Primo PianoFar Cry 4 - Recensione

Far Cry 4 – Recensione

Publisher: Ubisoft Developer: Ubisoft Montreal
Piattaforma: PS4 (disponibile anche per PS3) Genere: First Person Shooter Giocatori: 1 (Online: 2-10) PEGI: 18

La cronistoria riguardante la saga di Far Cry su console casalinghe è sicuramente una delle più variopinte presenti all’interno del panorama videoludico. Partendo da un primo capitolo zoppicante a causa del mediocre porting effettuato dalla controparte PC per poi giungere ad un tristemente famoso Far Cry 2, nulla sembrava volgere al meglio. La sorpresa arrivò però nel 2012 quando la software house francese pubblicò il terzo capitolo del brand che, grazie ad un game system totalmente rinnovato e semplificato e ad una caratterizzazione dei personaggi (Vaas in primis) leggermente più approfondita, riuscì ad accaparrarsi il plauso di giocatori e critica. Ben consci di ciò, i ragazzi di Ubisoft quest’anno si trovano a dover affrontare una sfida titanica, in quanto l’eredità da superare è veramente imponente e non deve identificarsi nella definizione di follia, tanto pubblicizzata nella produzione passata.

Far Cry 4

Un numero cambia molte cose…

Far Cry 4 si differenzia dal predecessore innanzitutto per l’ambientazione proposta: le lussureggianti foreste tropicali lasciano il posto a montagne innevate e ad un paesaggio tipico della zona Himalayana. L’incipit narrativo descrive il turbolento viaggio di Ajay Ghale, partito per rendere omaggio alla madre defunta. Una volta giunto alla frontiera però, il protagonista verrà adocchiato da Pagan Min, il monarca del luogo che, una volta giunto a conoscenza del nome relativo al nostro alter ego, innescherà il caos più totale. Il compito sarà “semplice e basilare”: cercare di soverchiare il despota e, al contempo, carpire nel miglior modo possibile informazioni sul passato del protagonista. Ovviamente l’avventura, come di consueto, non sarà da affrontare in solitudine bensì in collaborazione con una nicchia di popolazione, reazionaria nei confronti di Min, denominata il Sentiero d’Oro e capitanata da Amita e Sabal. Pagan Min è comunque un personaggio di scarso spessore, caratterizzato in maniera più approssimativa rispetto al ben più acclamato Vaas e che rischia di venir dimenticato anche durante le fasi di gioco.

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Welcome to the…Himalaya!

Il gameplay di Far Cry 4 è invece immutato rispetto al predecessore: il protagonista si muove in maniera fluida e rapida, consentendo sapienti salti o scalate in modo da raggiungere una posizione vantaggiosa nei confronti dei nemici, siano essi umani o animali. Gli approcci sono infatti i più disparati e si condenseranno sostanzialmente nell’approccio stealth (tramite l’ausilio di arco e coltelli) o in uno più diretto (grazie all’arsenale recuperabile dal mercante oppure dagli avversari).
Anche gli animali rivestono un luogo fondante nell’interazione che il protagonista avrà con l’ambiente circostante; grazie alle pelli recuperabili dalla fauna locale (tapiri, lupi, rinoceronti, ecc…), sarà possibile ampliare il proprio spazio in inventario in modo da avere un menù radiale ancora più personalizzabile. E’ bene poi evidenziare il fatto che il Kyrat offre moltissime esperienze da portare a termine e, seppure il filone delle missioni principali non occupi più di 8 ore per essere portato a termine, la quantità smodata di quest secondarie costringerà il counter totale ad impennarsi vertiginosamente. Siamo infatti di fronte sia ad una conferma di quanto fatto due anni fa grazie alle sfide di caccia, alle torri radio da attivare per sbloccare la mappa di gioco (l’utilissimo spostamento rapido) e la liberazione degli avamposti, ma anche a specifiche attività appositamente studiate su personaggi secondari atte a sviscerarne, seppur lievemente, la storyline.
Due novità arrivano invece per il reparto veicoli: la prima consiste nell’aggiunta del girocottero, un mezzo volante in grado di accelerare notevolmente gli spostamenti per la vastissima mappa di gioco ed il pilota automatico per le vetture capace di semplificare le sparatorie in movimento.

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L’intelligenza artificiale realizzata dai ragazzi di Ubisoft è abbastanza buona: i nemici non ci penseranno due volte a lanciare una granata oppure ad accerchiare il protagonista al fine di una sua veloce eliminazione, soprattutto quando le movenze vengono eseguite in gruppo; per quanto riguarda gli alleati il parere è anch’esso positivo, per quanto siano pochi i casi in cui i nostri compagni saranno effettivamente chiamati al dovere (il richiamo di guerriglieri di supporto non è mai necessario nel corso dell’avventura).

In crescita costante

Alla pari del predecessore, anche Far Cry 4 offre un comparto di potenziamento del personaggio che, per quanto molto semplificato, permette al giocatore di sfruttare appieno le caratteristiche di Ajay Ghale accumulate nel tempo. L’albero delle abilità è infatti completabile in poche ore di gioco (soprattutto per gli amanti degli eventi secondari e dell’esplorazione più pura) e permette di acquisire numerose abilità passive che vanno a rendere ancora più fluida l’esperienza di gameplay (forse fin troppo). Parallelamente, verranno elargiti anche punti karma ogniqualvolta ci si appresterà al salvataggio di adepti del Sentiero d’Oro catturati dagli scagnozzi di Min; grazie a questi, sarà possibile acquisire e sbloccare nuove armi e potenziamenti.

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Più siamo meglio stiamo?

Far Cry 4 ha però un’altra anima, quella della modalità multigiocatore. Come in molte produzioni odierne, il comparto multiplayer si suddivide in due principali categorie richiudibili in cooperativo e competitivo. Il primo di questi è unicamente incentrato sulla Campagna e consiste nell’invitare un giocatore a prendere parte attiva in una porzione di trama che in quel momento si sta affrontando; premettendo il fatto che l’ospite non progredirà assolutamente con la propria narrazione ma otterrà solamente punti esperienza, punti karma ed armi raccolte, tale modalità si rivela estremamente divertente ed appagante, a maggior ragione se eseguita con cuffie e microfono.
Per quanto concerne invece la versione competitiva, Ubisoft ha deciso di focalizzare diverse modalità su una base di 5 Vs 5 che variano tra i classici deathmatch, cattura la bandiera e propaganda. Ciononostante le vaste location creano ben presto noia a causa della poca presenza di giocatori online e relega nel dimenticatoio la branca agonistica.

Tecnicamente glaciale

Dal punto di vista tecnico siamo di fronte ad un mastodonte videoludico: la componente grafica è qualcosa di strabiliante, con texture nitide e profonde in grado di ricreare impressionanti effetti d’acqua e fuoco ed animazioni più che soddisfacenti. Il reparto sonoro è in egual misura apprezzabile, con un doppiaggio in italiano superiore alla media ed effetti acustici del mondo himalayano di pregevole fattura. Sporadicamente presente qualche difetto di programmazione, ma che tuttavia non va assolutamente a ledere la memoria di intrattenimento del giocatore.

httpvh://www.youtube.com/watch?v=6d60v1OErEY

Commento finale

Far Cry 4 è il perfezionamento del 3. A parte qualche incertezza sulla trama principale ed un mancato approfondimento sulla caratterizzazione dei personaggi – Pagan Min è piuttosto anonimo -, il nuovo capitolo surclassa ed espande, in alcuni aspetti, quanto di buono fu realizzato due anni fa, senza però aggiungere nulla di veramente innovativo. Il must have è quindi di rigore per tutti coloro che hanno apprezzato il precedente, ma è ulteriormente esteso agli amanti degli FPS (tranne per quelli che esigono una componente competitiva online di rilievo, in Far Cry 4 assai rivedibile). Questi ultimi troveranno comunque nuovi stimoli per approcciarsi al genere anche perché… non vi hanno mai detto la definizione di follia, giusto?

8/10

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Lorenzo Bologna
La mia vita è stata da sempre legata al mondo dei videogiochi; il tutto ebbe infatti inizio con la PlayStation 1 e Crash Bandicoot (non sono così vecchio). Da allora la droga è entrata in circolo facendomi dipendere in maniera indissolubile al mondo Sony. Agente di commercio e, nel tempo libero, Newser, Valutatore di guide ai trofei, Moderatore, Arredatore ed Idraulico.

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