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Dead Island – Anteprima Hands-on

Publisher: Deep Silver Developer: Techland
Piattaforma: PS3 Genere: Horror Giocatori: 1 (2-4 online) Release Date: 9 Settembre 2011

Sempre più di frequente ci capita di assistere a cose strane. L’ultima, quella che le batte tutte, è avvenuta presso il Naviglio di Milano, in data 23 giugno 2011: degli zombie, fortunatamente non cannibali, usciti dritti dritti dal mondo di Dead Island si sono messi a urlare come degli ossessi agli ignari passanti nel centro della città, e, soprattutto, per tutta la durata del viaggio sulla barca che ha portato gli scribacchini videoludici alla sede della presentazione alla stampa italiana. Davvero strani questi non-morti, dal momento che il sottoscritto si è beccato un “ciuppa” da uno di loro (!)

Ecco qui uno degli screen che meglio rappresentano l'atmosfera del gioco

Mezzo vivo…

Breve excursus a parte, passiamo al gioco vero e proprio, che è certamente il tema principale di questo articolo. Come ben saprete, Dead Island, grazie ai suoi trailer estremamente intriganti rilasciati dal team Techland e da Deep Silver, ha attirato su di sé moltissima attenzione da parte degli addetti del settore, tanto da essere “twittato” da personaggi come gli attori Simon Pegg e Zachary Levi e un game designer d’eccezione, Hideo Kojima.
Stiamo parlando di un gioco horror, sì, ma appartenente ad una sottocategoria molto particolare, e se la memoria non ci ha fatto brutti scherzi, inaugurata dallo stesso Dead Island. La “contaminatio” subita dal gioco è estremamente varia: pur essendo un titolo in prima persona, saranno presenti elementi in pieno stile Role-Playing Game che approfondiremo in seguito, e caratteristiche Free Roaming, poiché l’isola sarà completamente esplorabile a totale indiscrezione del giocatore. Oltre a questo, ci è sembrato di vedere anche un pizzico di Dead Rising nella scelta delle armi, assolutamente improvvisata, e una pesante influenza cinematografica di fondo. Proprio a conferma di questo, la sensazione è che un asso nella manica del gioco sarà certamente l’atmosfera, derivante in gran parte da una trama che pur non presentandosi come estremamente originale, potrebbe diventarlo se sviluppata a dovere.

Miss Zombie, I presume

Come avrete capito se avete già visto qualche trailer, le vicende verteranno su quattro personaggi stranamente immuni agli attacchi degli zombie, che nient’altro sono se non ex-turisti della paradisiaca isola di Banoi. Il quartetto dovrà tentare in ogni modo di trovare una via di fuga dall’isola e di salvare i (pochi) superstiti presenti. Il numero quattro, tra l’altro, non è assolutamente un caso, dal momento che il gioco supporterà una modalità in cooperativa, a quanto abbiamo capito slegata dalla campagna principale e quasi certamente solo online (niente split screen, dunque): proprio in questo ambito Dead Island sembra dare meglio di sé, proponendo un’azione, per quanto caotica, mai troppo confusionaria.
Gli elementi RPG, in particolar modo, ci sono sembrati particolarmente approfonditi dal momento che, oltre allo sviluppo del personaggio, sarà possibile potenziare a dovere anche le armi, ed essendo Dead Island un gioco in cui si ride poco ma si spara anche meno, la cosa si fa anche più interessante. Già, perché di giochi in cui la personalizzazione di fucili, carabine, pistole e quant’altro è presente, ne è pieno il mondo, uno su tutti Borderlans di Gearbox Software, e l’enfatizzazione degli scontri ad armi-bianche non può che conferire una certa freschezza al titolo. La cosa potrebbe assumere un mordente tutto suo se questo sistema di miglioramento progressivo verrà applicato ragionevolmente ad armi per il corpo a corpo, come coltelli e remi! Non per niente ci è sembrato di vedere tra un trailer e l’altro anche una sorta di bastone elettrificato: merito della combinazione di più armi? Per inverso, comunque, le armi saranno anche oggetto di deterioramento, motivo valido per farne un uso sapiente, e sarà anche possibile lanciarle, dando il “la” a scene anche piuttosto divertenti se si ha un senso dell’umorismo perverso anche solo di striscio: decapitare un non morto con un coltello per poi vederlo fare ancora qualche passo, ed infine cadere, ha ancora il suo fascino.

Francamente, non avremmo mai immaginato che il capitano Sparrow, a tempo perso, facesse lo zombie

…e mezzo morto?

Ad onor di cronaca, la demo disponibile alla presentazione era della durata massima di 5 minuti, dunque abbiamo dovuto saltare tutti i video, imparare al volo i comandi e buttarci a testa bassa nell’azione: qualche considerazione tecnica a proposito, però, la possiamo sempre fare. Se, come abbiamo visto, il gioco non dovrebbe lasciare adito a lamentele per atmosfera e gameplay, lo stesso non possiamo dire a livello tecnico. Innanzitutto, una premessa: il motore usato per Dead Island sarà l’inedito Chrome Engine 5, e all’uscita del gioco, prevista per il 9 settembre 2011, mancano ancora 3 mesi, per cui è anche possibile e plausibile che gli sviluppatori facendo due più due abbiano al momento ottenuto come risultato cinque. Non possiamo nascondere un certo dispiacere nel notare come ci siano dei crolli del frame rate, pochi ma pesanti, ogni qualvolta si finisca dentro l’acqua e si giri velocemente la telecamera. Qualche dubbio per quanto riguarda l’interattività tra modelli poligonali, per colpa di scontri corpo a corpo che peccano di una precisione approssimativa e di comandi non abbastanza reattivi. Ripetiamo, comunque, che il tempo per sistemare tutto c’è, e non dubitiamo che questo accadrà.
Effetti maggiormente credibili ed esenti da problemi quelli legati al comparto audio, anche se sulla colonna sonora evitiamo al momento di esprimerci, causa mancanza di argomentazioni solide – ma ne riparleremo sicuramente in sede di recensione.
Buone notizie sembrano invece provenire dal fronte varietà, sia degli scenari che delle missioni. Se per quanto riguarda le seconde possiamo affidarci alle sole parole del team Techland, per le prime possiamo sin da ora fornire delle garanzie. L’isola in sé presenta notevoli differenze da punto a punto, con una vegetazione sempre più fitta mano a mano che si procede verso l’interno, e una spiaggia giallo oro e un mare cristallino nella costa, con qualche galleggiante arto insanguinato che naviga chissà per dove.
Infine, una conclusione dedicata alle edizioni in pre-order preparate da Deep Silver. Nel caso si prenotasse l’edizione standard, in omaggio ci sarà il DLC “Bloodbath Arena”, che conterrà, stando al comunicato, nuove sfide ancora più macabre da affrontare sia in single che in multiplayer, oltre ad una speciale arma, chiamata “The brain wave bomb”. Se invece si prenoterà l’edizione speciale del gioco, oltre a quanto appena descritto avremo tra le mani un artwork esclusivo della confezione e un’ulteriore arma chiamata “Ripper”, un ibrido tra una mazza da baseball e una sega circolare. Per completezza d’informazione, riportiamo anche che il suddetto DLC sarà acquistabile dopo l’uscita del gioco al prezzo di 9,99 euro.

Dead Island ha tutti i presupposti per fare bene. Molto bene. Bisognerà analizzare con maggiore cognizione di causa la varietà offerta dal titolo e la qualità della conversione su console. Il nostro appuntamento viene rimandato quindi a Settembre, quando potremo darvi i nostri pareri sulla versione completa del gioco.

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Dario Caprai
Non capisce niente di videogiochi ma, dal momento che non lo sa, continua a parlarne, imperterrito. Tanto è vero che il tempo preferisce passarlo a scrivere, a leggere, a vedere un film, a seguire e praticare sport, a inveire per il fantacalcio, a tenersi informato su tecnologia e comunicazione piuttosto che con un DualShock in mano. In tutto questo è, però, uno degli admin di PlayStationBit da tempo ormai immemorabile.

3 Commenti

  1. Nono sò perchè ma non mi convince tanto questo gioco. Secondo me le idee usate sono buone, ma devono rivedere anche altre cose non citate nell’articolo, esempio, il fatto di uccidere uno zombie con un pugno.

  2. Prova alla mano, difficilmente ti capita di rimanere a mani vuote, in un gioco del genere, ed è anche più difficile uccidere uno zombie con un pugno, saranno stati errori di gioventù del gioco… 🙂

    P.S.
    Grazie pepp! 😉

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