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Dragon Age: Inquisition – Anteprima

Ritorno alle Origini

Come già accennato, il sistema di combattimento di Dragon Age Inquisition sarà ancora una volta incentrato sull’azione in tempo reale; tuttavia sarà possibile immobilizzare la scena, come in Dragon Age: Origins, e gestire uno ad uno i personaggi del party, selezionandone le abilità, le tattiche, gli oggetti da utilizzare. In Inquisition sarà inoltre presente una gestione della telecamera migliore durante questa pianificazione, che permetterà un totale controllo tattico sulla mappa.

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Dal video-gameplay visto all’E3 abbiamo appurato che i combattimenti sono veloci e potranno essere affrontati come in un gioco action. In ogni caso, specie durante gli scontri con i boss, sarà necessario ingegnarsi un minimo – un po’ come in Origins – per riuscire a farla franca. Tra le novità da citare c’è anche quella riguardante delle potenti magie di gruppo, attivabili tramite il consumo di una nuova barra, la “Concentrazione”. Questo elemento, se ben implementato, potrebbe arricchire ulteriormente il battle system sotto il punto di vista tattico e portare a una composizione del party ancor più ragionata. Se il mix action/strategico dovesse riuscire, questo Dragon Age potrebbe davvero accontentare tutti i giocatori, dai puristi del gioco di ruolo a chi desidera la spettacolarità e la frenesia dell’azione.
Per quanto riguarda i singoli personaggi, torna la divisione in razze (Umano, Elfo, Nano, Qunari) e classi (guerriero, ladro, mago). Probabilmente farà ritorno il sistema di “Origini” visto nel primo capitolo, visto che si è parlato di finali diversi, e le romance tra i vari personaggi, che rappresentano ormai un po’ il marchio di fabbrica di BioWare.
Ancora non sappiamo se ci sono novità riguardanti il personaggio del giocatore, ma confidiamo in un editor vasto e in un sistema di affinità ulteriormente migliorato, e magari in dialoghi a scelta multipla che abbiano davvero rilevanza e che determinino il futuro della nostra personalissima avventura.

httpvh://youtu.be/k9y1heJNCPE

Conclusione

Cosa ci aspettiamo da Dragon Age: Inquisition? Un gioco di ruolo profondo e complesso, tanto nel singolo quanto nell’insieme dei personaggi; un’avventura affascinante e emozionante, e un insieme di finali che possano rendere onore a tutte le storie che i fan hanno affrontato e risolto dall’uscita di Dragon Age: Origins a oggi. Un open world vasto e tutto da esplorare, dinamico e malleabile grazie alle azioni diplomatiche del giocatore o alle sue conquiste belliche. Un battle system complicato quanto basta e che richieda una buona dose di strategia, senza compromettere la fluidità e la spettacolarità dell’impronta action che si è portato dietro dal secondo capitolo. Cos’è che vorremmo, invece, evitare di vedere? Un ibrido mal riuscito, o un titolo falsamente libero, specie per quanto riguarda i dialoghi a scelta multipla e le decisioni “chiave” legate alla storia. Se gli sviluppatori di BioWare hanno dato ascolto alle lamentele scaturite in seguito all’uscita di Dragon Age II, in teoria, non c’è da preoccuparsi.

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1 commento

  1. Ottimo titolo speriamo sia molto meglio del secondo capitolo che l’ho trovato un po insoddisfacente per quanto riguarda i personaggi usati dal CPU dove armi e armature si potevano cambiare poco e nulla e non come il primo capitolo “Origins” che oltre che si potevano usare per giocare, si potevano anche personalizzare con ogni sorta di armi o armature tutti i personaggi che potevi assordare nel tuo gruppo.

    Staremo ha vedere.

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