Dragon Ball Xenoverse – Recensione

Sviluppatore: Publisher: Piattaforma: Genere: Giocatori: PEGI: Prezzo: Italiano:

Publisher: Bandai Namco Developer: Dimps
Piattaforma: PS4 (disponibile anche per PS3) Genere: Picchiaduro Giocatori: 1-2 (Online: 2-6) PEGI: 12

L’esordio su next-gen di un nome, pesantissimo, come è quello di Dragon Ball, non poteva che essere atteso spasmodicamente da qualsiasi ragazzo cresciuto con le avventure di Goku e compagni. L’hype è aumentato esponenzialmente, quando gli sviluppatori hanno annunciato di avere in serbo per questo Xenoverse tante novità, per certi versi inedite sia nel fumetto che nella serie animata, o ancora nei lungometraggi.
Compito arduo, quello di rinnovare le meccaniche di una serie che specie con gli ultimi capitoli ha mostrato un calo evidente in termini di qualità… A voi il piacere di scoprire se la tendenza è stata invertita!

Dragon Ball Xenoverse

Un mare di novità

Di novità corpose e, addirittura, assolute, si è parlato nella breve introduzione di cui sopra. Abbiamo fatto riferimento in particolare modo al contesto e alla trama di Xenoverse, che, udite udite, introduce personaggi e dunque avventure pensate ad hoc per il videogioco. Partendo dal concetto e dalle dinamiche delle “avventure temporali” di Trunks, gli sviluppatori hanno plasmato delle figure totalmente nuove, quali il diabolico duo Mira e Towa, che si schiereranno nella schiera, già nutritissima, dei “cattivi” di Dragon Ball, rappresentata dai volti più celebri come Frieza, Cell e Majin Bu. Nuovi villain però non potevano non portare ad avere nuovi alleati, ed ecco quindi che a supportarci incontriamo il Supremo Kai del Tempo e il suo inseparabile uccello (si, si, ridete pure) TokiToki. Senza dimenticarci il sinistro demone Demigra, avvolto nel mistero…
Tutta questa sfilza di nomi avrà a che fare con la possibilità di viaggiare nel tempo, come già accennato, alterando e distorcendo la storia proprio come il figlio di Bulma e Vegeta. A differenza del guerriero dotato di spada Trunks, però, Mira e Towa hanno obiettivi tutt’altro che rispettabili, visto che faranno tutto il possibile per fare in modo che Goku, Piccolo e gli altri soccombano di fronte alla potenza dei nemici, a differenza di quanto sia effettivamente successo, siano essi i Sayan, gli Androidi o chi per loro.

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Siamo rimasti volutamente nel vago perché, visto che la storia è tutta nuova e gode anche di una discreta costruzione narrativa, oltre che di personaggi sufficientemente carismatici, sarebbe un peccato rovinarvela.

Questa… è… TokiToki City!

Sappiate solo, però, che la curva di difficoltà è ben diversa e più ripida di quella degli altri titoli dedicati a Dragon Ball: una volta creato e personalizzato il vostro alter ego attraverso la scelta di razza, uniformi, abilità, oggetti a disposizione in battaglia e, volendo, anche eventuali varietà cromatiche, difficilmente potrete permettervi di andare “dritto per dritto” nella modalità principale, pena una sconfitta quasi matematica.
Prima di procedere però ulteriormente nella nostra analisi, conviene forse fare un piccolo passo indietro e fare un quadro più specifico della situazione. In Dragon Ball Xenoverse impersonerete… voi stessi. Siete stati evocati tramite il Drago Shenron per porre rimedio ai terremoti subiti dalla Storia, con la “S” maiuscola. Vi trovate a TokiToki, piccola cittadina in cui il Tempo sembra essere il tema dominante.

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TokiToki (divisa in tre “quartieri”, utili rispettivamente a procedere nella vostra avventura, intraprendere missione secondarie e acquistare e migliorare il vostro equipaggiamento) è il cuore di Dragon Ball Xenoverse, tanto è vero che sostituisce integralmente qualsivoglia tipo di menù principale, in modo tale da rendere il titolo vicinissimo ad un MMO, considerata anche l’importanza assegnata alla componente online, integrata molto efficacemente: qualora vogliate sfidare un vostro amico in locale in un acceso combattimento, non avrete modo di scegliere alcuna voce specifica, ma dovrete rivolgervi all’apposito “addetto” proprio in quel di TokiToki City.

Dragon ball xenoverse

Questione di esperienza

Tempo un paio di sessioni di gioco, comunque, e vi sentirete pienamente a casa vostra: tutto risulta davvero ben strutturato, e le cose da fare non mancano, complice anche la difficoltà non proprio accessibile di cui si è detto sopra, che vi incentiverà ad intraprendere le cosiddette “Missioni Parallele”. Infatti, qualora non provvediate al potenziamento del vostro personaggio attraverso il guadagno di esperienza, utile a potenziare i vostri attributi quali vigore, salute, colpi base, colpi dell’aura e via dicendo, il KO sarà dietro l’angolo.
Non temete, però, “livellare” è molto più piacevole e divertente di quanto possiate immaginare: le Missioni Parallele, infatti, offrono degli esaltanti scontri il più delle volte di gruppo, anche online, fino ad un massimo di tre contro tre, con tanto di possibilità di essere “invasi” da giocatori avversari. Tra l’altro è presente anche una certa componente “esplorativa”, visto che disseminati per lo scenario di gioco saranno nascosti degli oggetti da individuare anche grazie all’aiuto del proprio scouter, il visore utilizzato principalmente dai Sayan.

Ecco Towa con un brutto ceffo.

La (giovane) arte del combattimento

Fino ad ora vi abbiamo dipinto un quadro sostanzialmente tutto rose e fiori, ma ovviamente non esiste il gioco perfetto, e Xenoverse non fa eccezione. Nulla che comprometta l’esperienza di gioco, tutt’altro: fino ad ora abbiamo parlato solo bene di questo nuovo capitolo targato Dragon Ball e non siamo intenzionati a cambiare idea nelle prossime righe di questa recensione.

Dragon ball xenoverse

Certo è, però, che il gameplay in senso stretto, ossia il sistema di combattimento, rimane ancora un po’ troppo schiavo del target molto “giovane” a cui il titolo principalmente si rivolge: per quanto le sfide all’ultima Onda Energetica siano divertenti, non ci toglieremo mai l’idea dalla testa che il “button smashing” più forsennato risulta ancora una volta premiato. Non mancano delle combo per gli attacchi base, non manca una buona diversificazione delle mosse, ma comunque sia la profondità è ben altra cosa. Come detto, non ci sentiamo di accusare troppo gli sviluppatori per l’impronta data visto che a fruire di Xenoverse saranno principalmente i videogiocatori più “acerbi”, ma in sede di recensione una precisazione del genere era comunque inevitabile.

Dragon ball xenoverse

Ci ha lasciati abbastanza perplessi il fatto che sia obbligatorio girarsi manualmente per parare ogni singolo colpo, ad esempio, una scelta non troppo felice soprattutto negli scontri che vanno numericamente oltre l’uno contro uno. Il sistema di puntamento inoltre si fa un po’ impreciso nelle situazioni più caotiche, ed è stato inspiegabilmente rimosso lo scontro “statico” tra onde di energia – un’Onda Energetica e un Cannone Galick, ad esempio – capace di esaltare i giocatori. Tra queste “incertezze” non possiamo menzionare anche il numero piuttosto ridotto di personaggi disponibili (specie per quanto riguarda Dragon Ball GT) e di trasformazioni ad essi annessi, peraltro di dubbia utilità in questo Xenoverse. Una piccola chicca è però data certamente dalla presenza di Bills, potentissimo antagonista nel film Dragon Ball Z: Battle of Gods.

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Chiudiamo questa recensione elogiando l’aspetto visivo, che pur non impressionando più di tanto per impatto offre una fluidità decisamente ottima anche quando la situazione si fa più confusa: peccato solo per qualche caricamento di troppo e qualche fenomeno di pop-up, specie quando si vaga per quel di TokiToki. Altrettanti apprezzamenti vanno al lato sonoro, specie per via dell’ottimo doppiaggio e dell’apprezzato e originale brano Cha-La Head-Cha-La, che farà da sottofondo musicale al video introduttivo di Xenoverse.

httpvh://www.youtube.com/watch?v=01r7ayB7ip0

VERDETTO

Dragon Ball Xenoverse non è un prodotto perfetto, e forse per qualcuno non sarà nemmeno il titolo migliore dedicato a Goku, Crilin e compagnia, ma quel che è certo è che si tratta di un bel passo in avanti rispetto agli ultimi episodi, così come un tentativo veramente sincero di smuovere le acque in una saga troppo stantia, e che si è adagiata sugli allori consapevole della potenza del proprio nome. Xenoverse cambia di prepotenza l'inerzia della storia, un po' come sarete chiamati a fare voi nell'inedita avventura principale di questo titolo. I fan di Dragon Ball hanno di che esultare.

Guida ai Voti

Dario Caprai
Non capisce niente di videogiochi ma, dal momento che non lo sa, continua a parlarne, imperterrito. Tanto è vero che il tempo preferisce passarlo a scrivere, a leggere, a vedere un film, a seguire e praticare sport, a inveire per il fantacalcio, a tenersi informato su tecnologia e comunicazione piuttosto che con un DualShock in mano. In tutto questo è, però, uno degli admin di PlayStationBit da tempo ormai immemorabile.

4 Commenti

  1. Sicuramente il gioco di Dragon Ball più originale uscito negli ultimi anni, dato che il manga da cui è tratto è stato spremuto già fin troppo, ma questo capitolo promette di recuperare quantomeno con una trama e degli eventi originali.
    Ho letto la recensione e visto alcuni video in giro, promette di essere un gioco veramente divertente e non posso che essere contento per il fatto che sia uscito anche per PS3.

  2. […] Dragon Ball Xenoverse è l’ultimo titolo dedicato alla saga di Goku & Co rilasciato sul mercato, nonché il primo episodio per PlayStation 4, quindi non potevamo esimerci dall’offrirvi in tempi rapidi, quella che possiamo definire senza remore, la miglior guida disponibile in Italia. Cambiando radicalmente l’inerzia della serie, Xenoverse ha tratti molto vicini a quelli dei comuni MMO, proponendo una storia del tutto inedita, mai vista nel fumetto, con personaggi nuovi, come Mira, Towa, Demigra e il Supremo Kaioshin del Tempo. Da segnalare anche la presenza del Dio della Distruzione Bills. Per saperne di più, eccovi la recensione dell’instancabile Dario: Dragon Ball Xenoverse. […]

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