Deadpool – Anteprima Hands-On

Amo le lame, le pistole, le tette, le GRANDI lame, le GRANDI pistole e le GRANDI…

Lo schema dei tasti si rifà ai classici dei due generi mescolati in questo titolo e quindi abbiamo “quadrato” per i colpi veloci, “triangolo” per quelli pesanti, “cerchio” per il teletrasporto o contrattacco contestuale e “x” per il salto, mentre si mira e si spara con i tasti dorsali. Il passaggio da un’impostazione all’altra è immediato e non necessita di fermarsi a compiere azioni aggiuntive, il tutto in favore della fluidità dei combattimenti. La vasta scelta tra vie evolutive sia del personaggio che delle armi, acquistabili attraverso i crediti di gioco, apre infinite possibilità di combinazioni letali che però non abbiamo potuto approfondire vista la relativa brevità della demo, ma che ci riserviamo di analizzare con più attenzione in fase di recensione.

Se il continuo chiacchierare di Deadpool, con le sue battute volgari, ricercate ma soprattutto costanti e incessabili su qualunque cosa faccia o persona che incontra, sono indubbiamente il cuore pulsante del videogioco, e probabilmente la parte meglio riuscite di tutto il pacchetto, non si può dire lo stesso per il comparto tecnico che, pur mostrando un modello del protagonista molto dettagliato e ottimamente animato, nei fondali soffrono parecchio a causa di texture di risoluzione al quanto bassa che fan sembrare il tutto piatto e a tratti anonimo. Anche il frame rate, che per gran parte della nostra prova è rimasto stabile, ha subito qualche vistoso rallentamento in alcuni casi di affollamento, arrivando al limite in una scena con un’inquadratura insolitamente aperta e con tanti nemici che saltavano letteralmente in pezzi.

httpvh://youtu.be/YJ26TpG8NEU

Conclusione

Il videogioco di Deadpool è un prodotto esplicitamente rivolto ai suoi fan, che pesca citazioni da ogni dove e non smette mai di spiazzare il giocatore con scene inaspettate e ridicole. Più che il gameplay o la realizzazione tecnica, la parte indubbiamente più interessante è proprio quella di poter vivere a stretto contratto con un personaggio tanto estroverso e a suo modo unico. Sapersi prendere poco sul serio a livelli così alti è qualcosa che nei videogiochi forse un po’ manca e dunque fa sempre piacere vederne.