo non lascia a bocca asciutta neanche gli amanti del multiplayer, offrendo un buon comparto online caratterizzato da scontri più che altro ravvicinati con armi e poteri spettacolari. Crysis 3 è un titolo che un amante degli FPS non dovrebbe perdersi, a meno che quella di giocare la campagna non sia l’unica intenzione del giocatore. Se invece siete disposti ad acquistare un titolo dalla durata del single player così limitata, siate consapevoli che, seppur per poco tempo, godrete di un livello di spettacolarità inaudito e che potrete comunque dedicarvi ad un multiplayer completo e ben studiato.

8/10

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