Primo PianoFar Cry 3 - Recensione

Far Cry 3 – Recensione

Publisher: Ubisoft Developer: Ubisoft Montreal
Piattaforma: PS3 Genere: FPS / Avventura Giocatori: 1-2 (online: 2-16) PEGI: 18

Quante volte vi è capitato di dire, o di sentir dire: “Ormai si punta tutto sulla grafica, i giochi sono vuoti”? Molte, scommetto, ed è impossibile dar torto a chi le ha dette, almeno nella maggioranza dei casi. Dall’inizio di quest’anno, Ubisoft ci ha regalato numerosi trailer del nuovo capitolo di Far Cry (che, a livello di trama, non ha nulla a che vedere con il precedente), dimostrandoci sin da subito il loro corposo comparto tecnico e la spettacolare realizzazione delle isole che faranno da contorno all’avventura di Jason Brody. Siamo di fronte all’ennesimo titolo “col graficone” e basta?

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Cos’è la… follia?

Inutile girarci intorno, la chiave di questo gioco è la follia stessa. Ciò è chiaro sin da subito, da quando, nei primi caricamenti, inizieremo a leggere parole praticamente a caso comparire sullo schermo in attesa di poter giocare; parliamo perciò dell’avventura. Verrete catapultati, nei panni di Jason Brody, in un’emozionante esperienza di paracadutismo con i vostri amici (e i vostri due fratelli). Atterrerete, per vostra sfortuna, proprio sulle Rook Island, dove un mercenario alquanto bizzarro, Vaas, vi farà prigionieri per poter chiedere un riscatto alle vostre famiglie. Dopo una sezione di tutorial che vi vedrà fuggire dalla vostra prigionia (c’è da dire che, per essere una sezione di tutorial, gioca un ruolo fondamentale in tutta la trama) vi troverete liberi di esplorare le affascinanti isole che presto inizierete a conoscere.
Il vostro scopo è quello di ritrovare i vostri amici, e fuggire il prima possibile da questo incubo. Tuttavia, non sarà semplice, e presto incontrerete personaggi che cambieranno la vostra vita; tramite dei tatau (tatuaggi sul braccio di Jason, legati alle abilità sbloccate) diventerete dei guerrieri, entrerete a far parte dei Rakyat, e sarete pronti ad ottenere vendetta.

La felicità e il buon umore resteranno... ma saranno folli.

Le basi sono queste, forse non estremamente originali, ma sviluppate in modo incredibile, con scene emozionanti e viaggi psichedelici in mondi in cui tutto è possibile. Tornando coi piedi per terra, la trama in generale non avrà nessuna svolta eccessivamente significativa, ma nel suo piccolo (ovvero nei rapporti tra i vari personaggi) riuscirà a coinvolgere completamente il giocatore nella follia. Tutti i personaggi (tranne gli amici che vi siete portati dietro fin da Santa Monica) saranno in qualche modo “pazzi”; ciò diverte e rende ogni incontro differente dagli altri, donando ai personaggi una caratterizzazione unica per un FPS. Ad ogni modo, alcuni colpi di scena del tutto inaspettati non mancano, e di sicuro non mancheranno neanche le emozioni forti; tutto questo avviene anche grazie all’ottima colonna sonora.
Se dunque sotto questo punto di vista fa un ottimo lavoro, bisogna ora vedere se il gameplay è altrettanto “toccante”.
Difficile a credersi, ma in Far Cry 3 spesso le sparatorie passeranno in secondo piano (soprattutto nelle fasi di esplorazione). Il giocatore è coinvolto da mille altre cose da fare, tutte offerte dalla completezza del mondo free roam; dalla caccia al completamento di missioni secondarie, fino a sfide di tiro, di sopravvivenza, di lancio del coltello o partite a poker. La caccia, come la raccolta di piante, aiuta il giocatore nel compimento dell’avventura, permettendo, tramite un intuitivo sistema di crafting, di ampliare l’inventario (zaino, portafogli, imbracature, cinchie per le armi, borse di munizioni) o di creare siringhe (per la cura o per altri bonus temporanei). Questi aspetti diventano perciò parte importante della routine tra una missione e l’altra. Venendo agli scontri a fuoco, spesso vengono sostituiti dal corpo a corpo o dalle azioni furtive, dall’aggiramento o dall’utilizzo di tattiche particolari. Tuttavia, le bocche da fuoco non rappresentano nulla di malvagio per il combattimento, anzi; le armi sono tante, e tutte ben caratterizzate, sia per aspetto che per prestazioni. La personalizzazione è ottima, completa di accessori e mimetiche per ogni arma. Il combattimento è più tattico rispetto agli altri FPS classici, grazie a fattori come una classica barra della vita al posto dello schermo rosso sangue, o alla salute dei nemici che va aumentando a seconda del loro livello di armatura.

...Ahio.

Jason Brody non è il classico soldato pronto a tutto; o almeno non inizialmente. Nelle prime fasi di gioco, lui stesso sarà schifato soltanto nel vedere un uomo morire, e sarà praticamente incapace sotto ogni punto di vista. Attraverso i tatau e i punti accumulati salendo di livello, sbloccheremo tante utilissime abilità, divise in tre rami principali. Questo porta ad uno sviluppo personale del personaggio, e rappresenta miglioramenti significativi in battaglia; le abilità spaziano dall’abilità in combattimento alla capacità di correre e nuotare più velocemente, effettuare scivolate, essere più abili alla guida o nella raccolta, a mosse stealth potentissime ed altro.
Quello di Far Cry 3 è un mondo vivo, in cui non è raro imbattersi in eventi in corso, quali attacchi dei banditi o aggressioni in città, ma soprattutto per quanto riguarda gli animali. Spesso capita, per esempio, vedere una tigre o un leopardo rincorrere animali più deboli, come le capre, o cinghiali e bufali attraversarci la strada. Gli animali (specialmente gli orsi o le tigri) ci saranno anche utili nella conquista degli avamposti. Liberare una di queste bestie può portare enormi vantaggi… ma è bene ricordare che i nostri aiutanti improvvisati sono anche contro di noi.

Everything’s got a moral, if only you can find it

Far Cry 3 offre una componente mutliplayer completa di campagna cooperativa. No, non stiamo parlando della stessa campagna che giocherete in singolo, ma di un’altra (con tanto di personaggi e filmati differenti) riservata alla coop a quattro o in due in locale. La struttura è un po’ la stessa di quella principale, mentre a livello di organizzazione ricorda molto la modalità online di Left 4 Dead. Nonostante la potenza di quattro giocatori insieme sia devastante, le missioni coop riescono comunque a mettere in difficoltà la squadra, grazie a situazioni ben studiate appositamente per un numero di giocatori più elevato.
Se quindi la campagna coop offre un’altra manciata di ore di gioco a quelle già “perse” nella campagna principale, che si aggirano attorno alle 11-12 ore non contando tutti gli incarichi secondari, il multiplayer competitivo potrebbe essere considerato da meno. Le modalità classiche sono divertenti, la progressione ben gestita  ma non rappresenta comunque nulla di indimenticabile. Insomma, il multiplayer competitivo di Far Cry 3 può risultare divertente, ma non è sicuramente ciò che andrete a cercare acquistando il gioco.
C’è da precisare, però, che il divertimento potrà essere elevato alle stelle, se si gioca con amici, specialmente sfruttando l’incredibile editor di mappe incluso all’interno del gioco. Oltre ad essere estremamente completo – ma poco intuitivo -, rappresenta un continuo flusso di contenuto per ogni giocatore, garantendo, in parole povere, DLC infiniti, gratuiti e continui. Come? Qualsiasi giocatore può pubblicare le proprie mappe, che potranno essere scaricate e giocate da altri giocatori: gioca, crea, condividi, no?!

Nascosto è meglio!

Alcune considerazioni finali sul titolo sono d’obbligo; non è purtroppo possibile parlare troppo a fondo della trama e delle assurdità proposte dalla campagna, essendo queste tutte cose che il giocatore deve provare sulla propria pelle. Come accennato inizialmente, il comparto grafico rappresenta la perfezione almeno in ambito PS3, la colonna sonora è godibile e azzeccata: c’è addirittura Skrillex, tanto per fare un nome (no dai ancora questo tizio no… Qualcuno metta su uno a scelta tra i  Foo Fighters, Caparezza o Springsteen, per favore! ndD). Il multiplayer competitivo può essere divertente, e sicuramente può tenere impegnati per molto, mentre la campagna coop completamente inedita offre un altro punto di vista per il giocatore, mettendolo di fronte a situazioni affrontabili solo in più di uno.
Non c’è nemmeno bisogno di dirlo, il fulcro del gioco rimane la campagna, con un mondo dinamico tutto da esplorare tramite tanti tipi di veicoli.. e altro; con personaggi indimenticabili e sezioni che vanno dallo stealth a “Rambo”, fino al paranormale.

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Commento finale

Far Cry 3 è sicuramente un titolo completo. Nonostante l’enorme lavoro fatto sul comparto grafico, il gioco offre anche un’avventura mozzafiato lunga e godibile, con tantissime cose da fare e che saprà soddisfare ogni tipo di giocatore; se ciò non dovesse essere sufficiente, ci penseranno la coop a 4 e il multiplayer completo di editor per le mappe. Tante volte, in questi giorni, ho sentito chiedere “cos’è la follia?” e ora posso dire che “follia” è non avventurarsi nelle Rook Island. Un acquisto obbligatorio per chiunque ami gli FPS, e non solo.

9/10

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